La Finanziaria dell’Ars? A mare! Intanto Crocetta & Lumia non si rassegnano all’amaro addio…

19 febbraio 2017

Mitici Crocetta e Ardizzone: il presidente della Regione e il presidente dell’Ars prima hanno consentito a Roma di svuotare le ‘casse’ regionali e ora che la ‘coperta’ è strettissima non sanno cosa fare. Anche perché ogni deputato uscente della maggioranza vorrebbe ‘bagnare il becco’ nell’illusione di essere rieletto. Il risultato è il caos. Con Lumia che intanto, nel tentativo disperato di restare a galla, sarebbe disposto persino a provare a capire cos’è l’Autonomia…

Com’era prevedibile, nel Parlamento siciliano non sono maturi i tempi per approvare entro questo mese la manovra economica e finanziaria 2017 (oggi si chiama legge di stabilità regionale). Di fatto, è la legge che chiude la legislatura, visto che a novembre i Siciliani verranno chiamati a votare per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana e per eleggere il nuovo presidente della Regione. Da qui le fibrillazioni, accentuate dal fatto che il Governo regionale uscente di Rosario Crocetta è oggettivamente fallimentare. Giudizio negativo che coinvolge inevitabilmente la maggioranza di centrosinistra che lo sostiene.

In questo scenario non possono che sorgere problemi. Tra l’altro, con le ormai imminenti elezioni regionali si eleggeranno 70 e non più 90 deputati: e questo rende difficile, se non improbabile, la rielezione per molti parlamentari uscenti.

Non è facile, insomma, trovare l’accordo su un testo di legge finanziaria, dal momento che la ‘coperta’ è sempre più stretta (leggere carenza di risorse finanziarie in buona parte ‘inghiottite’ da Roma), mentre sono in tanti a tirarla di qua e di là.

A questo punto non resta che rinviare il dibattito di un mese, forse di due mesi. Sì, con molta probabilità, febbraio passerà in cavalleria e marzo sarà il mese della riflessione. Tra marzo e aprile – forse più aprile che marzo – un testo dovrà essere approvato: ma sarà un’approvazione con le scintille, perché in tanti rimarranno a bocca asciutta.

In commissione Bilancio e Finanze dell’Ars è stato deciso, insomma, di prorogare di un mese o due l’esercizio provvisorio. Ovviamente, toccherà all’Ars – supponiamo la prossima settimana – votare la proroga dell’esercizio provvisorio, che non è altro che una legge.

Non mancano i parlamentari che si stracciano le vesti, soprattutto dalle parti della maggioranza di centrosinistra: deputati tardivamente preoccupati della sorte dei precari: ASU, LSU e anche i dipendenti degli ex Sportelli Multifunzionali. Su questi ultimi, a dir la verità, non si capisce quale sia la posizione della maggioranza: alcuni parlamentari della maggioranza vorrebbero vedere risolto il problema di questi circa mille e 500 lavoratori, altri non ne vorrebbero sapere, perché sono convinti che gli ex sportellisti non voteranno per il centrosinistra.

Chi annuncia battaglia in favore degli ex sportellisti è il vice capogruppo di Forza Italia all’Ars, Vincenzo Figuccia:

“Il presidente della Regione, Rosario Crocetta – dice – ha assunto un impegno preciso in favore dei dipendenti degli ex Sportelli Multifunzionali: e sono certo che lo onorerà”.

I riferimento è a una norma – da inserire nella legge di stabilità regionale – che dovrebbe garantire gli ex sportellisti. Su questo punto, però, da quello che si è capito, la presidenza dell’Ars avrebbe manifestato qualche dubbio. E’ noto che la gestione della presidenza del Parlamento siciliano, in questa legislatura, è stata un po’ ondivaga: in certi momenti si chiede ai parlamentari il rispetto del regolamento e, quindi – per esempio – il no alle leggi omnibus. Se, però, le leggi omnibus fanno comodo alla presidenza dell’Ars si deroga al regolamento. Insomma a convenienza…

Sembrano discorsi assurdi, sia con riferimento a quella parte del centrosinistra che non vorrebbe far passare la norma sugli ex sportellisti perché non voterebbero per i partiti dell’attuale Governo, sia per ciò che riguarda i richiami al rispetto di un regolamento d’Aula che, fino ad oggi, è stato ridotto a colabrodo! In questa storia si parla del destino di persone che per anni hanno lavorato negli uffici della Regione, che sono state licenziate e che, magari, hanno anche famiglia: ma oggi la politica siciliana è fatta anche di queste miserie e, soprattutto, da questi discorsi molto miserabili.

Non mancano gli aspetti tragicomici di tutta questa storia: come le dichiarazioni degli esponenti del PD, che definiscono un atto “irresponsabile” optare per l’esercizio provvisorio, come se i parlamentari di Sala d’Ercole del Partito Democratico fossero arrivati in queste ore dalla Marte! Chi è che ha tenuto in vita il Governo Crocetta fino ad oggi?

Forse la verità sta nel fatto, come già accennato, che le risorse finanziarie a disposizione della Regione siciliana per la manovra 2017 sono veramente esigue: con molta probabilità, a fine anno, quando si insedieranno il nuovo presidente della Regione e la nuova Assemblea regionale siciliana intere categorie sociali che dipendono dalla spesa regionale saranno senza soldi, per non parlare dei Comuni e delle ex Province (o meglio, dei circa 6 mila e 500 dipendenti delle ex Province).

In tutto questo ci sono anche le divisioni interne al PD: a Roma e in Sicilia. Ma se a Roma si parla di cose serie – il futuro della sinistra dopo che Renzi ha trascinato il Partito Democratico nell’orbita dell’europeismo in salsa tedesca – in Sicilia si parla, alla fine, del futuro di Rosario Crocetta e del senatore Giuseppe Lumia.

I due non riescono ad accettare l’idea che per loro si sia chiuso il ciclo della politica. Ognuno dei due ha le proprie ragioni. Crocetta ha fatto tutto quello che Renzi gli ha detto di fare: una firma qua, una firma là, ‘Patti’, accordi e quant’altro: tutto rigorosamente contro la Sicilia e i Siciliani. In cambio si attendeva un posto a Roma, magari uno strapuntino tra Montecitorio e Palazzo Madama. Ma Renzi, a Roma, è ormai braccato da mezzo partito e non ha certo il tempo di occuparsi di lui.

Sulla stessa barca (che affonda) Lumia. Che già due legislature fa avrebbe dovuto essere a casa. Una volta ha salvato lo scranno parlamentare romano per l’antimafia, l’ultima volta grazie al Megafono. E stavolta?

Alle prossime elezioni nazionali, per lui, non ci sarà posto nemmeno nel portabagagli del PD. Così lui e Crocetta hanno dato vita a un movimento che si chiama “Riparte Sicilia”. Da furbacchioni quali sono, hanno capito che tanti Siciliani, alle prossime elezioni regionali, voteranno per gli Indipendentisti che – con molta probabilità – saranno la sorpresa della politica isolana. Così Crocetta & Lumia stanno provando a indossare i panni degli autonomisti…

Ma chi li prenderà sul serio? E dove vorrebbero arrivare i due?

Crocetta, pronto accomodo, si è ricandidato alla presidenza della Regione. Ma sa benissimo che non ha dove andare. Il vero obiettivo è mettere assieme tutte le ‘truppe’ (e le risorse…) per provare a prendere il 5% con una lista-qualunque-essa-sia. Per mandare nella nuova Assemblea regionale siciliana tre o quattro deputati. Capeggiati, magari, dagli stessi Lumia e Crocetta. In fondo un altro ‘giro’ per continuare a ‘rutuliare’ nella politica siciliana non gli dispiacerebbe.

Solo che per superare lo sbarramento del 5% – necessario per entrare all’Ars – questa volta ci vorranno non meno di 130-140 mila voti: forse un po’ di più se i Siciliani, questa volta andranno a votare.

Ovviamente, dopo tutto quello che hanno combinato non manca l’ironia su Crocetta & Lumia:

“Ma come: hanno fermato la Sicilia e ora la vogliono fare ripartire?”.

Ma Crocetta, che immagina di poter guardare lontano, insiste:

“Il PD, da solo, non può vincere”.

Il PD siciliano che dovrebbe vincere le prossime elezioni regionali dopo tutti i disastri degli ultimi sette-otto anni…

Buona notte!

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti