Scuola/ Assunzioni, solito teatrino: il Mef concede solo 10mila nuovi docenti

28 marzo 2017

La Ministra perde la pazienza e secondo l’Anief ha ragione da vendere: “Anche quest’anno sono state assegnate oltre 100mila supplenze annuali; significa che verrà coperto appena un posto vacante su dieci, con buona pace di chi continua a parlare di continuità didattica, fine della supplentite e diritto allo studio. La realtà è questa, il resto continua a essere vuoti slogan”

“Pure stavolta la ‘montagna ha partorito il topolino’, con le ambizioni del nuovo Ministro annullate dopo poco più di tre mesi di mandato”. Lo dice Marcello Pacifico (Anief-Cisal)a proposito delle risorse destinate alle assunzioni degli insegnanti.
“Invece di dare seguito alla proposta Anief, che ha chiesto più volte di monitorare lo stato effettivo delle cattedre e destinare tutte quelle libere nell’organico di diritto, i nostri governanti si sono bloccati sui 400 milioni di euro dell’ultima legge di bilancio. Eppure, non bisognava essere laureati in matematica per scoprire che con quei soldi si potevano assumere solo 12-13mila persone. Ora, ci dicono che saranno ancora meno. Con una parte di quei fondi stanziati addirittura forse dirottati su altri Ministeri. Tutto questo accade proprio mentre il Governo italiano viene comandato a presentarsi al Parlamento Europeo con delle motivazioni convincenti sulla mancata soluzione del precariato. La Ministra si è resa conto di vivere un bluff, di cui il suo dicastero è la solita vittima predestinata”.

Insomma, “sulle assunzioni aggiuntive del personale della scuola siamo al solito teatrino. Come riporta oggi Il Corriere della Sara è di nuovo scontro tra Miur e Ministero dell’Economia: “sono tre le lettere che la ministra Valeria Fedeli ha scritto al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e al premier Paolo Gentiloni”, senza però aver ricevuto ancora nessuna risposta. Siccome “l’ok formale e impegnativo non è arrivato, ora Fedeli considera il tempo scaduto” e teme che “l’inizio del prossimo anno scolastico, prima vera prova del fuoco del suo mandato, si trasformi in un Vietnam”.

“La Ministra,- racconta sempre l’Anief-  che nel corso della giornata ha tentato di minimizzare la querelle, sostenendo comunque che è fondamentale assumere un numero di docenti decisamente più alto, ha ragioni da vendere: siccome senza l’assenso del Mef non si può precedere a nessuna assunzione, nella scuola come in tutto il pubblico impiego, alla fine della fiera saranno al massimo 10mila le immissioni in ruolo su posti trasformati dall’organico di fatto a quello di diritto. Le altre assunzioni a tempo indeterminato che si andranno a realizzare la prossima estate non contano, perché andranno a coprire il mero turn over, a seguito dei pensionamenti, probabilmente poco più di 20mila, che si andranno a determinare dal prossimo 1° settembre.

Ora, poiché anche quest’anno sono state assegnate oltre 100mila supplenze annuali, significa che verrà coperto appena un posto vacante su dieci. Con buona pace di chi continua a parlare di continuità didattica, fine della supplentite e diritto allo studio. La realtà è questa, il resto continua a essere vuoti slogan. Basta ricordare che solo sul sostegno, nell’anno in corso, sono state assegnate 52mila supplenze in deroga fino al 30 giugno, le quali corrispondono ad altrettanti posti liberi. Ora, si comprende anche il motivo per cui il Miur chiede agli atenei di specializzare nell’insegnamento agli alunni disabili appena 9mila docenti”.

“Ma la mancanza di rispetto per il comparto scuola e per i suoi discenti – sottolinea Pacifico- non riguarda solo il corpo insegnante. Perché anche quest’anno possiamo già dare per archiviate le assunzioni del personale Ata e degli educatori: non avremo alcuna immissione in ruolo di assistenti amministrativi, tecnici, ausiliari, ma nemmeno del personale educativo, nonostante vi siano più di 15mila posti vacanti e altri che si libereranno a seguito del turn over. Infine, non dobbiamo dimenticare che queste professionalità sono già state eluse dal piano straordinario della Buona Scuola, benché fossero di fatto pienamente coinvolte nelle attività di potenziamento scolastico (per il quale, invece, sono stato assunti oltre 50mila docenti)”.

 

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