Aulett@’99: “Gli studenti vanno via perché UniPa ha una cattiva fama errata”

6 gennaio 2017

Cosa pensano i nostri giovani delle università siciliane? E della politica? I Nuovi Vespri lancia una nuova rubrica interamente dedicata a loro, alle loro problematiche, ai loro sogni. Oggi uno studente di medicina commenta la classifica del Sole 24 ore mettendo i puntini sulle i…

“Ciò che spinge uno studente siciliano ad andare al Centro o al Nord è la fama errata che si ha dell’Università degli Studi di Palermo. Certo, non è una top di gamma europea o italiana ma abbiamo tanti docenti che, nel loro ambito, sono delle eccellenze nazionali”.

Ne è convinto Luigi Di Libero, nella foto, presidente dell’associazione universitaria Aulett@’99, contattato da I Nuovi Vespri, con l’obiettivo di ascoltare sentimenti, preoccupazioni e progetti dalla viva voce degli studenti delle università siciliane.

Parole che smentiscono, nei fatti, la classifica del Sole 24 ore, che piazza l’Università palermitano agli ultimi posti, su cui abbiamo scritto qui.

Come si legge sul sito, Aulett@’99 è “l’Associazione degli Studenti di Medicina e delle Professioni Sanitarie di Palermo” e “rappresenta il valido punto di riferimento per lo studente di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Professioni Sanitarie grazie al sostegno del suo Staff formato da studenti e volto a migliorare sempre di più l’interazione Studente-Università con numerose attività e iniziative sempre in continuo aggiornamento”.

Stimolato sugli obiettivi nel 2017, Di Liberto ha sottolineato che “come ogni anno”, lo scopo è “migliorare il servizio rivolto allo studente, di aumentare il numero delle attività, quali convegni seminari e giornate a tema”.

“UniPa – ha aggiunto il presidente dell’associazione – per uno studente palermitano è lontana dalle fantasie oxfordiane delle giovani menti; chi vive la cittadella universitaria conosce bene la dura lotta al parcheggio e la lentezza delle procedure burocratiche da parte della segreteria studenti. Di sicuro, oltre questo, noi che viviamo l’Università all ospedale Policlinico P. Giaccone chiediamo a UniPa più fondi e convenzioni per svolgere le ore di tirocinio anche in altre sedi ospedaliere territoriali”.

Sul rapporto tra giovani e politica, però, no comment. Di Liberto ha tenuto a rimarcare una posizione neutrale: “La nostra associazione è totalmente apolitica e apartitica. L’unica politica di cui ci occupiamo è quella universitaria al solo e unico scopo di garantire una rappresentanza negli organi collegiali allo studente. Ragione per cui non nel bene o nel male preferiamo non rilasciare nessuna dichiarazione in merito“.

ndr

Ci teniamo a precisare che dai giovani che ospiteremo sul nostro blog non ci aspettiamo analisi politiche approfondite o prese di posizione pro o contro un determinato partito (liberissimi di farlo se vorranno, ovviamente) ma cosa si aspettano dalla politica e come vorrebbero che fossero i politici siciliani, se votano, se non votano e quali sono le motivazioni. Questo perché non esiste  nessuna forma di associazione che possa essere ‘apolitica’: “L’uomo è un animale politico” diceva Aristotele, tutto quello che si vive in una comunità è politica.  E se la Sicilia oggi non è quella che potrebbe essere lo si deve anche alla rinuncia, da parte di molti, al controllo democratico su chi li rappresenta, ad esercitare il loro sacro diritto al voto, alla scelta, alla presa di posizione, come vi raccontiamo nel dettaglio nell’articolo qui sotto:

Ai 2 milioni e 200 Siciliani che alle regionali nel 2012 non hanno votato: solo voi potete cambiare la Sicilia!

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