La condanna di Anna Rosa Corsello: E la sua replica: “Ho già restituito le somme”

30 settembre 2016

Su facebook l’ex dirigente generale dei dipartimenti regionali Formazione e Lavoro ricorda che, sulla vicenda dei compensi relativi al suo ruolo di liquidatrice di due società regionali, attende il giudizio del giudice del lavoro. Anna Rosa Corsello è stata condannata dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, che ha fatto proprio l’impianto accusatorio del pubblico ministero, Gianluca Albo. Adesso a rischio sono tanti altri dirigenti della Regione siciliana

 

Si era attribuita i compensi in quanto liquidatrice di due società regionali, Biosphera e Multiservizi. Finita sotto inchiesta da parte della Corte dei Conti, Anna Rosa Corsello, già dirigente generale della Regione siciliana (è stata al vertice dei dipartimenti Lavoro e Formazione professionale), è stata condannata dalla sezione giurisdizionale della magistratura contabile. La notizia la leggiamo sul quotidiano la Repubblica.

Su facebook la replica della dottoressa Corsello, che precisa di aver già restituito la somma. Ma andiamo con ordine.

La sentenza pronunciata dal giudice della Corte dei Conti, Luciana Savagnone, è importante, perché potrebbe avere effetti dirompenti su altri dirigenti della Regione siciliana.

Secondo questo pronunciamento, chi, negli uffici della Regione, percepisce soldi in più grazie a incarichi conferiti dalla stessa Amministrazione regionale, deve restituire gli stessi soldi. Questa la tesi del procuratore, Gianluca Albo, confermata dalla sezione giurisdizionale.

Non riusciamo a capire che cosa potrebbe succedere in futuro, perché sono tanti i dirigenti regionali che hanno ricevuto incarichi presso società che fanno capo alla Regione. Molti di questi sono attualmente in carica.

Su la repubblica c’è scritto che nel mirino degli inquirenti sarebbero finiti pure i collaudi delle opere pubbliche.

Ma andiamo alla replica della dottoressa Corsello.

“È stata da poco pubblicata la notizia relativa alla sentenza con cui la Corte dei Conti mi condanna alla restituzione delle somme da me percepite come liquidatore di due società, giusta nomina dell’assemblea dei soci – scrive l’ex dirigente generale della Regione -. Senza voler entrare nel merito della questione inerente al diritto al compenso attribuitomi, in quanto esso è oggetto di giudizio innanzi al giudice del lavoro, devo, tuttavia, evidenziare che l’importo richiestomi dall’Amministrazione, maggiorato degli interessi legali, è stato da me interamente restituito tramite l’istituto bancario, cui, come previsto dalla legge, ho ceduto il credito relativo al mio trattamento di fine rapporto”.
“La somma restituita – prosegue Anna Rosa Corsello – è pari ad €128.000 ed è stata calcolata dall’ufficio competente. Pertanto, pur avendo percepito circa 75000€ lorde in 4 anni, ho restituito la somma al lordo, cioè comprensiva della tassazione applicatami. La Corte dei Conti chiede, dunque, la restituzione di somme già incamerate dal bilancio della Regione e regolarmente quietanzate dall’ufficio competente. Per quanto riguarda il diverso importo riportato in sentenza, non posso che osservare che, se fossero stati letti con un minimo di attenzione i documenti prodotti dai miei difensori, sarebbe risultato chiaro quale importo mi veniva chiesto di restituire dall’Amministrazione presunta creditrice. Naturalmente proporrò appello e, che dire? Ci dovrà pur essere ancora un Giudice a Berlino!”. 

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