Palermo, crolla il tetto della scuola elementare “Nicolò Garzilli”: sfiorata la tragedia. E il Comune che fa?

21 novembre 2016

La scuola si trova in via Isonzo, tra via Libertà e via Boris Giuliano. La competenza, per le opere di manutenzione delle scuole elementari, spetta al Comune. Tre anni fa è crollato il tetto di un bagno. Oggi è crollato il tetto di un secondo bagno. Per miracolo i calcinacci non hanno travolto una bambina. Tutto questo è normale? Domanda: per caso è una delle opere di manutenzione bloccata dagli uffici della Regione siciliana?   

Per la seconda volta è crollato il tetto della scuola elementare “Nicolò Garzilli” di Palermo. Il plesso scolastico si trova in via Isonzo, tra via Libertà, via Boris Giuliano e via Lazio.

Il primo crollo si è verificato nel 2013. Il secondo crollo, oggi. In entrambi i casi – nel primo crollo e nel secondo crollo – sono venuti giù i tetti di due bagni.

Stando alle testimonianze raccolte, oggi sarebbe stata sfiorata una tragedia. Infatti, pochi minuti prima che il tetto del bagno venisse giù, c’era una bambina. Insomma, per miracolo non ci sono danni alle persone. O meglio, danni ai bambini, visto che si tratta di una scuola elementare.

Resta da capire come mai una scuola elementare nella quale, tre anni fa, è crollato il tetto si ancora agibile.

Il fatto che oggi sia crollato, per la seconda volta, il tetto di un bagno deve per forza di cose significare che in questo plesso scolastico c’è qualche problema strutturale.

Si dirà: i tagli finanziari operati al Comune di Palermo dal Governo nazionale di Matteo Renzi e dal Governo regionale di Rosario Crocetta sono stati pesanti. Vero. Ma il Comune di Palermo, che è responsabile della manutenzione degli edifici dove hanno sede le scuole elementari, i soldi per la tutela dell’incolumità dei bambini dovrebbe trovarli.

Anche perché, se non ricordiamo male, i soldi per il pagamento di decine e decine di milioni di Euro di debiti fuori bilancio ogni anno si trovano. Si potrebbero trovare anche i soldi per la manutenzione delle scuole, no?

Altro particolare. Il consigliere comunale di Palermo, Filippo Occhipinti, ci racconta che, nelle scorse settimane, ha chiesto agli uffici del Comune il perché nei ritardi nella manutenzione di plessi scolastici. Gli è stato risposto che il Comune di Palermo, già da tempo, è pronto per bandire le gare. Ma tutto è bloccato da un’autorizzazione che deve arrivare dagli uffici della Regione siciliana.

Sarebbe veramente incredibile se si dovesse appurare che, tra gli interventi di manutenzione delle scuole bloccati dai ritardi della Regione siciliana c’è anche la scuola elementare “Nicolò Garzilli”.

In attesa di capire come stanno le cose riteniamo grave che in una scuola elementare, a distanza di tre anni, sia crollato un secondo tetto.

 

 

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