Sorpresa: a Palermo la ‘presunta’ ZTL ha addirittura peggiorato la qualità dell’aria!

26 novembre 2016

Presentata come la panacea per migliorare la qualità dell’ambiente, la Zona a Traffico Limitato (ZTL) che l’Amministrazione comunale ha voluto (nonostante una prima sospensione operata dai giudici amministrativi che hanno chiesto al Comune di ottemperare ad alcune prescrizioni: avvertimenti ignorati dagli attuali amministratori comunali), non solo ha provocato enormi danni ai commercianti, ma ha anche peggiorato la qualità dell’aria. Le dichiarazioni di Nadia Spallitta

Palermo: da un anno l’attuale Amministrazione comunale guidata da Leoluca Orlando fa la ‘testa tanta’ ai cittadini raccontando che la ‘presunta’ ZTL (che, in realtà, non è una Zona a Traffico Limitato, ma una tassa di circolazione automobilistica: pago, entro nella ZTL e inquino) ridurrebbe l’inquinamento atmosferico. Ma non cittadini – e soprattutto commercianti – imbufaliti da questo balzello e dagli effetti economici nefasti che sta provocando, ma una società che fa capo allo stesso Comune – la RAP – certifica che, nell’ultimo anno, nelle aree della città dove è stato possibile effettuale le analisi, l’inquinamento è aumentato.

Per rendersi conto di quello che sta succedendo con la ‘presunta’ ZTL, racconta, dati alla mano, la vice presidente vicario del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta, “basta confrontare i dati relativi al mese di ottobre pubblicati dalla RAP e raccolti con le sue nove stazioni di rilevamento (le uniche esistenti sul territorio) con quelli dello scorso anno: mentre nel 2015 sono stati registrati 11 sforamenti rilevanti delle polveri sottili, l’anno successivo (cioè quest’anno ndr), nello stesso mese – e dunque dopo l’entrata in vigore del provvedimento – gli sforamenti sono stati 38. Paradossalmente, nei mesi precedenti all’entrata in vigore la qualità dell’aria era mediamente migliore”.

Insomma, non solo la ZTL, o presunta tale, sta creando gravi difficoltà ai titolari degli esercizi commerciali del Centro storico della città, ma l’inquinamento dell’aria, invece di essere diminuito, è aumentato! Che fare?

“Per me – osserva sempre Nadia Spallitta – è incomprensibile l’atteggiamento di totale chiusura al dialogo dell’attuale Amministrazione comunale, dialogo invece invocato dai commercianti che, a causa della ZTL, hanno visto aggravare la loro situazione di crisi economica. Un problema rispetto al quale questa Amministrazione non ha fatto nulla, sbagliando evidentemente le proprie scelte sulle politiche di sviluppo”.

Iniziative estemporanee, prive di supporti scientifici, che hanno il solo scopo, osserva sempre la vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, di “garantire gli equilibri economici dell’AMAT”.

“In questi anni – ricorda ancora Nadia Spallitta – abbiamo assistito all’abbattimento di alberi, all’approvazione di lottizzazioni, all’adozione di varianti urbanistiche e ad una ‘cementificazione’ (a volte anche abusiva) che nuoce alla salubrità dei luoghi e incide negativamente sulla qualità dell’aria, mentre poco è stato fatto per l’incremento delle aree di verde. Non mi è chiaro quale sia la fonte dei dati forniti dall’Amministrazione circa il miglioramento della qualità dell’aria in città dopo l’entrata in vigore delle ZTL”.

“Nelle zone perimetrali della ZTL (Piazza Indipendenza, Piazza Giulio Cesare e Piazza Unità d’Italia) – prosegue la vice presidente del Consiglio comunale – per il 2016 non risultano per molti giorni le emissioni di polveri sottili e quindi non mi spiego come faccia l’Amministrazione a sostenere la tesi di un miglioramento della qualità dell’aria. Complessivamente, laddove i dati vengono indicati giornalmente dalla RAP, gli sforamenti sono in media numericamente superiori rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Credo quindi che il provvedimento non determini questo dichiarato miglioramento poiché, in alcuni giorni e in alcune zone della città, si registra addirittura un aggravamento delle condizioni”.

Quindi le considerazioni su altre fonti di inquinamento fino ad oggi ignorate dall’attuale Amministrazione comunale:

“Si aggiunga infine che nulla si sta facendo per elettrificare gli impianti delle navi che sostano al porto o per impedire il transito dei mezzi pesanti che inquinano tantissimo. Credo che la soluzione vada trovata in un giusto equilibrio tra le istanze di cittadini e commercianti su mobilità e salute, e che sia necessario sospendere temporaneamente il provvedimento, puntando a incrementare il trasporto pubblico, unificando e riducendo il costo dei biglietti, individuando ulteriori e più adeguati servizi come parcheggi a supporto delle ZTL”.

Qualche giorno fa i giudici del TAR Sicilia hanno detto a una sorta di anticipazione su un’eventuale sospensione della ZTL. Com’è noto, cittadini e commercianti hanno presentato un ricorso per motivazioni aggiunte contro la ‘presunta’ ZTL. Ma siccome il provvedimento sta arrecando danni enormi ai commercianti del Centro storico di Palermo, come potete leggere qui di seguito:

La crisi provocata nel Centro storico di Palermo dalla ZTL: commercianti pronti ad atti estremi

i commercianti hanno chiesto ai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia (che sulla richiesta di sospensiva del provvedimento si pronunceranno il 6 dicembre) di anticipare il giudizio. I giudice del TAR non hanno voluto anticipare il proprio pronunciamento e hanno risposto che l’udienza rimane fissata per il 6 dicembre.

La precisazione dei giudice del TAR Sicilia è stata interpretata, da alcuni, come una mezza vittoria dell’Amministrazione comunale: ma le cose non stanno così, come potete leggere di seguito:

La grande (e voluta) confusione sulla ‘presunta’ ZTL: ma il Comune di Palermo ha già perso

Insomma, la vicenda è ancora aperta. E qualunque sarà il pronunciamento del TAR Sicilia sulla sospensiva, l’attuale Amministrazione comunale non avrà vita facile. Anzi…

 

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