Palermo, il sindaco Orlando e Catania ci riprovano: riecco la ZTL per fare piccioli

21 giugno 2016

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessore Giusto Catania hanno sempre la testa al cacio. Così, ieri, hanno convocato una grottesca ‘assemblea cittadina’ senza cittadini per riproporre il balzello già ‘bocciato dal TAR Sicilia e dal CGA. Per darsi forza e coraggio hanno intruppato docenti universitari e i tecnici dell’ARPA della Regione di Rosario Crocetta. Tutti insieme appassionatamente per scippare i soldi dalle tasche dei palermitani. Nadia Spallitta e Luisa La Colla attaccano l’Amministrazione comunale di vampiri… Il cemento ai Ciaculli e nel campo di calcio di Borgo Nuovo

Il topo sta al cacio come l’Amministrazione comunale di Palermo sta alla ZTL? Sembrerebbe proprio di sì. Insomma, a Leoluca Orlando e all’assessore comunale Giusto Catania nessuno riesce a togliere dalla testa non la Zona a Traffico Limitato in sé (‘a zetatielle, come la chiamano in città), ma ‘a munita (i soldi, per chi ha studiato ad Oxford) con i quali pagare i ‘buchi’ delle società controllate dal Comune di Palermo, a cominciare dall’AMAT, l’Azienda per il trasporto pubblico cittadino che gestisce il Tram.

I quindici chilometri di Tram, ogni mese, costano una barca di soldi. Per metterlo in pista l’AMAT ha sbaraccato una trentina di linee. Il Comune – questi sono i fatti, signori – ha lasciato a piedi tanti cittadini delle periferie per far muovere il Tram. Scelte sono. Un po’ scellerate, ma scelte dell’Amministrazioni comunali.

Ora, però, ci vonnu i piccioli. I soldi. L’Amministrazione comunale, nei mesi scorsi, ha provato a contrabbandare una tassa di circolazione abusiva di automobili e camion per ZTL. Ma, come tutti sanno, è finita a casino. Cittadini e commercianti si sono ribellati al nuovo balzello, hanno presentato ricorso e la magistratura amministrativa gli ha dato ragione.

Così ieri il sindaco Orlando ha organizzato un’assemblea cittadina, a quanto pare senza cittadini. Tema: il cacio del sindaco e dell’assessore Catania. Cioè ‘a zetatielle. La solita solfa della ZTL presentata come un provvedimento per ridurre l’inquinamento di Palermo. Insomma, come si dice dalle nostre parti, pi livarici i piccioli ra ‘a sacchetta ai cristiani Orlando e l’assessore Catania le stanno provando tutte.

Gli sta riuscendo la manovra? A quanto pare, no. Scrive la vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta, anima politica del ricorso contro la finta ZTL vinto al TAR Sicilia e al CGA:

“L’assemblea cittadina indetta dal sindaco (ieri pomeriggio ndr) per parlare di mobilità urbana a Palermo è stata un flop che ha registrato la quasi totale assenza dei cittadini. I pochi partecipanti erano perlopiù dipendenti del Comune o politici della maggioranza. Il Sindaco dovrebbe riflettere sul fatto che per le questioni relative alla mobilità ha perso ogni forma di consenso ed evidentemente, se sono stati così pochi i partecipanti, vuol dire che nessuno ripone più fiducia nelle sue dichiarazioni e nelle sue scelte”.

E questo è il primo ‘siluro’. A cui segue il secondo:

“Credo che la questione ZTL, così per come è stata proposta (ovvero come una tassa surrettizia), debba essere archiviata, mentre invece si dovrebbero avviare politiche di contenimento dell’inquinamento che passano soprattutto dallo stop alla cementificazione. Questa Amministrazione ha votato diverse varianti urbanistiche, tre lottizzazioni e un piano commerciale-industriale con nuove edificazioni. Adesso propone di ridurre i campetti di calcio per fare alloggi  (si veda la “vicenda Fazzino”) e vuole creare un cimitero a Ciaculli”.

Con il secondo ‘siluro’ la vice presidente del Consiglio comunale tocca un tema delicatissimo: le varianti urbanistiche proposte dall’Amministrazione Orlando e approvate, a maggioranza, dal Consiglio comunale. ‘Cementificazione’ del territorio (altro che verde pubblico!). E in più c’è l’assalto agli agrumeti di Ciaculli – il celebre mandarino tardivo di queste contrade – che dovrebbero essere in parte estirpati per far posto a un nuovo cimitero privato.

Quindi – ciliegina sulla torta – l’assalto del cemento a un campo di calcio, a Borgo Nuovo, un quartiere difficile di Palermo, per far posto a palazzine. Pensate: tantissimi ragazzi di questo quartiere giocano in questo campo di calcio che esiste da sempre: arrivano gli attuali amministratori comunali e ne vorrebbero fare ‘spezzatino’ per altro cemento.

Ma nessuno li ferma a questi qui? Ce n’è o no abbastanza per mandare a casa l’attuale Amministrazione comunale? A nostro avviso, sì.

“Avendo a cuore la salute degli abitanti – conclude Nadia Spallitta – l’unica cosa da fare sarebbe quella di potenziare effettivamente il trasporto pubblico (ultimamente sono state soppresse circa 32 corse), istituire il biglietto unico per agevolare gli utenti e soprattutto ripristinare il verde (alberi, giardini e parchi) di cui la città ha bisogno”.

Luisa La Colla, consigliere comunale da sempre contraria alla ZTL, rincara la dose:

“Un convegno sull’inquinamento camuffato da assemblea cittadina per creare partecipazione, forse, un po’ tardiva. Orlando chiama in aiuto l’ARPA e l’università per riproporre ai cittadini le ZTL. Ma non è ciò che volevano i cittadini”.
Si parla del convegno di ieri. A dar manforte ai 100 Euro ad automobile e ai 600 Euro per ogni camion che attraverserà la città per rifornire i commercianti che si ritroverebbero dentro la ZTL, sono arrivati i tecnici dell’ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione siciliana.
Ma il presidente della Regione, Rosario Crocetta, lo sa che i tecnici di un ufficio regionale alle sue dipendenze si sono messi a disposizione per aiutare il sindaco Orlando a ‘pelare’ i palermitani e, in generale, i disgraziati che verrebbero colpiti dalla ZTL?
Siccome noi siamo un po’ ‘monelli’, non possiamo non pensare male: anche perché a pensare male qualche volta s’indovina. Come facciamo a non scrivere che l’attuale assessore comunale, Sergio Marino, è stato il numero uno dell’ARPA? Come facciamo a non pensare che sia stato lui a chiamare i sui amici per far dare manforte all’Amministrazion e comunale nella ‘lotta contro l’inquinamento’?
Intanto Luisa La Colla va giù senza pietà:
“Un’assemblea – dice – dove il 90 per cento dei presenti è costituito da addetti ai lavori invitati dall’Amministrazione non è un’assemblea cittadina. Già la scelta del luogo faceva intuire che sarebbe stato un convegno, un seminario colmo di lectio magistralis di docenti e professionisti”.
A Luisa la Colla non sono piaciuti per nulla i paragoni tra i gravi problemi di salute presenti a Londra e a Los Angeles proprio a causa della forte emissione di gas nocivi:
“Ho sentito paragoni davvero incredibili. Per l’Amministrazione siamo tutti a rischio e potremmo camminare con le mascherine come a Tokyo. Una politica del terrore che non aiuta certamente, ma che si basa sempre sul presupposto che se si paga non si muore”.
Pur di scippare i soldi dalle tasche dei cittadini Orlando e l’assessore Catania sono disposti a ‘internazionalizzare’ Palermo, paragonandola a Londra e a Los Angeles!
Che sfacciataggine che hanno gli attuali amministratori comunali di Palermo! Invitano i ‘tecnici’ delle università e dell’ARPA di Crocetta, questi dicono che respiriamo veleni, però se i cittadini danno all’Amministrazione comunale i piccioli per il Tram e per le altre società comunali, beh, allora l’aria diventa respirabile!
Ma che serietà è, questa?
Insiste Luisa La Colla:
“Ma di Bellolampo? Degli incendi a Monte Pellegrino che nessuno ha saputo evitare? Di questo vogliamo parlarne? È innegabile che ci sia inquinamento, ma appaiono assurde queste comparazioni e appare assurdo che dell’oggetto dell’assemblea, ovvero del ‘Piano d’azione contro l’inquinamento’ ancora non si dica nulla”.
Ragazzi, nel consegno di ieri si è parlato anche dei danni provocati dall’inquinamento ai monumenti.
Una cosa seria, l’inquinamento dei monumenti. Il marmo di Francesco Crispi che diventa nero come i soldati di Adua che gli fecero un ‘mazzo’ così: ve l’immaginate che dispiacere?
“Nessuno lo mette in dubbio – sottolinea la consigliera comunale -. Le affermazioni fatte in questo ‘convegno’ sono incontestabili, ma i cittadini volevano un incontro per sapere altro. Tutti tengono alla propria salute e a quella dei monumenti, ma tengono anche al loro lavoro e nessuno parla invece dell’economia della città e delle innumerevoli attività produttive che soprattutto nel centro storico stanno chiudendo una dopo l’altra”.
E del verde pubblico, dice ancora Luisa La Colla, ne vogliamo parlare?
“Si tiene a sottolineare che dei 5 mila alberi abbattuti, ne sono stati ripiantati mille. Peccato però che con gli incendi al Parco della Favorita molti siano andati in fumo e che tale numero non sia sufficiente in quanto la Riserva non può colmare le lacune degli standard in merito al verde procapite. Peccato ancora che lungo la linea tranviaria buona parte degli spazi destinati al verde siano pieni di sterpaglie e che molti alberi – non curati – siano seccati. La risposta? Affidarsi alla pioggia. Ma è mai possibile?”.
Per Luisa La Colla “sono certamente importanti i giardini storici, il piano del verde (che ancora non c’è), ma non si capisce di cosa si stia parlando. Si discute anche di trasporto urbano e a tal riguardo l’Amministrazione disincentiva l’uso della pressione veicolare perché dice di avere a cuore la salute dei cittadini. Peccato però che i mezzi pubblici siano insufficienti, sudici, pieni di scarafaggi, senza aria condizionata e con ritardi infiniti. Si parla di piste ciclabili promiscue, potenziamento dei bus, car sharing, ma nessuno fa minimamente riferimento ai posteggi”.
“Una buona amministrazione – conclude infine La Colla – deve trovare il modo di combattere l’inquinamento senza imporre pesanti balzelli ai cittadini. E di certo questa Amministrazione non lo sta facendo”.

 

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