Le ‘primarie’ del centrodestra siciliano: ma che c’entrano gli ‘Indipendentisti’ con Berlusconi e Miccichè?

25 gennaio 2017

Dicono che queste primarie del centrodestra verranno celebrate il 2 aprile. A noi sembra un po’ improbabile, perché ci sono ancora troppi nodi da sciogliere. Ma quello che, con rispetto parlando, non riusciamo proprio a capire è che cosa ci fa un movimento che si definisce ‘Indipendentista – parliamo di Sicilia Nazione – con Forza Italia e, in generale, con il centrodestra. E che ci fa, soprattutto, il Fronte Nazionale Siciliano con questa gente?  

Da quando Nello Musumeci ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della Regione siciliana – dicendosi disponibile a partecipare ad eventuali quanto improbabili primarie del centrodestra – Gianfranco Miccichè e tutto il suo ‘codazzo’ di Forza Italia sono entrati in fibrillazione. I vecchi ‘volponi’ del centrodestra dell’Isola sono letteralmente terrorizzati dall’idea di vedere Musumeci a Palazzo d’Orleans, sede del Governo regionale. Perché un presidente come Musumeci gli impedirebbe di ‘chiudere’ qualsiasi tipo di ‘operazione’. Da qui il ricorso alle primarie, che non sanno come organizzare. In questo scenario confuso ed incerto si sono intruppati anche gli ‘Indipendentisti’ di Gaetano Armao e Rino Piscitello, che vorrebbero realizzare “l’Indipendenza della Sicilia” con Miccichè e Berlusconi.

Insomma, nel complesso, con questa macedonia, siamo a metà strada tra la farsa e l’operetta oscena…

Sia chiaro: il comitato organizzativo delle primarie del centrodestra siciliano c’è davvero. Ne fanno parte esponenti di Forza Italia, di #DiventeràBellissima (che è il movimento di Nello Musumeci), di Noi per Salvini, del Cantiere Popolare (che in Sicilia è di centrodestra, mentre a Roma vola sull’Ala di Verdini che non si capisce più con chi sia), i già citati ‘Indipendentisti’ di Sicilia Nazione e perfino i rappresentanti di Fratelli d’Italia. E ne dovrebbero arrivare altri: gli ‘Autonomisti’ dell’MPA di Raffaele Lombardo e forse gruppi civici.

Le riunioni vengono celebrate. Ma a noi risulta che l’intesa su come dare vita a queste primarie del centrodestra siciliano sia ancora molto lontana.

Intanto manca il fondo cassa. Chi dovrebbe pagare per l’organizzazione? Berlusconi? Non si capisce.

Poi: come dovrebbero essere celebrate? A differenza del PD – che ha sedi in tutti i Comuni siciliani – il centrodestra della nostra Isola è in buona parte ‘liquido’. Ce la faranno a organizzare i gazebo in tutti i circa 400 Comuni siciliani?

Ancora: quale sarà il ‘perimetro’ di queste primarie? E se dovesse arrivare uno che ci mette i soldi per davvero?

E i candidati? Il più forte, per ora, sembra Nello Musumeci. Che è già in pista a acquisisce vantaggio. Poi si fanno altri nomi. Per esempio, quello dell’europarlamentare, Salvo Pogliese. O quello di Roberto Lagalla. Poi ci sarebbero gli altri: Stefania Prestigiacomo, l’esponente della Lega Nord-Noi con Salvini, Angelo Attaguille e il già citato Armao.

Il quotidiano on line Blog Sicilia – che ne sa certo più di noi – scrive che le primarie del centrodestra della Sicilia verranno celebrate il 2 aprile.

Che dire? Che noi non vediamo un percorso privo di ostacoli. Anzi. E non possiamo non notare contraddizioni e paradossi. Passi la candidatura dell’ex assessore regionale, Armao, che nel passato è stato vicino al centrodestra. Ma non possiamo non chiederci che cosa ci fa nel centrodestra – in qualità di alleato di Sicilia Nazione – il Fronte Nazionale Siciliano.

Signori, la storia non si può piegare a convenienza. Il Fronte Nazionale Siciliano è una formazione politica di grandi tradizioni culturali e politiche. Per quasi cinquant’anni il sui leader storico, Giuseppe ‘Pippo’ Scianò, ha custodito la ‘fiammella’ dell’Indipendentismo siciliano con la sua storia, con la sua coerenza e con il suo coraggio.

Un solo esempio paradossale: da sempre il Fronte Nazionale Siciliano è schierato contro il Ponte sullo Stretto di Messina. E adesso questo movimento ‘Indipendentista’ rischia di ritrovarsi a celebrare le primarie del centrodestra con le formazioni politiche che hanno provato e che vorrebbero provare ancora a realizzare il collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente… Insomma!

Ma poi, diciamolo con estrema chiarezza: quale sarebbe il nesso connettivo tra l’Indipendentismo siciliano e Forza Italia? Le poltrone? Con tutta la buona volontà, non riusciamo a immaginare Antonio Canepa, Concetto Gallo e Attilio Castrogiovanni che si alleano con Berlusconi e Miccichè…

Vi segnaliamo la lettura – o la rilettura – del seguente articolo:

Giuseppe ‘Pippo’ Scianò: “L’accordo tra il Fronte Nazionale Siciliano e Sicilia Nazione? Un grave errore politico e strategico”

 

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