Fuorionda di Delrio su Crocetta: ecco cosa pensano di lui a Roma e perché è facile fregare i Siciliani

26 ottobre 2016

Ecco il video in cui il ministro alle Infrastrutture e il presidente degli industriali parlano del referendum e dei governatori. Anche di quello siciliano. Emergono con chiarezza le ragioni per cui i Siciliani sono fregati dal Governo nazionale…

 

‘Simpatica’ questa scenetta filmata da Lapresse Tv e rilanciata dal Corriere della Sera e da LiveSicilia. Si tratta di uno scambio di battute tra il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio (o ministro DELIRIO, se preferite. Copyright di TerraeLiberazione). In calce all’articolo il video. 

I due sono all’Assemblea annuale della Confederazione italiana armatori, a Roma. Non si accorgono che i loro microfoni sono già aperti e parlano del referendum. Boccia che più che rappresentare gli industriali sembra un ministro di questo Governo, si lancia in una critica verso i governatori della regioni: “Avete tutti i governatori contro, da Emiliano a Crocetta, sembra che lavorano per la concorrenza”.

Poi, parlando ancora di Michele Emiliano, governatore della Puglia e fuori classe del PD che non esita a scagliarsi contro il suo partito per difendere gli interessi dei pugliesi, aggiunge: “E’ venuto a Capri ha fatto un pippotto Emiliano contro il governo, c..zz è il tuo partito, datti una calmata”.

Delrio, giustamente, si stupisce del riferimento a Crocetta da sempre obbediente anche contro gli interessi del popolo che dovrebbe rappresentare:“Anche Crocetta si è comportato così?”. chiede il ministro? “No, Crocetta non è venuto” risponde Boccia.

Ed ecco Delrio manifestare tutta la sua stima nei confronti del Presidente della Regione Siciliana (poveri noi): “Crocetta non ce la fa a esprimersi per il no. Non si esprimerà per il sì ma rimarrà coperto fino all’ultimo. A parte il fatto che non sposta neanche i voti dei suoi”.

Poche frasi che lasciano intravedere tutta la stima che a Roma hanno di Crocetta. Che ci frega, direte voi? Ci frega eccome. Perché è proprio a causa del “non ce la fa” che il Governo nazionale si è approfittato di lui fregando 5 milioni di Siciliani. Ci riferiamo, va da sé all’accordo truffa Stato-Regione che un governatore come Emiliano non avrebbe mai firmato. Anzi, a uno come lui neanche lo avrebbero proposto.

Il ‘bello’ è che Crocetta, che si è reso complice della fregatura in danno del suo popolo, non ci ha guadagnato nulla se non l’essere sbeffeggiato. La gravità di una tale decisione, va da sé, sarebbe rimasta intatta anche nel caso in cui Crocetta avesse ottenuto stima romana.

E, se nel caso del governatore si potrebbe forse parlare, come hanno fatto le opposizioni, di “circonvenzione di incapace”, nessuna scusa hanno i 43 ascari dell’Ars che, per evitare rogne a Crocetta e garantirsi la gratitudine delle segreterie nazionali, hanno approvato l’accordo (qui tutti i nomi). Chissà cosa dicono di loro a Roma. In Sicilia, certo non se ne parla bene.

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