Ars, un’altra settimana di confusione politica con la polemica (vera o finta?) Crocetta-Baccei

13 marzo 2017

Crocetta polemizza con l’assessore-commissario Baccei. Dice che sta scippando alla Sicilia, portandoli a Roma, anche gli appalti per le forniture sanitarie. Tutto vero. Ma se ne è convinto perché non lo butta fuori dal Governo e apre un contenzioso con Roma? Il probabile scontro su Riscossione Sicilia spa e sull’Associazione Regionali Allevatori della Sicilia. La Regione si sostituirà allo Stato nella gestione dei disabili gravi (ma con quali soldi?)   

Per il Parlamento siciliano si apre oggi una settimana ‘elettrica’. Di carne al fuoco ce n’è tanta: a cominciare dalle fibrillazioni interne al PD, un partito che sembra votato al disfacimento, a Roma come in Sicilia, dove sono visibili non soltanto le polemiche al vetriolo (Renzi che al Lingotto si prende gioco dei valori tradizionali della Sinistra italiana dopo aver, da capo del Governo e leader del PD, massacrato i lavoratori), ma anche – con riferimento alla nostra Isola – una “guerra per bande”, come sottolineano i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars.

Non è chiaro, ad esempio, che tipo di polemica sia in corso tra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l’assessore-commissario (inviato da Renzi in Sicilia), Alessandro Baccei. Non si capisce, insomma, se lo scontro sugli appalti della sanità siciliana (che Baccei si è portato a Roma nel nome della Consip, la centrale unica delle forniture nella pubblica amministrazione) sia una cosa seria o la solita operetta oscena messa su per ingannare i siciliani.

Di fatto, Crocetta ha tutti i poteri per mandare a casa Baccei, come potete leggere qui di seguito:

Roma si prende anche la gestione degli appalti nella sanità? Presidente Crocetta: cacci Baccei e chiami in causa Mattarella e Grasso

Se manderà a casa Baccei, beh, significherà che lo scontro è una cosa seria. Se Baccei resterà al proprio posto, lo scontro tra lo stesso Baccei e il presidente Crocetta si rivelerà la solita sceneggiata per prendere in giro i Siciliani.

Un altro argomento di probabile scontro politico sarà Riscossione Sicilia spa. Parliamo della società regionale che gestisce la riscossione dei tributi a ruolo. Anche in questo caso non è facile capire che gioco stanno giocando Crocetta, il suo mentore senatore Giuseppe Lumia, e l’amministratore unico di questa società, avvocato Antonio Fiumefreddo.

L’unico dato certo è che i dipendenti di questa società – circa 700 addetti – sostenuti dai sindacati, vorrebbero passare sotto le bandiere di Equitalia. I dipendenti, ai quali la gestione Crocetta-Fiumefreddo ha tagliato parte delle retribuzioni (peraltro previste dal contratto e non ‘premi’, come scorrettamente affermato dai vertici della società!), sono convinti che, passando sotto le dipendenze di Roma, avranno un miglioramento retributivo.

A nostro avviso non è così. Il vero dato politico di questa storia – ribadiamo: dai contorni poco chiari – è che anche la gestione della riscossione a ruolo dei tributi potrebbe passare a Roma. Questo potrebbe essere il finale di questa storia, che sarebbe perfettamente in linea con un Governo ‘ascaro’ che in questi anni non ha fatto altro che regalare allo Stato fondi regionali.

Poi c’è la storia del fallimento dell’Associazione Regionale Allevatori della Sicilia (ARAS). Altra storia di polemiche e veleni (qui potete leggere gli ultimi risvolti).

In tutto questo bisogna capire che cosa faranno Governo e Aula della manovra economica e finanziaria 2017.

Un altro dato politico – ‘ascaro’ come quasi tutta la politica regionale di questi anni – è che i tagli operati dal Governo nazionale alla legge nazionale n. 328 del 2000 (la legge che finanzia gli interventi nel sociale) e al Fondo per i disabili gravi verranno pagati con i fondi regionali (non ci chiedete con quali soldi, visto che la Regione siciliana è mezzo fallita perché non riusciamo a capirlo). Anche in questo caso, tutto all’insegna della confusione, con Crocetta che prima dice che i disabili gravi sarebbero tanti (facendo pensare alla presenza di profittatori e speculatori) per poi annunciare un piano da quasi 500 milioni di Euro.

Un altro ‘caso’ politico potrebbe essere rappresentato dal fatto che l’assessore regionale alla Formazione professionale, Bruno Marziano, non solo all’interno del suo partito – il PD – si è schierato con la candidatura a  segretario nazionale di Andrea Orlando (e fino a qui nulla da dire), ma ha anche partecipato a un incontro di Catania – promosso dal PD – durante il quale è stato attaccato il Governo Crocetta, come potete leggere qui di seguito:

“Cracolici passa con i renziani”. Ma non lo è sempre stato? I catanesi con Andrea Orlando

Insomma, Crocetta si ritrova in Giunta un assessore che è contro di lui…

Come potete vedere, siamo alla farsa…

 

 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti