Migliaia di studenti nelle piazza: da Milano a Palermo uniti contro Renzi

7 ottobre 2016

In tutta Italia i ragazzi protestano contro la riforma della ‘buona scuola’ e contro i ladri di futuro. Nel capoluogo siciliano sono almeno 5mila. Tra gli striscioni un messaggio chiaro: “Se lo Stato non cambierà le cose, noi cambieremo lo stato delle cose”

Sono migliaia, almeno 5mila secondo le prime stime, i giovani studenti che stamattina hanno invaso il centro di Palermo per protestare contro la riforma della ‘Buona Scuola’ del governo Renzi e contro una politica che continua ad ignorare le voci che arrivano dal mondo dei giovani.

“Noi ci siamo” hanno urlato in coro. E ancora: “Ci volete servi, ci avrete ribelli”, “Renzi a casa”, “Cacciamo Renzi”. I ragazzi citano anche Paolo Borsellino: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”. E tra gli striscioni si legge: “Se lo Stato non cambierà le cose, noi cambieremo lo stato delle cose”. 

La manifestazione si sta svolgendo anche in altre città italiane. Da Milano, dove lo slogan è “Basta, ora decidiamo noi” a , Bologna dove sullo striscione che apre il corteo si legge: “La generazione ingovernabile torna nelle strade. Cacciamo il governo Renzi”. A Roma si sfila al suono di: “Ci prendiamo il presente” e ancora cori contro Renzi ovunque, da Napoli a Bari, Cagliari, Firenze e così via in 70 città italiane.

In una nota degli studenti palermitani, le motivazioni della protesta che si concluderà in piazza Indipendenza, sede della Presidenza della Regione Siciliana:

“Da anni – scrivono i ragazzi- assistiamo al progressivo smantellamento della scuola pubblica a causa dei continui tagli e attacchi da parte dei vari governi; il più recente e lampante esempio è quello della riforma della Buona Scuola del governo Renzi che ha portato avanti le pratiche utilizzate da chi lo ha preceduto, contribuendo alla demolizione”.  studenti-2

“Mentre il governo si è solo preoccupato di fare riforme che danneggiano ulteriormente il mondo della formazione, noi studenti continuiamo a vivere situazioni di disagio all’interno delle nostre scuole: sappiamo bene, infatti, come la maggior parte delle scuole palermitane rischiano di cadere a pezzi da un momento all’altro rendendo la quotidianità scolastica un rischio sempre maggiore”.

“Parliamo- continua la nota- di una scuola pubblica che viene ogni giorno di più indirizzata verso il privato, e la prova più tangibile è la questione dell’alternanza scuola-lavoro, ovvero stage e tirocini dentro le aziende che non vengono retribuiti e che tolgono tempo ad un vero apprendimento. Abbiamo pure visto come spesso e volentieri questi stage non siano compatibili con il proprio percorso di studi o siano del tutto inutili, quindi non solo si parla di sfruttamento di manodopera giovanile, ma questo stesso sfruttamento funziona anche male. Per questo e non solo da più di due anni noi studenti ci continuiamo a mobilitare contro il modello di precarietà e sfruttamento che porta avanti Renzi”.

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti