La ‘riforma’ della Formazione professionale: quanta ipocrisia tra politici e sindacalisti

11 giugno 2016
Quindi se non fosse stato per questo blog, i sindacalisti non avrebbero mai saputo del ‘misfatto’ che si è consumato presso la commissione Lavoro dell’Ars. Ci chiediamo e chiediamo: una tesi del genere è credibile? E come commentare il silenzio dei politici? Ma gli oltre 8 mila dipendenti della Formazione professionale siciliana sono o no coscienti di essere finiti nelle mani dei ‘dotti, medici e sapienti’ di una celebre canzone di Bennato?
“E’ indispensabile e non piu’ rinviabile un processo di ristrutturazione del settore della Formazione, ma non condividiamo il modus operandi della commissione Lavoro dell’Ars, pertanto non abbiamo avallato e approvato questo testo di riforma nel metodo e nel merito. La Cisl come gli altri sindacati del settore non erano peraltro presenti alla parte della seduta  di commissione dello scorso 24 Maggio che riguardava la discussione del testo a differenza di quanto scritto da una testata online”.
Ad affermarlo sono Francesca Bellia, segretario regionale Cisl Scuola Sicilia, e Giovanni Migliore, responsabile Formazione, intervenendo sulla vertenza della riforma della Formazione.
“Non siamo d’accordo sul metodo – aggiungono – perché i sindacati della Formazione non sono stati convocati e quello consumato lo scorso 24 maggio e’ stato proprio un blitz per fare passare una riforma senza alcun confronto, la politica doveva discutere con le parti sociali, che non sono nemmeno state convocate”.
“Sul merito – sottolineano Bellia e Migliore – perché riteniamo sia piu’ utile per una vera soluzione della vertenza la trattativa in corso con il Ministero del Lavoro sulla ristrutturazione del settore in
un tavolo nazionale, più che andar dietro ai proclami della politica che non diventano mai fatti e che non risolvono, come finora accaduto, nessuno dei problemi che hanno lasciato senza
speranza per un futuro ormai migliaia di lavoratori in Sicilia”.
P.S.
La testata on line che ha dato come presente un sindacalista delle Cisl alla riunione della commissione Lavoro dell’Ars che approvato la discussa riforma della Formazione professionale siciliana inviando il testo alla commissione Finanze è questa.
Un sindacalista della Cisl era presente per davvero alla riunione. Ma era lì per seguire, a quanto pare, altre questioni.
Detto questo, la storia è strana.
Qualche giorno fa veniamo a conoscenza di questa vicenda e lo scriviamo. E ci interroghiamo: possibile che succede un fatto politicamente così grave e nessuno parla?
La cosa non ci stupisce: perché da quando il centrosinistra governa la Regione siciliana, gli oltre  mila dipendenti della Formazione professionale siciliana hanno passato solo guai. Su questo ci sono dubbi? Siamo certi che gli amici della Cisl saranno d’accordo con noi.
Detto questo:
come mai nessun sindacalista sapeva che il Maggio la commissione Lavoro dell’Ars ha combinato il papocchio? dobbiamo pensare che i sindacalisti siciliani – di tutte le sigle siano così ‘distratti’?
Come può un fatto sociale così importante passare sotto silenzio?
Quindi, se non ci fosse stato questo blog, una bella mattina la ‘riforma’ della Formazione sarebbe stata approvata dalla commissione Bilancio e Finanze dell’Ars senza aver prima ascoltato le parti sociali?
E l’Aula? Sala d’Ercole l’avrebbe approvata nel silenzio generale?
I sindacati, ma anche le forze politiche. Possibile che nessun partito, che nessun deputato dell’Ars abbia sentito il dovere, il  Maggio, di comunicare l’accaduto ai giornalisti e, quindi,all’opinione pubblica?
Tutto questo non strano?
A noi i politici e i sindacalisti, in questa vicenda ci ricordano tanto i ‘dotti, medici e sapienti’ di una canzone di Bennato. Tutti bravi, tutti con la diagnosi pronta,tutti con la ricetta sbagliata…
Si offende nessuno se diciamo che, in questa storia assistiamo al trionfo dell’ipocrisia?
Insomma, per dirla con Luigi Pirandello, tante maschere e pochi volti…

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