In Aula la Finanziaria “snella”: approvati tre articoli

26 aprile 2017

La decisione di tagliare una ventina di norme dal documento finanziario dovrebbe accelerare l’iter che porterà all’approvazione entro fine mese

Dovrebbero essere solo 16 gli articoli della Finanziaria che l’Ars deve approvare entro il 30 Aprile. Un testo notevolmente snellito per evitare bagarre d’Aula e rispettare la scadenza ormai alle porte. Le norme sopravvissute sono quelle relative a Comuni, province, finanziamenti leggi di spesa, enti in liquidazione, società partecipate, Consorzi di bonifica, Fondo pensioni e immobili, disabili, Asu e Lsu, sportellisti, pubblicità sui giornali, Aras.

Intanto, finora, quelli approvati restano pochi: via libera all’articolo 1 che destina 340 milioni ai Comuni per il 2017 e prevede un vincolo del 10 per cento da destinare ai disabili. Comuni, insomma, tenuti alla fame e pure con l’obbligo di sopperire alle carenze di fondi statali in tema di disabili.

L’Ars ha approvato anche l’articolo 6 della Finanziaria, quello relativo agli Enti regionali in liquidazione, tra cui Eas, Espi, Ems, Terme di Acireale e Sciacca, oltre che l’Arsea, l’Agenzia della Regione siciliana per le erogazioni in agricoltura. La norma prevede che per gli enti soppressi e in liquidazione, la Regione non risponderà delle “passivita’ eccedenti l’attivo della singola liquidazione”. In sostanza, se il patrimonio dell’ente non basterà a pagare i debiti, la Regione non interverrà. Il deputato Giorgio Assenza di Forza Italia ha sollevato dei dubbi in proposito, perché la norma non garantirebbe il pagamento dei debiti di queste aziende ai creditori. Il  personale di questi enti dovrebbe transitare nella Resais.

Va riscritto, invece, l’articolo 8 sulle partecipate. Tra le norme, una deroga al blocco delle assunzioni per il personale rimasto in sospeso dopo la liquidazione di alcune di queste: “Le nuove eventuali assunzioni riguardano solo le persone che fanno parte dell’albo dei lavoratori delle Partecipate” ha precisato l’assessore, Alessandro Baccei.

Via libera anche alle norme di salvaguardia per i Consorzi di bonfiica e per i forestali: saranno pagate le mensilità arretrate e, forse, un aumento delle giornate lavorativa “se ci saranno le risorse”.

Resta in discussione, insieme con gli altri, il controverso articolo 13 che prevede il riacquisto degli immobili della Regione. Insomma, dopo aver svenduto una trentina di beni nel 2007 per 200 milioni e aver preso in affitto gli stessi palazzi a un prezzo non certo di favore (circa 20 milioni l’anno), adesso la Regione vuole ricomprare quegli stessi immobili dai privati di cui è pure socia, attraverso la costituzione di un ramo immobiliare all’interno del Fondo pensioni dei dipendenti.

“Tutta questa idea è dell’assessore Baccei – ha dichiarato Rosario Crocetta – e io ne condivido la bontà del principio, tornare in possesso dei nostri beni, anche se bisognerà stare molto attenti a tanti aspetti, primo fra tutti la stima degli immobili. Così, per evitare di essere fregati per la terza volta”.

Intorno alle 20, proprio mentre si discuteva dell’articolo 13, l’Aula è stata sospesa.

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