Conti alla mano: ecco come Baccei e il PD hanno trovato 700 milioni di Euro. Da dare a Roma?

2 maggio 2017

Nei mesi scorsi, di fronte alla manovra da 3 miliardi e mezzo che la UE dell’Euro sta imponendo all’Italia, è stato che la Regione siciliana, oltre al miliardo e 300 milioni di Euro che ogni anno regala a Roma, avrebbe dovuto pagare altri 700 milioni di Euro. Ma una Regione semi-fallita dove avrebbe trovato questi soldi? E qui è entrato in scena il commissario Baccei… La sceneggiata dell’Avviso 8 con i 136 milioni di Euro che sono solo una fiction!  

Non chiedere mai a un Governo regionale di ‘ascari’ cosa possa dare alla Sicilia: chiediti, semmai – dopo i recenti scippi operati con la Finanziaria 2017 – cosa l’attuale Governo di ‘ascari’ può togliere ancora alla Sicilia.

Eccoli i veri risultati della Finanziaria, una legge che, in Sicilia, non serve per dare qualcosa a 5 milioni di Siciliani, ma per continuare a depredarli.

Allora:

oltre 340 milioni di Euro dovrebbero essere tolti al Fondo pensioni dei dipendenti regionali;

i 340 milioni di Euro per il 2017 ‘erogati’ ai Comuni siciliani solo sulla carta;

51 milioni di Euro scippati dalle ‘casse’ dell’IRFIS;

i 162 milioni di Euro dell’accordo-imbroglio Stato-Regione dello scorso anno sull’articolo 36 dello Statuto siciliano che non ci sono (nella manovra economica e finanziaria 2017, appena approvata dall’Ars, sono iscritti come accantonamenti negativi: soldi che si potranno utilizzare quando – ma quando? – lo Stato li erogherà alla Regione);

136 milioni di Euro dell’Avviso 8 che, allo Stato attuale dei fatti, non ci sono.

Se li contate, sono quasi un miliardo di Euro. Adesso andiamo indietro di qualche mese. Ricordate? Nei mesi scorsi, quando si parlava della manovra aggiuntiva di 3 miliardi e mezzo che l’Unione Europea dell’Euro ha imposto all’Italia (manovra che avrebbe dovuto andare in porto entro aprile, ma che è stata rinviata di qualche mese), è stato detto che le cinque Regioni a Statuto speciale avrebbero dovuto concorrere in modo sostanzioso al pagamento di questo obolo a Bruxelles.

Per la Sicilia, nei mesi scorsi, si parlava di sommare 700 milioni di Euro al miliardo e 300 milioni di Euro che diamo già ogni anno allo Stato.

Insomma, il 2017 sarebbe costato alla Regione siciliana non un miliardo e 300 milioni di Euro, ma circa 2 miliardi di Euro!

A dicembre ci si chiedeva: ma la Regione siciliana, che ha già cancellato 10 miliardi di Euro di entrate sbrigativamente etichettate come ‘fittizie’; che ha rinunciato, nel 2014, agli effetti positivi di alcuni pronunciamenti della Corte Costituzionale in materia finanziaria favorevoli alla Sicilia (primo ‘Patto scellerato’ Renzi-Crocetta); che è stata ‘incaprettata’ dal secondo ‘Patto scellerato’ Renzi-Crocetta (giugno 2016); che ha subìto gli scippi delle entrate che le spettano da parte dello Stato (IVA e IRPEF); insomma una Regione ridotta a brandelli cosa poteva dare ancora allo Stato?

Insomma, dove trovare altri 700 milioni di Euro?

Chi si poneva questa domanda ha sottovalutato la fantasia dell’assessore-commissario di Renzi in Sicilia, Alessandro Baccei. Che è riuscito, complice il solito Parlamento siciliano a maggioranza ‘ascara’, a trovare, in un modo o nell’altro, anche questi 700 milioni di Euro.

Serviranno a Roma i soldi scippati ai Siciliani con la Finanziaria 2017?

Questa è una bella domanda. L’unica cosa certa è che non i 140 e passa milioni di Euro sbandierati, ma almeno una manciata di milioni dovranno servire per i disabili gravi. Poi bisognerà dare qualcosa alle ex Province per pagare gli stipendi; e qualcosa anche ai Comuni. Poi qualcosa ai precari (per esempio ai Consorzi di Bonifica, affinché i dipendenti votino bene…).

Chiuse queste partite da qui a novembre (nel senso che i disabili gravi verranno pagati fino a novembre prossimo, idem Province, Comuni e precari, poi le patate ‘bollenti’ passeranno nelle mani del futuro Governo regionale), tutto il resto sarà a disposizione dello Stato.

Ricordatevi che le risorse finanziarie possono essere tolte a una comunità – nel nostro caso a noi Siciliani – non soltanto scippando i soldi con la forza (come nel caso dello scippo ai danni del Fondo pensioni della Regione e del fondo di 51 milioni di Euro tolto all’IRFIS), ma impossessandosi anche dei fondi che dovrebbero essere erogati e che verranno erogati in minima parte, o che non verranno affatto erogati.

Insomma, ancora una volta, grazie a Baccei – ma soprattutto grazie ai partiti di centrosinistra, PD in testa, grazie ai vari Rosario Crocetta, Giuseppe Lumia, Fausto Raciti, Antonello Cracolici, Bruno Marziano, Giovanni Panepinto, Salvatore ‘Totò Cardinale, Angelino Alfano – la Regione siciliana è stata ulteriormente ‘svuotata’.

L’importante è non farlo capire. L’informazione innanzi tutto…

Le uniche polemiche riguardano il Fondo pensioni dei dipendenti regionali, dove c’è ancora un po’ di ‘maretta’. Ma sulle altre risorse che, in teoria, dovrebbero essere erogate alla Regione c’è solo silenzio.

Nessuno parla dei 162 milioni dell’accordo Stato Regione dello scorso anno che in Bilancio 2017 non ci sono;

nessuno parla del fatto che, a maggio, i 340 milioni del Fondo regionale delle Autonomie locali 2017 destinati ai Comuni per quest’anno sono solo un miraggio;

nessuno parla dei 51 milioni di Euro scippati all’IRFIS;

mentre sui 136 milioni di Euro della Formazione la ‘guerra’ di ricorsi tra enti selezionati e enti esclusi dall’Avviso 8 impedirà l’erogazione di questi fondi.

Chissà perché, nessuno nota che la pioggia di ricorsi che sta travolgendo l’Avviso 8 – parliamo di Formazione professionale – consegnerà al Governo della Regione che si insedierà il prossimo novembre un ‘buco’ di circa 136 milioni di Euro.

Questo, forse, è l’aspetto più nascosto della Formazione professionale siciliana. I 136 milioni di Euro con i quali si dovrebbero finanziare i corsi di Formazione dell’Avviso 8 non sono fondi regionali, ma europei (Fondo Sociale Europeo).

La Regione deve anticipare queste somme. Ma il bailamme che si è scatenato – per la gioia di stuoli di avvocati – bloccherà tutto.

Paradossalmente, se in questo momento tutti gli enti coinvolti si mettessero d’accordo, mettendo alle strette il Governo regionale, lo stesso Governo non saprebbe dove trovare i soldi per far partire questo Avviso.

Ma questo non avverrà. La ‘guerra’ dei ricorsi continuerà e il prossimo anno, il nuovo Governo non saprà dove trovare i soldi per far partire questo Avviso 8…

In tutto questo, Baccei è ancora al suo posto. Chissà cosa potrà scippare ancora dal Bilancio regionale da qui a novembre…

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