AISA: “Giovani siciliani rassegnati. Speriamo nelle prossime elezioni”

11 gennaio 2017

Cosa pensano i nostri giovani delle università siciliane? E della politica? I Nuovi Vespri lancia una nuova rubrica interamente dedicata a loro, alle loro problematiche, ai loro sogni. Oggi parliamo con Samuele Morvillo  presidente dell’ Associazione Italiana Studenti di Architettura

Samuele Morvillo – nella foto – è il presidente di AISA, Associazione Italiana Studenti di Architettura, che ha molteplici scopi, come si legge sulla pagina Facebook, tra cui “favorire i più larghi processi di unità e di solidarietà fra tutti gli studenti”, “promuovere tutte le iniziative che portino al miglioramento dell’uomo, dell’ambiente e della società con particolare riguardo ai temi e alle questioni dell’Architettura, “promuovere, con particolare attenzione, un rapporto democratico e continuo con tutti gli studenti e le istituzioni nazionali e internazionali, favorendo gli interessi e i diritti degli studenti stessi”.

Intervistato dai Nuovi Vespri, parlando dei propositi e degli obiettivi dell’associazione per il 2017, Morvillo ha affermato che “quest’anno, come negli anni precedenti, puntiamo a dar voce e rappresentanza agli studenti del nostro dipartimento ma non solo, l’obiettivo reale di AISA è di realizzare iniziative, incontri, seminari o escursioni con professionisti, aziende o in luoghi culturali, che possano essere utili alla crescita cultura degli studenti, quindi cerchiamo di diminuire il gap che vi è tra mondo accademico e mondo del lavoro, cosa che ancora oggi purtroppo è presente, se pur riconoscendo la voglia e un punto di svolta nelle ultime politiche della nostra università. A tal punto, bisogna puntare proprio alla crescita professionale degli studenti monitorando il mercato del lavoro globale e quindi aggiornando i nostri corsi studio, sopratutto quelli del campo della progettazione (settore oggi che si trova in continua innovazione) puntando a formare professionisti che possano essere utili al territorio siciliano”.

Stuzzicato sul tema dei giovani, il presidente di AISA ha raccontato al blog che “principalmente è palese che il numero dei disoccupati al Sud e la mancanza di aziende e sbocchi occupazionali preoccupano chi inizia un percorso di studi, che comunque porterà dei sacrifici, quindi uno studente che ne ha le possibilità economiche preferisce iniziare un percorso di studio in un territorio più proficuo. Per altro possiamo anche dire che le università del Centro o del Nord sono molto più attrattive, sia per l’organizzazione che per mezzi che dispongono certe strutture accademiche. Per esempio, da noi gli studenti di Design si trovano a dover parlare in modo teorico di stampa 3D, senza aver la possibilità di poter stampare o provare i propri prototipi nel laboratori di progettazione, se non utilizzando mezzi e disponibilità private, cosa inaccettabile in un corso accademico di Disegno Industriale nel 2017″.

Morvillo, poi, ha parlato anche di politica siciliana: “In questi anni non si è mai puntato realmente a una politica giovanile per far restare i giovani nel nostro territorio, e i dati dei giovani che vanno altrove a cercare fortuna ne sono la prova. Bisogna cercare di cambiare rotta, puntando ad una politica che incentivi gli studenti, i ricercatori e i neolaureati a restare qui, e puntare alla realizzazione dei loro obiettivi. Questo avviene solo se si inizia a capire dove concentrare le risorse, che comunque ogni anno vanno sprecate. Bisogna cerca di seguire ed investire sui giovani, migliorare subito il numero di borse di studio, che ogni anno lasciano un numero di idonei senza borsa di studio troppo elevati; puntare ad un piano reale per i nostri ricercatori, bisogna valorizzarli e per valorizzare intendo programmare un percorso più certo e meno da precari, in quanto dobbiamo ricordare che loro sono le nostre eccellenze. Ovviamente serve puntare non solo al mondo accademico, ma anche al post laurea o formazione, le start-up non sempre sono la soluzione più funzionale, quindi bisogna che la Regione pensi ad un metodo reale, che faccia in modo che le idee dei nostri giovani vengano finanziate, tutelate e sponsorizzate”.

Infine, uno sguardo alle prossime elezioni regionali: “Purtroppo negli ultimi anni – ha affermato il presidente di AISA – vi è stato un senso di disaffezione verso il mondo politico da parte dei giovani e non, questo ha comportato a una inattività politica, in quanto proprio i giovani che sono stati maltrattati da queste politiche negli ultimi 20 anni, oggi sono rassegnati, e reputano non importante la scelta di un rappresentate politico, ritenendo il tutto una perdita di tempo, che non li toccherà sul personale. Questo, appunto, comporta a mio avviso, perdita di senso civico e di significato di cosa pubblica, e questo non può essere accetto, ma dato l’ultimo referendum, che ha visto una partecipazione maggiore da parte dei cittadini, voglio sperare che nelle prossime elezioni regionali riusciremo a vedere un numero di votanti corretto per il bene del nostro territorio, qualsiasi sarà la scelta del candidato, comunque in quel caso sarà una vittoria per la democrazia”.

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