In Sicilia bolletta elettrica più cara d’Italia: “Legalità colonialista”

1 luglio 2016

Terra e Liberazione, nell’ultimo numero della sua rivista, affronta la questione energetica siciliana partendo dal nuovo eletrodotto di Terna, ultimo simbolo del saccheggio di risorse siciliane…

Come mai in una regione come la Sicilia che produce energia elettrica in eccedenza arrivano le bollette più care d’Italia? A questa domanda tenta di rispondere Terra e Liberazione (questo il blog del movimentonell’ultimo numero della sua rivista.

Le risposte che troviamo nell’articolo in questione ci restituiscono un quadro paradossale e amarissimo. Intanto, l’energia in eccedenza viene letteralmente regalata alla rete italiana senza che questo comporti il minimo vantaggio per i Siciliani. Anzi…

L’analisi di Terra e Liberazione parte da un recente fatto di cronaca ‘energetica’ presentato come una grande conquista per la Sicilia. Ovvero, l’entrata in funzione del nuovo elettrodotto ad alta tensione Terna che passa sotto lo Stretto di Messina:

“Il 28 Maggio scorso viene inaugurato da Renzi – sulla sponda calabrese e nella retorica del Ponte elettrico più lungo del Mondo – l’Elettrodotto di Terna che raddoppia (a 1500 MegaWatt) il vecchio collegamento della Zona Sicilia alle 5 Zone continentali della rete elettrica italiana. L’Alta Tensione scorre da Pachino ad Aosta. Finalmente -dicono – l’Isola non è più isolata e avrà benefici in bolletta”.

E’ così?

“Balle strutturali, cortocircuito della logica – scrive Terra e Liberazione. Cortocircuito della logica comune, ma non di quella delle grandi imprese che seguono una loro particolarissima logica fatti di interessi, di sfruttamento, di profitti sulle energie rinnovabili (da cui deriva parte del nostro surplus energetico).  

A chi serve questo ponte elettrico dunque?

“Il Ponte sotto lo Stretto non risolve alcuna crisi di sovra produzione ma aumenta la capacità di export dalla Zona SICILIA a vantaggio dell’imperialismo nordico canalizzando la SUA “eccedenza siciliana” nella rete continentale”. Altro che scambio!

Insomma si portano via la nostra energia elettrica, ma a noi cosa resta?

“La bolletta più cara d’Europa perché continuiamo a pagare accise, imposte e Iva con cui già abbiamo finanziato anche quest’ opera. Ecco la vera ECCEDENZA”.

“La Sicilia – continua Terra e Liberazione – è la più grande CENTRALE ELETTRICA COLONIALE dell’Imperialismo italiano”.

Qualche numero ora:

 “ll sistema-Sicilia, nel 2014, ha prodotto 4,81 MILIARDI di kwh di ENERGIE rinnovabili, a costo carburante zero, pari a circa ¼ del totale (19,808 MILIARDI di kwh). Il 2015 è analogo. L’eccedenza di circa un MILIARDO E MEZZO di Kwh di energia viene venduta da TERNA a MALTA attraverso un Elettrodotto di 120 km, da Ragusa a Maghtab”.

La verità, per Terra e Liberazione, è che “IL SURPLUS elettrico prodotto in Zona SICILIA dal boom eolico dell’ultimo decennio vale MILIARDI in INCENTIVI+CERTIFICATI VERDI oltre al valore dell’energia ceduta a TERNA ed ENEL. Profitti rinnovabiIi per 20 anni garantiti dallo Stato e pagati dai Siciliani.

Facciamo i conti? Stimiamo sul nostro modello econometrico: dal 2005->2015= un anno di PIL siciliano ->80 MILIARDI. E’ ENERGIA non sono PATATE”.

Non solo.

L’elettrodotto sarebbe già saturo e “il collasso della rete ci regalerà piuttosto un immane SPRECO di ENERGIA che verrà buttata, ma facendocela pagare lo stesso nella “BOLLETTA più CARA d’EUROPA”.

“Il SURPLUS elettrico prodotto in Zona SICILIA è colpa – dicono – dell’INSULARITA’ che gli complica il SACCHEGGIO, ma questo non ce lo dicono. L’INSULARITA’ sarebbe anche causa di Black Out e sciagure elettriche nazionali. Tutto FALSO. Perfino il TEXAS dei petrolieri è un’ISOLA ELETTRICA poiché – saggiamente – non si è mai voluto connettere alla Rete USA e la corrente notturna da FONTE Eolica possono perfino REGALARLA come misura semplice e geniale a sostegno di migliaia di piccole imprese”

“L’Assalto all’Isola del Tesoro – con le sue TORRI EOLICHE e i suoi Ponti ELETTRICI- è rilanciato nelle NEBBIE colorate dello SPETTACOLO coloniale. ROMAfia Capitale – rapinando la sua COLONIA SICILIANA – FINANZIA la Flotta CORSARA dell’Imperialismo EUROPEO che saccheggia il VENTO SICILIANO. Nel CAOS e nella CORRUZIONE MERCENARIA della “SICILIA ITALIANA”- se ne VOLA al NORD il “MILIARDO SICILIANO” del COLONIALISMO ELETTRICO. Inodore e incolore. GARANTITO dallo Stato”.

“La Sicilia legata mani e piedi – si legge nell’articolo – è stata CONSEGNATA ai LADRI di VENTO. E’ un Mondo CapoVolto quello che inscena lo SPETTACOLO tricolorato e “autonomisticamente conquistato” nell’Isola del Tesoro abitata da un Popolo di Poveri che ne pagano il conto nella “BOLLETTA più CARA d’EUROPA”.

Di “RINNOVABILI” – per 20 ANNI – ci sono solo i PROFITTI INCENTIVATI di una FLOTTA corsara dell’Imperialismo NORDICO &C…”.

“…Ecco perché siamo POVERI e 800.000 GIOVANI SICILIANI sono stati DEPORTATI lasciando anche 923.000 APPARTAMENTI vuoti e con le LUCI SPENTE: ecco l’ECCEDENZA di CORRENTE ELETTRICA generata dai VUOTI creati dalla CORRENTE MIGRATORIA. Sempre corrente è, no? Si chiama C.E.M.-Coercive Engineered Migration”.

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