Palermo: ma ‘sta ZTL serve per tutelare la salute dei cittadini o per fare ‘cassa’ inquinando?

30 luglio 2016

La domanda è legittima alla luce delle dichiarazioni dell’assessore comunale Giusto Catania e di alcuni dirigenti del Comune e dell’AMAT che si contraddicono. Il primo dice che la ZTL serve per tutelare la salute dei cittadini. I secondi ammettono che gli introiti della stessa ZTL servono per finanziare l’AMAT (ammettendo, di fatto, che la “stabilità finanziaria dell’AMAT sarà direttamente proporzionale al numero di cittadini che pagheranno il pass per entrarenel perimetro della ZTL inquinando la città…

Forse, prima di rilasciare dichiarazioni alla stampa e di mettere in giro documenti, l’assessore alla Mobilità del Comune di Palermo, Giusto Catania, e i vertici dell’AMAT – l’Azienda che fa capo al Comune di Palermo chiamata a gestire il trasporto pubblico delle persone con i bus e con il Tram – dovrebbero mettersi d’accordo, per evitare dichiarazioni opposte. Perché se l’assessore, in materia di trasporto pubblico, dice una cosa, e i dirigenti dell’AMAT ne dicono un’altra totalmente diversa, beh, qualche problema c’è. Vediamo di che si tratta.

Da qualche giorno – ovvero da quando l’Amministrazione comunale di Palermo ha deciso di riproporre la ZTL, di fatto snobbando i giudici del TAR Sicilia che a Novembre dovrebbero pronunciarsi su un ricorso, proprio contro la Zona a Traffico Limitato presentato da oltre 200 cittadini e da tre associazioni – l’assessore Catania spiega ai giornali di essere “molto preoccupato” per la salute dei cittadini.

Da cosa nascerebbe la preoccupazione dell’assessore Catania? Dal fatto che l’aria in città – guarda caso nel perimetro dove l’Amministrazione intende riproporre la solita ZTL – sarebbe troppo inquinata dai gas di scarico delle auto.

Ovviamente, nessuno crede a quello che dice l’assessore comunale. Per due buoni motivi. 

In primo luogo perché non c’è nulla di scientifico in quello che dice, perché il Comune, nella fretta di fare ‘cassa’, non ha avuto nemmeno la buona creanza di piazzare le centraline per rilevare l’inquinamento atmosferico nelle aree che dovrebbero diventare ZTL (o forse le centraline non sono state installate perché il tasso d’inquinamento che dovrebbe giustificate la ZTL non c’è?).

In secondo luogo perché la maggior concentrazione di sostanze inquinanti è stata rilevata in un’altra area della città che con il perimetro della ZTL non ci ‘azzecca’ niente: ovvero all’incrocio tra Circonvallazione e via Evangelista Di Blasi.

In ogni caso, è pur sempre la tesi dell’assessore Catania. A suo dire, la ZTL serve per ridurre l’inquinamento nel centro della città e non per fare ‘cassa’.

Contemporaneamente alle parole dell’assessore Catania circola un documento a firma dell’Area Bilancio e Risorse finanziarie del Comune di Palermo (l’ufficio che si occupa delle società che fanno capo al Comune) e dei vertici dell’AMAT.

In una lettera a firma del dottore Sergio Pollicita – dirigente del Comune di Palermo – indirizzata ai vertici del Comune e dell’AMAT, a proposito del budget 2016 revise dell’AMAT, lo stesso Pollicita descrive “un forte squilibrio gestionale con una perdita previsionale di 15,8 milioni di Euro”; perdita che sarebbe “conseguente all’onerosa gestione del sistema tranviario e ai mancati proventi derivanti dalla gestione della ZTL, invia presuntiva pari a 30 milioni di Euro”.

Insomma, il dottore Pollicita ammette che all’AMAT mancano “i proventi derivanti dalla gestione della ZTL”, pari a 30 milioni di Euro. Se la logica esiste, il dirigente del Comune di Palermo dà per scontato che la ZTL dovrebbe servire per finanziare l’AMAT.

Interessante anche la lettera del presidente dell’AMAT, Antonio Gristina.

Gristina parla del budget dell’AMAT 2016, “ad eccezione della gestione delle ZTL” sospesa dal TAR Sicilia.

L’AMAT è nei guai finanziari, scrive in sostanza il presidente dell’Azienda che gestisce il trasporto pubblico delle persone a Palermo. E il motivo è semplice: “Non può infatti sottacersi che le maggiori risorse con ‘finanza diretta’ cui la società poteva tendere, mercé l’esercizio dell’attività correlata alla ZTL, non potranno trovare sbocco per un lungo periodo, condizionando le propositività dello schema di budget preconizzato anche con il socio (supponiamo che il socio sia il Comune”.

In questa il presidente dell’AMAT non solo ammette che la ZTL dovrebbe servire per foraggiare il Tram (e non per tutelare la salute dei cittadini), ma aggiunge che, a suo giudizio, l’idea di fare ‘cassa’ con gli introiti della ZTL non potrà “trovare sbocco per un lungo periodo”.

Insomma, se due più due fa ancora quattro, Gristina che, forse – a differenza del sindaco Orlando e dell’assessore Catania, vive con i piedi per terra – ha capito che i palermitani la ZTL non se la ‘caleranno’ proprio. Anzi.

C’è un terzo documento, che porta la firma del revisore dei conti, Marco D’Alia.

La prima cosa degna di nota che leggiamo è che il revisore non esprime alcun giudizio professionale sui conti dell’AMAT causa mancanza di alcuni dati. Dopo di che anche il revisore dice che gli introiti della ZTL avrebbero assicurato “l’equilibrio finanziario della società”. E qui c’è la tera ammissione che la ZTL servirebbe per finanziare l’AMAT.

Dopo di che vorremmo porre una domanda al dottore Pollicita, al dottore Gristina e al dottore D’Alia:

vi sembra normale che, per sostenere economicamente il Tram, il Comune di Palermo dovrebbe utilizzare il bizzarro ‘istituto’ dell’inquinamento a pagamento?

Perché alla fine – i dottori Pollicita, Gristina e D’Alia ne converranno – i fondi a disposizione dell’AMAT risulterebbero direttamente proporzionali ai cittadini-automobilisti che, pagando il pass, entrerebbero nella ZTL inquinando la città.

Ribadiamo la domanda: vi sembra una cosa normale? A noi no.

Ma non è nemmeno normale, però, che mentre dirigenti del Comune di Palermo e vertici e revisori dell’AMAT dicano una cosa, l’assessore Catania vada dicendo in giro il contrario, e cioè che la ZTL servirebbe per ridurre l’inquinamento in città. In primo luogo perché non è vero. In secondo luogo perché quanto scrivono i dottori Pollicita, Gristina e D’Alia lascia intendere che il raggiungimento dell’equilibrio finanziario dell’AMAT dipenderebbe – in ragione direttamente proporzionale – dagli automobilisti che dovrebbero pagare il pass per entrare nel perimetro della ZTL (inquinando!).

Le dichiarazioni dell’assessore Catania e dei dottori Pollicita, Gristina e D’Alia dimostrano che la ZTL che l’Amministrazione comunale di Palermo vorrebbe riproporre è solo un grande papocchio.

A noi, tra le altre cose, non sembra affatto normale che, mentre in città aumenta la povertà, l’unico problema dell’Amministrazione comunale sia quello di scippare altri soldi per foraggiare un Tram che serve l’1 per cento della popolazione.

Per non parlare dei danni enormi che questa ZTL provocherebbe ai commercianti che operano dentro il perimetro della ZTL. Come può un’Amministrazione comunale non tenere conto di fatti – negativi – così eclatanti? Ma veramente il renzismo esasperato obnubila ormai le menti di tante persone?   

Forse al sindaco Orlando e all’assessore Catania servirebbe una pausa di riflessione. Partendo da un presupposto: che i palermitani non sono stupidi.

Foto tratta da rosalio.it

 

 

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