Giusy Nicolini candidata del PD alla presidenza della Regione siciliana?

19 ottobre 2016

Si tratta, per ora, solo di un’indiscrezione. Forse dovuta al fatto che anche Giusy Nicolini è in America con Renzi alla ‘corte’ di Obama. In realtà, i rapporti con il PD non sembrano irresistibili, se è vero che alle ultime elezioni politiche il sindaco di Lampedusa veniva data tra i candidati: ma la candidatura non ci fu. Insomma, la Nicolini è una vera ambientalista e nel Partito Democratico dell’Isola l’ambientalismo non abbonda, dal silenzio sul Muos di Niscemi all’ambiguità sulle case abusive realizzate lungo le coste 

Non sapendo a quale santo rivolgersi per provare a far dimenticare ai Siciliani gli anni del Governo regionale di Rosario Crocetta, il PD dell’Isola cerca un candidato – o un a candidata – ‘ad effetto’. E tra le tante voci spunta anche il nome della sindaca di Lampedusa, Giusy Nicolini, in queste ore ‘gettonata’ per via della sua presenza negli Stati Uniti insieme con Renzi.  Per ora, è chiaro, si tratta solo di un’indiscrezione, perché nel centrosinistra i candidati potrebbero essere tanti: anche qualche candidato in grado, in quanto ex democristiano, di pescare i voti tra i moderati: per esempio, Leoluca Orlando, alle prese, da sindaco di Palermo, con una crisi finanziaria che, ormai, nemmeno la ZTL sembrerebbe poter attenuare.

Ma torniamo a Giusy Nicoilini, un passato ambientalista (è stata per anni ai vertici di Legambiente Sicilia) e un rapporto non sempre idilliaco con il Pci e con tutte le successive derivazioni di questo partito.

Volendo fare un po’ di storia, Giusy Nicolini appartiene – oggi forse sarebbe più corretto scrivere apparteneva – all’ala dei puri (e anche un po’ duri, in verità) di Legambiente Sicilia. Per intendersi, ai Giuseppe Arnone e agli Angelo Dimarca, ambientalisti che, negli anni ’80 del secolo passato, non esitavano, pur di difendere l’ambiente – e quindi le loro idee – a mettersi contro il Pci, che allora era il riferimento della sinistra e anche di Legambiente.

In Sicilia il Pci agrigentino ha fatto una guerra durissima contro Giuseppe Arnone, ostacolando, spesso in modo scorretto, la sua carriera politica.

A differenza di Arnone, Giusy Nicolini è sempre stata meno aggressiva, ma non per questo disposta a mettere da parte le proprie idee. Da sindaco di Lampedusa e Linosa è sempre stata intransigente nella difesa dei beni naturalistici delle due isole. E si è fatta valere anche come il sindaco dell’accoglienza dei migranti, se è vero che Lampedusa è uno dei luoghi della Sicilia ha ha sopportato i problemi provocati dall’arrivo, via mare, di migliaia di migranti.

Resta da capire che cosa ci sia in comune tra Giusy Nicolini e il PD e, soprattutto, tra lei e il sistema di potere finanziario e bancario che sta dietro Renzi. Difficile, anche, capire come si concilierebbe la figura del sindaco di Lampedusa con un PD siciliano che, su tante vicende legate alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, si è schierato, di fatto, contro la Sicilia e contro i cittadini siciliani.

Piaccia o no ai dirigenti del PD siciliano che, il 30 aprile di ogni anno, si ‘pappariano’ in occasione dell’anniversario di Pio La Torre – ucciso il 30 aprile del 1982 per la sua tenace resistenza contro i missili Cruise americani e, in generale contro il connubio mafia e interessi internazionali – ma il PD, nella battaglia contro il Muos, non ha mai preso posizione contro il mega radar americano.

Anche sulla vicenda delle case abusive costruite lungo le coste siciliane, il PD, nella migliore delle ipotesi è silenzioso ed ambiguo.

Questi sono fatti che i vari Raciti, Crocetta, Cracolici e via continuando non possono smentire.

Tra l’altro, Giusy Nicolini è una persona che pensa con la propria testa. Difficilmente si farebbe condizionare da interessi, come dire?, non esattamente cristallini. Insomma, se il PD cerca una persona da manovrare, beh, il sindaco di Lampedusa è la persona sbagliata.

Tra l’altro, già una prima volta il PD avrebbe dovuto candidare alle elezioni politiche il sindaco di Lampedusa. Poi, però, qualche dirigente del Partito Democratico siciliano si è messo di traverso. Vicenda strana, quella della mancata candidatura di Giusy Nicolini. Con Renzi, di solito decisionista, che in quell’occasione lasciò decidere ai suoi luogotenenti siciliani.

Foto tratta da onuitalia.com

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti