Crisi dell’agricoltura siciliana: botta e risposta tra il grillino Corrao e l’assessore Cracolici (PD)

8 novembre 2016

Dalla polemica emerge un fatto che ci lascia di stucco: il Governo regionale di Rosario Crocetta ha lasciato intendere di aver inoltrato a Bruxelles la dichiarazione dello stato di crisi per l’agricoltura siciliana. Ma il Commissario Europeo per l’agricoltura, Phil Hogan, ha risposto così: “La Commissione non è al corrente della delibera della Giunta della Regione siciliana n. 283 del 4 agosto 2016 né ha ricevuto da parte delle autorità siciliane la dichiarazione di stato di crisi”. Insomma, il Governo regionale sta prendendo in giro gli agricoltori siciliani

Sulla crisi dell’agricoltura siciliana è botta e risposta tra l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle eletto in Sicilia, Ignazio Corrao, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici. 

Corrao chiama in causa il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, e il sottosegretario, sempre all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione:

“Il Ministro Martina – dice l’eurodeputato grillino – lascia nelle mani del sottosegretario Castiglione il destino degli agricoltori siciliani. Ed è un destino di miseria. La risposta della Commissione Europa di non conoscere le richieste di Stato di crisi deliberate dalla Regione siciliana, dopo la nostra interrogazione, è la palese dimostrazione del brutto doppio gioco che i rappresentanti della maggioranza a più livelli continuano a perpetrare a danno dei nostri agricoltori. Annunciano di impegnare l’Europa mentre di fatto a Bruxelles non sanno niente”.

Corrao che rende nota la risposta del Commissario Europeo per l’agricoltura, Phil Hogan, alla interrogazione a firma dello stesso esponente pentastellato che chiedeva se fosse pervenuta a Bruxelles richiesta dello stato di crisi per l’agricoltura siciliana e misure per la valorizzazione della variabilità genetica dei grani antichi siciliani. Questa la risposta dell’esecutivo europeo:

La Commissione non è al corrente della delibera della Giunta della Regione siciliana n. 283 del 4 agosto 2016 né ha ricevuto da parte delle autorità siciliane la dichiarazione di stato di crisi”.

Morale: Castiglione e Cracolici prendono in giro gli agricoltori siciliani.

“L’assessore Cracolici – sottolinea Ignazio Corrao – oltre a vantare fitti rapporti istituzionali con il ministro Martina, come testimoniato dai numerosi selfie, potrebbe incalzare il sottosegretario Castiglione ed il Ministro Martina ad attivarsi realmente con Bruxelles. Mentre continuano le passerelle per la presentazione del PSR in Sicilia, gli agricoltori non hanno visto un solo Euro e sui tavoli europei i risultati arrivano per gli altri Stati membri, vedi la Polonia, i cui rappresentanti ottengono misure di compensazione e clausole di salvaguardia per i propri produttori di latte e ortofrutta in crisi causa l’embargo con la Russia”.

“I rappresentanti italiani della maggioranza – prosegue Corrao – non sono per niente incisivi, preferiscono pavoneggiarsi sul territorio con promesse che non mantengono. Nessuna clausola di salvaguardia, nessun controllo alle frontiere, niente di quanto era stato promesso agli agricoltori è stato ottenuto sino ad oggi. Come nostro dovere di rappresentanti dei cittadini del territorio siciliano – conclude Corrao – sebbene come forza di opposizione, stiamo continuando a monitorare tramite interrogazioni, interventi in aula il seguito dell’impegno degli attuali componenti dell’esecutivo regionale e nazionale”. 

Colto sul fatto, Cracolici replica piccato:

“A Corrao – dice l’assessore regionale all’Agricoltura – la parola che più lo eccita e la parola crisi. Si esalta a tal punto che non sa di cosa parla. La giunta regionale ha approvato una risoluzione per sostenere le ragioni degli agricoltori. La battaglia sulla etichettatura, la possibilità di creare infrastrutture per lo stoccaggio attraverso la misura 4.1 già pubblicata con le disposizioni attuative, confermano l’impegno della Regione. Tutto il resto sono chiacchiere”.

A stretto giro di posta la controreplica di Corrao:

“Ricordo a Crocolici che è mio dovere controllare le promesse di chi ha la responsabilità di governare la Sicilia e risolvere la crisi del settore agricolo siciliano. Invece di interessarsi della mia eccitazione, sarebbe auspicabile per un assessore portare a termine le promesse sulla crisi, fatte nel suo giro di propaganda del PSR 2014/2020. L’Europa regola e finanzia la politica agricola anche in Sicilia, ma se l’assessore non comunica lo stato di crisi al commissario UE vuol dire che sta solo giocando al vecchio politico. L’assessore risponda nel merito della risposta del Commissario Hogan che dichiara: ‘La Commissione non è al corrente della delibera della Giunta della Regione siciliana n. 283 del 4 agosto 2016 né ha ricevuto da parte delle autorità siciliane la dichiarazione di stato di crisi’ .Il linguaggio di Cracolici non è consono al ruolo che è chiamato a rivestire e questo la dice lunga su quanto sia realmente interessato ai problemi dell’agricoltura siciliana”.

P.S.

Che dire? Questo blog si occupa di questioni legate all’agricoltura. E, se dobbiamo essere sinceri, non abbiamo visto all’opera, rispetto alla crisi dell’agricoltura siciliana, né l’assessore Cracolici, né il sottosegretario Castiglione.

Cosa hanno fatto e cosa stanno facendo questi due signori per la crisi del grano duro siciliano? sanno che differenza c’è tra grano duro e grano tenero?

Non abbiamo letto prese di posizione di Cracolici e di Castiglione sul grano canadese, sul grifosato (o gliphosate) e sulle micotossine.

Cosa stanno facendo per gli agrumi, a parte il ruolo di ‘beccamorti’ per il virus della Tristeza?

Costa stanno facendo per evitare le frodi in corso sull’olio d’oliva?

Finora dal Governo nazionale e dal Governo regionale, per ciò che riguarda, questi problemi, registriamo il nulla mescolato con il niente.

Dobbiamo invece riconoscere che i grillini, quanto meno, pongono la questione, come potete legegre qui di seguito:

Grano duro avvelenato – solo il M5s si ribella: i grillini all’attacco all’Ars, al Parlamento Nazionale e a Strasburgo! Perchè stampa e Tg non ne parlano?

E l’hanno fatto riprendendo, correttamente – citandoci – un nostro articolo.

 

 

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