Ciro Lomonte: “Magistrati nei seggi elettorali: in ballo c’è la democrazia”

29 aprile 2017

Il candidato sindaco di Siciliani Liberi rivolge un appello ai giudici affinché vengano presidiati i seggi per le amministrative dell’11 Giugno. Troppi brogli e troppe contestazioni in passato mettono a rischio la veridicità dei risultati

“Le elezioni amministrative di Palermo del 2007 sono state invalidate in modo postumo perché piene di brogli. Anche le elezioni comunali del 2012 di Palermo si sono portate dietro una scia di brogli, contestazioni, seppure solo su alcuni seggi, che però possono essere stati determinanti per il risultato. A questo malcostume, potrebbe unirsi la vera e propria manipolazione nel seggio, che ormai a Palermo assume i contorni di una piaga. A questo proposito è determinante la scelta del presidente di seggio, affinché vigili sull’andamento corretto di votazioni e spoglio. Ed è la stessa legge che da’ indicazioni chiarissime, in merito, proprio per la corretta vigilanza”.

E’ quanto afferma Massimo Costa, presidente di Siciliani Liberi, che fa riferimento al Decreto del presidente della Repubblica numero 361/57 che si occupa proprio della materia elettorale e recita testualmente: “Il presidente è designato dal Presidente della Corte di appello competente per territorio fra i magistrati, gli avvocati, e procuratori dell’Avvocatura dello Stato, che esercitano il loro ufficio nel distretto della Corte stessa e, occorrendo, tra gli impiegati civili a riposo, i funzionari appartenenti al personale delle cancellerie e segreterie giudiziarie, i notai e vice pretori onorari e quei cittadini che, a giudizio del Presidente, siano idonei all’ufficio, escluse le categorie di cui all’articolo 23”.

“Di fatto questo non accade mai, – sostiene Ciro Lomonte, candidato sindaco di Siciliani Liberi – vogliamo pertanto rivolgere un duplice appello. Al Presidente della Corte incaricata della nomina, affinché scelga per quel ruolo prima di tutto i magistrati, che sono i primi ad essere menzionati dalla norma. E a tutto il corpo della Magistratura, affinché sacrifichi il suo tempo per la nostra democrazia. O, in mancanza, avvocati e procuratori”.

“Come cittadini ci sentiremmo finalmente tutelati dalla loro presenza, e non sarebbe troppo difficile. Una volta tanto la Sicilia darebbe all’Italia una lezione di serietà. – conclude Massimo Costa – E comunque, nella peggiore delle ipotesi, non confermare quei presidenti che alle passate consultazioni hanno presieduto seggi… chiacchierati! E’ troppo chiedere trasparenza nei seggi? Noi Siciliani Liberi crediamo di no”.

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