Orlando e i suoi assessori hanno deciso: a Palermo Tram per i prossimi 200 anni! No di Ciro Lomonte

7 aprile 2017

A Palermo mancano i soldi per gestire l’attuale Tram e per pagare gli stipendi ai dipendenti dell’AMAT. Ma, incredibilmente, ci sono i soldi – centinaia e centinaia di milioni di Euro! – per nuovi, ‘mirabolanti’ appalti ferroviari. Tutti d’accordo per il “concorso internazionale di progettazione” promosso dall’Amministrazione di Leoluca Orlando? Il sindaco uscente, evidentemente, è convinto di vincere le elezioni comunali. Noi, intanto, cominciamo a chiedere agli altri candidati a sindaco cosa pensano di questa storia. Iniziamo dal candidato Indipendentista, Ciro Lomonte

Palermo si conferma una città senza capo né coda. Mentre si cercano i soldi per far funzionare gli attuali 15 km di Tram (8 milioni di Euro all’anno che non si sa dove trovare), mentre si cercano i soldi per pagare i dipendenti dell’AMAT (Azienda del Comune che gestisce bus e Tram, che rischia di fallire, se è vero che presenta un ‘buco’ nei propri conti di circa 15 milioni di Euro, come potete leggere qui), insomma, mentre mancano i soldi per la vita di ogni giorno ci sono invece i soldi per nuovi appalti ferroviari!

Insomma, come se non bastassero gli incredibili disagi provocati dai lavori per l’anello ferroviario, come se non bastassero i disagi provocati dal Passante ferroviario, l’Amministrazione comunale in uscita guidata da Leoluca Orlando – che evidentemente è stra-sicura di vincere le elezioni dell’11 giugno – ha pronta un’altra caterva di soldi per nuovi appalti ferroviari. E ha bandito un “concorso internazionale di progettazione” per realizzare nuove linee di Tram!

Sì, avete letto bene: non debbono essere i palermitani a scegliere se vogliono o no il Tram in via Libertà, se vogliono o no il Tram in via Roma, se vogliono o no, insomma, una città sventrata dal Tram: la scelta, per i prossimi 200 anni di vita di una città, l’hanno fatta Leoluca Orlando e i suoi assessori!

Una scelta democratica: Orlando e i suoi assessori – e chi gestirà questi appalti miliardari – hanno scelto al posto di 700 mila palermitani.

Se Orlando perderà le elezioni di giugno, il nuovo sindaco si ritroverà tra i piedi una scelta già fatta, una ‘minestra impiattata’, come si usa dire dalle nostre parti.

E gli Ordini professionali della città, con riferimento, soprattutto, agli Ingegneri e agli Architetti? Sembrava che non fossero d’accordo. Ma è così?

Leggiamo in un comunicato diffuso da Franco Miceli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo:

“Plauso per la scelta del concorso internazionale di progettazione per le nuove linee tranviarie e un invito: sia l’occasione per attivare processi di rigenerazione urbana nei luoghi attraversati dal tram”.

Insomma, gli architetti di Palermo sembrano d’accordo con la nuove linee di Tram (e con gli appalti…).

“La settimana scorsa, in due distinti eventi – scrive sempre Miceli – abbiamo discusso insieme agli ingegneri e ad esponenti del mondo accademico di strategie di mobilità sia nel centro urbano che nell’area metropolitana, consegnando al Comune riflessioni e critiche. Oggi la scelta del concorso internazionale può garantire soluzioni di qualità al sistema tranviario e alla sua realizzazione. È la strada che abbiamo sempre auspicato e ci auguriamo che la procedura dei concorsi, così come già richiesto dall’Ordine in varie occasioni, divenga la prassi utilizzata da tutti gli enti nel campo delle opere pubbliche. Di grande rilievo anche la scelta di prevedere due fasi di concorso. Nel caso del Tram la prima fase sarà decisiva per definire tracciati e relazioni col contesto urbano”.

Rintracciamo Franco Miceli, che aggiunge:

“Hanno un finanziamento. Devono decidere di impegnare questi quattrini sulla base del programma che hanno predisposto e presentato al Ministero. Devono anche collegare le attuali linee di Tram che adesso sono separate. Inoltre l’intervento ha una forte valenza nel settore della rigenerazione urbana, cioè lungo il percorso del Tram andranno a riqualificarsi gli spazi urbani e le aree che necessitano interventi qualitativi. Il Tram oltre ad essere un mezzo di trasporto è l’occasione per migliorare gli spazi pubblici. Il concorso internazionale serve anche a questo: nella prima fase bisognerà stabilire il percorso che il Tram deve avere”.

Potremmo chiedere al sindaco Orlando e al Governo nazionale com’è possibile che ci sono i soldi per gli appalti miliardari del Tram di Palermo e non ci sono i soldi per l’AMAT. Le esigenze delle imprese vengono prima dei lavoratori? Sarebbe questa la ‘sinistra’ dell’attuale Amministrazione comunale, la ‘Sinistra comune’ dove si ritrovano Rifondazione comunista, SEL e Sinistra Italiana?

Insomma, chi vincerà il “concorso internazionale” deciderà al posto di 700 mila palermitani. Così hanno deciso Orlando e i suoi.

E’ giusto così? Contiamo di chiederlo agli altri candidati a sindaco di Palermo. E visto che gli architetti, attraverso il proprio Ordine professionale, sono ormai ‘sparati’ sul Tram, proveremo a chiedere al presidente dell’Ordine degli Ingegneri cosa pensa di tutta questa storia.

Oggi cominciamo con il candidato sindaco di Palermo Ciro Lomonte, che nella vita fa l’architetto. E che, in verità, non sembra molto in linea con Franco Miceli, persona amabile, per carità, ma che si porta dietro – almeno in questa storia – un vizio di origine: è stato assessore comunale della Giunta Orlando degli anni ’90 del secolo passato.

Dice Lomonte, candidato sindaco di Palermo per gli Indipendentisti siciliani:

“Al termine del convegno organizzato il 27 marzo scorso dagli Ordini Professionali presso l’aula magna di Architettura, ricco di relazioni interessanti su ‘Mobilità Sostenibile per la Città di Palermo’, ho avuto modo di esporre al microfono alcuni concetti. Mi è parso di avvertire un certo fatalismo, come se il problema del traffico a Palermo sia di per sé irrisolvibile. Docenti e professionisti intervenuti erano tutti contrari al Tram (tutti!), ma nessuno si è chiesto se, prima di affrontare come far scorrere più velocemente l’abnorme quantità di veicoli in circolazione, non potessimo evitare che i palermitani prendano l’auto. Il film Johnny Stecchino non può essere il metro definitivo di interpretazione di questa città. Se avremo quartieri autosufficienti, per esempio, non ci sarà bisogno di prendere l’auto. Se avremo servizi pubblici di trasporto efficienti, non compreremo neppure l’automobile”.

“Questa è una città che va radicalmente ridisegnata – dice il candidato sindaco – bisogna rifare piazze e strade secondo altri criteri. Nel convegno si è parlato del concorso internazionale che l’attuale Giunta comunale vuole indire sulle nuove sette linee di Tram. L’architetto Franco Miceli, Presidente dell’Ordine, si è detto d’accordo al concorso, in nome di un rinnovamento della città. Il professore Renzo Lecardane si è mostrato più cauto, mostrando esempi francesi di buon governo. Se il concorso, infatti, è un ripiego per chiedere ai progettisti cosa fare quando si è a corto di idee, non dà buoni risultati. Se invece un primo cittadino è come un buon padre di famiglia, si farà le sue idee e poi coinvolgerà le migliori intelligenze per ottenere i migliori risultati”.

“Non si può negare che la Giunta Orlando abbia le proprie idee sul traffico – precisa il candidato a sindaco di Palermo di Siciliani Liberi -. Ma sono astratte. Non si confrontano con la realtà palermitana, vogliono importare modelli che altrove funzionano perché il contesto è diverso. E lo fanno con una arroganza che non finisce di stupire, soprattutto in questa fase preelettorale in cui stanno correndo all’impazzata ad imporre interventi che richiederebbero ben altra attenzione. Adesso ci comunicano che stanno provvedendo ad indire il concorso internazionale per i Tram. Se poi non torneranno loro a Palazzo delle Aquile, poco male. La nuova Giunta si dovrà rassegnare alle loro imposizioni su soluzioni che non risolvono un bel nulla. Al convegno molti hanno ripetuto, per esempio, che bisogna investire di più sul Passante ferroviario e sull’anello ferroviario, oltre che sulla metropolitana leggera”.

“Ma l’insolenza non è solo di adesso – aggiunge Lomonte -. I palermitani ricordano bene i cartelloni pubblicitari con foto di automobilisti inferociti imbottigliati nel traffico provocato dai cantieri del Tram (non che adesso il traffico sia diminuito) con la scritta: ‘Noi non vi chiediamo scusa, stiamo lavorando per una Palermo migliore’. Che faccia tosta! E che disprezzo per la partecipazione dei cittadini al governo della città!”.

Durissimo il passaggio finale di Lomonte:

“Quando si sente dire che ieri il consiglio di amministrazione AMG energia ha deliberato promozioni indiscriminate per tutti e che, in generale, qualunque impiegato comunale osi criticare apertamente l’operato di questa Giunta subisce provvedimenti punitivi, vengono in mente alcune parole di Giovanni Falcone: ‘Per lungo tempo si sono confuse la mafia e la mentalità mafiosa, la mafia come organizzazione illegale e la mafia come semplice modo di essere. Quale errore! Si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale'”.

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