Formazione professionale, l’INAIL chiede un aumento della polizza assicurativa a un privato, ma…

21 luglio 2016

Ma la vicenda è finita sui tavoli dei magistrati. Perché i titolari del CEDIFOP – un ente privato che opera nell’area portuale di Palermo organizzando corsi di Formazione professionale privati nel settore della subacquea industriale – si rifiutano di pagare un aumento della polizza INAIL che passerebbe da 90 Euro a oltre mille e 500 Euro. Obiettando che i vertici INAIL di Palermo hanno scambiato la Formazione professionale con i tirocini formativi

Non c’è pace per la Formazione professionale siciliana. Dal 2011 gli oltre 8 mila dipendenti di questo settore ne stanno vedendo di tutti i colori. Tant’è vero che, oggi, più della metà di questi lavoratori è disoccupata, mentre i restanti aspettano l’apertura dei corsi per Ottobre, forse per Novembre. Un anno buttato a mare che, però, ha fatto ‘risparmiare’ alla Regione siciliana oltre 100 milioni di Euro. Ma, a quanto pare, i problemi non risparmiano gli operatori privati, ovvero coloro i quali, in Sicilia, organizzano corsi di formazione professionale a pagamento, senza usufruire di fondi pubblici (che in Sicilia, ormai, sono solo fondi europei). Che succede? Succede che l‘INAIL ha chiesto ad alcuni titolari di questi corsi un aumento del costo della polizza assicurativa.

E’ il caso del CEDIFOP, un ente che ha sede nell’area portuale di Palermo e che si occupa di formazione professionale nel settore della subacquea industriale.

“A noi – ci dice il direttore del CEDIFOP, Manos Kouvakis – l’INAIL ha chiesto un premio assicurativo esorbitante che noi non possiamo permetterci di pagare. Dovremmo passare dai 90 Euro dello scorso anno a una richiesta di mille e 559 Euro. In queste condizioni non possiamo più lavorare”.

Così Manos Kouvakis ha preso carta e penna e ha scritto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, alla direzione INAIL di Palermo, alla segreteria tecnica della presidenza dell’INAIL e ad altri soggetti.

“Avendo ricevuto dall’INAIL la richiesta di pagare un premio assicurativo esorbitante per n.12 allievi + 1 docente – scrive il direttore del CEDIFOP – per un corso di formazione professionale, della durata di 160 ore (20 giorni), autorizzato dalla Regione siciliana/Dipartimento Formazione Professionale, lo scrivente ha inviato le proprie ‘osservazioni’ avverso l’attribuzione del codice tariffa 6420 (Tariffe premi INAIL – Terziario – codice 6420: Mezzi di trasporto per via d’acqua: navi ed imbarcazioni per navigazione marittima, fluviale e lacuale – Mezzi di trasporto aereo) attribuito al corso, codice che nulla ha a che vedere con la Formazione professionale di cui si occupa lo scrivente, ricevendo la risposta che riportiamo nella presente email”.
“Si precisa – prosegue la lettera – che le nostre ‘osservazioni’ vertevano sulla ‘Circolare n.4’ precedentemente citata dal funzionario INAIL. In quest’ultima risposta, il funzionario INAIL fa riferimento alla ‘Circolare Inail n.16 del 4 marzo 2014’ che riguarda ‘Quadro normativo in materia di tirocini’. E cioè: ‘Formano oggetto delle Linee guida i tirocini extracurriculari e, in particolare: i tirocini formativi e di orientamento. Sono tirocini finalizzati ad agevolare le scelte professionali e l’occupabilità dei giovani nella transizione scuola lavoro e non possono avere durata superiore a sei mesi. Destinatari sono i soggetti che hanno conseguito un titolo di studio entro 12 mesi; i tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro. Sono tirocini finalizzati a percorsi di recupero occupazionale a favore di inoccupati e disoccupati, anche in mobilità, nonché a beneficiari di ammortizzatori sociali sulla base di specifici accordi in attuazione di politiche attive del lavoro e non possono avere una durata superiore a 12 mesi; omissis(…)”.
“Nessuno dei nostri allievi – scrive il direttore del CEDIFOP – è un tirocinante. Nel Dizionario giuridico leggiamo: ‘Tirocinio – È così chiamato l’insegnamento teorico e pratico impartito dal datore di lavoro all’apprendista (con il quale sussiste un particolare rapporto di lavoro), necessario affinché questi possa conseguire le capacità tecniche per divenire un lavoratore qualificato. Il tirocinio richiede l’incontro di 3 soggetti: il tirocinante, l’azienda e l’ente promotore (che costituisce il ‘motore’ in grado di guidare il progetto e di garantirne il buon funzionamento). Il tirocinio viene attivato sulla base di apposite Convenzioni stipulate tra il soggetto promotore e l’azienda ospitante. L’azienda allega alla Convenzione un progetto formativo che contiene indicazioni sulla durata del tirocinio, l’orario di lavoro, la posizione assicurativa, nonché su obiettivi, modalità, facilitazioni, obblighi e impegni”.
Ebbene, scrive Manos Kouvakis, “CEDIFOP non è un datore di lavoro, ma un ente di Formazione professionale. La Formazione professionale quale sistema di interventi formativi finalizzati alla diffusione delle conoscenze teoriche e pratiche necessarie per svolgere ruoli professionali e rivolti al primo inserimento, alla qualificazione, alla riqualificazione, alla specializzazione, all’aggiornamento e al perfezionamento dei lavoratori” è stata promossa e definita secondo i suoi principi basilari dalla Legge quadro 845/78″.
Il direttore del CEDIFOP contesta “l’errata attribuzione del codice tariffa 6420 (Tariffe premi INAIL – Terziario – codice 6420: Mezzi di trasporto per via d’acqua: navi ed imbarcazioni per navigazione marittima, fluviale e lacuale – Mezzi di trasporto aereo)” attribuitagli dall’INAIL. Precisando che la tariffa INAIL che è sempre stata attribuita all’attività formativa svolta dal CEDIFOP è la 0611 (Tariffe premi Inail – Terziario – codice 0611: Istruzione primaria e secondaria di formazione generale. – Istruzione secondaria di formazione professionale. Corsi di formazione professionale).
Nella il direttore del CEDIFOP chiede “se tale reiterata richiesta di premio assicurativo fuori da ogni parametro precedentemente esperito possa palesarsi come Abuso di ufficio, visto che:
– il corso per il quale è stata aperta la posizione INAIL è un corso di formazione professionale,
– gli allievi non sono tirocinanti,
– gli allievi a fine corso e dopo esame finale conseguono un attestato di qualifica professionale,
– gli allievi durante il corso non svolgono alcun tirocinio di sorta, in quanto obiettivo della formazione professionale è quello di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze degli allievi nelle attività teoriche e pratiche di pertinenza del corso”.
“La differenza a livello contributivo – precisa ancora Manos Kouvakis – va dalla cifra di circa 90 Euro che solitamente si pagava fino al mese precedente all’attuale richiesta di 1.559 Euro. Vista l’insistenza del funzionario INAIL a voler a tutti costi applicare tariffe e pagamenti che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti (Formazione professionale) e dal momento in cui abbiamo percorso diverse vie per un chiarimento (colloquio con il nostro consulente del lavoro, incontro personale, spedizione di email con osservazioni), siamo costretti a procedere con il presente esposto-denuncia”.
A questo punto ci chiediamo: l’aumento della polizza assicurativa verrà formalizzata anche agli enti di Formazione professionale che operano con i fondi pubblici?  

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