ZTL di Palermo il giorno dopo: il Comune cerca il ‘Bancomat’ per l’AMAT. Lo troverà?

28 maggio 2016

Pioggia di reazioni dopo che anche il CGA ha, di fatto, ‘inchiummato’ la ZTL pensata dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore Giusto Catania. Nadia Spallitta: “Sonora sconfitta per il sindaco”. Confcommercio Palermo: il Comune cambi rotta. E poi Vincenzo Fumetta, Orazio La Corte, Luisa La Colla, Angelo Figuccia, Stefania Munafò

Dopo che il CGA, sigla che sta per Consiglio di Giustizia Amministrativa, ha fatto chiarezza sulla ZTL di Palermo le reazioni sono tante. Come abbiamo scritto ieri, i giudici amministrativi, di fatto, hanno bloccato l’Amministrazione comunale del capoluogo siciliano. Il sindaco Leoluca Orlando e i suoi assessori sono stati invitati ad aspettare il giudizio del TAR Sicilia, previsto per il 9 Novembre.

Quello del CGA è un consiglio, perché l’Amministrazione comunale è libera di agire come crede. Orlando ha capito di essere finito in un vicolo cieco, perché sa che, a Novembre, i giudici del TAR gli daranno torto. Così il sindaco cerca di rivoltare la ‘frittata’ dalla propria parte.

Con molta probabilità, l’Amministrazione comunale proverà a far venire meno le ragioni del contendere, per evitare che il TAR gli assesti la ‘mazzata’ finale.

Uno dei pochi dati certi è che il Comune di Palermo cerca un ‘Bancomat’ per l’AMAT. Ci ha provato con i cittadini e, soprattutto, con i commercianti. Ma finora gli  andata male. 

Di questo parleremo con nostre riflessioni e interviste. Ora diamo spazio alle reazioni della politica.

NADIA SPALLITTA LA ‘BASTONATRICE’ DI ORLANDO E CATANIA – Cominciamo con Nadia Spallitta, vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, esponente del PD:

“L’ordinanza del CGA in materia di ZTL – dice Nadia Spallitta – rappresenta una sonora sconfitta politica per il Sindaco. Se i giudici, sotto il profilo processuale, affermano che allo stato e alla luce dei rimborsi dei pass non sussiste un pericolo grave per i ricorrenti, tuttavia entrano nel merito (pur non essendo tenuti a farlo) per confermare nella sostanza le numerose criticità delle ZTL, confermando quindi la bontà dei motivi del ricorso delle affermazioni del TAR ed anche delle mie reiterate dichiarazioni in Consiglio”.

La vice presidente del Consiglio comunale ha condotto, da Dicembre dello scorso anno ad oggi, una battaglia per provare a convincere il sindaco che le Zone a Traffico Limitato, in tutto il mondo, si muovono sulla base di regole che tutti debbono rispettare.

“In particolare – dice sempre Nadia Spallitta – i giudici invitano l’Amministrazione a non introdurre le ZTL fino alla decisione del TAR (con udienza fissata a Novembre) adottando un comportamento prudenziale e di buona amministrazione, alla luce delle criticità che caratterizzano queste tariffe, come sostenuto dal TAR e oggi confermato dal CGA. In particolare, le tariffe non possono essere tasse surrettizie (‘tasse occulte’) e non possono essere destinate a finalità diverse dal contenimento dell’inquinamento. Insomma, non possono essere un corrispettivo per garantire gli equilibri di bilancio dell’AMAT”.

Ci sono dei passaggi amministrativi e giuridici, quasi elementari, che sono stati violati. E che la magistratura amministrativa ha sottolineato.

“Per il CGA – osserva ancora la vice presidente del Consiglio comunale – le ZTL non si possono considerare un permesso generalizzato a pagamento, dovendosi le tariffe calibrare in relazione alle zone ed alle esigenze oggettive (ad esempio, diversa dovrà essere la tariffa per residenti e commercianti). Infine i giudici invitano l’Amministrazione a dimostrare – cosa che ad oggi non è stato fatto – l’effettivo potenziamento del trasporto pubblico, in mancanza del quale viene meno il diritto alla mobilità privata e non si tutela la salute collettiva. In altri termini i provvedimenti dell’Amministrazione sono contestati nel merito e possono considerarsi illegittimi. Sarebbe quindi opportuno revisionarli integralmente alla luce delle puntuali indicazioni fornite sia dal TAR che dal CGA”.

“Di fronte a tanta chiarezza e ad un invito alla prudenza – prosegue l’esponente del PD – sarebbe grave mantenere un atteggiamento oltranzista che potrebbe determinare un inutile aggravio di spesa e disagi per i cittadini, senza peraltro risolvere i problemi del traffico e dell’inquinamento. Spero che questa batosta politica e legale porti l’Amministrazione a più miti consigli, avviando finalmente un percorso condiviso che garantisca effettivamente la tutela della salute”.

“In una città ingabbiata dal cemento  conclude Nadia Spallitta – l’Amministrazione rivendica la volontà di migliorare la qualità della vita e poi continua ad autorizzare lottizzazioni e varianti con relativa cementificazione, depauperando il territorio degli ultimi scampoli di verde. La tutela della salute indicherebbe invece uno stop al consumo del suolo”.

VINCENZO FUMETTA IL SALVA-AMAT – Chi insiste su una strada che ha portato, fino ad oggi, l’Amministrazione comunale a sbattere è Vincenzo Fumetta, Segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Palermo, formazione politica che ormai si identifica, in tutto e per tutto, con l’Amministrazione Orlando.

“La decisione del CGA – dice Fumetta – sancisce un principio importante: la ZTL di Palermo è necessaria per ridurre i livelli di inquinamento in città e non serve affatto per fare cassa, come è stato strumentalmente affermato da tanti professionisti della mistificazione”.

“L’ordinanza del CGA inoltre – aggiunge l’esponente di Rifondazione comunista – conferma, in modo inequivocabile, che i provvedimenti dell’Amministrazione comunale di Palermo non sono affatto illogici né illegittimi. Speriamo che almeno oggi abbiano la decenza di tacere coloro i quali, in questi mesi, non hanno fatto altro che avvelenare i pozzi,  insultando il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Giusto Catania, pensando in questo modo di conquistare qualche voto di preferenza.
Adesso l’Amministrazione prosegua nel suo cammino per una mobilità sostenibile e per mettere in sicurezza l’azienda AMAT”.
CONFCOMMERCIO: NO BANCOMAT COMUNE DI PALERMO – Sulla vicenda interviene con una nota la Confcommercio di Palermo:

“Il Consiglio di Giustizia Amministrativa – si legge nella nota della Confcommercio di Palermo – ha sciolto il nodo ZTL, decidendo l’appello proposto dal Comune e dall’AMAT avverso l’ordinanza con la quale il TAR Palermo aveva accolto le istanze di circa 200 cittadini e delle associazioni Confcommercio e Confartigianato, difese dall’avvocato tributarista Alessandro Dagnino. Con ordinanza il CGA ha annullato il provvedimento con il quale il TAR Palermo aveva sospeso l’avvio della ZTL. Secondo il CGA mancava, infatti, uno dei presupposti formali per la sospensione degli atti impugnati e, in particolare, il cosiddetto periculum in mora (cioè il danno grave e irreparabile), poiché ‘il pregiudizio cautelare allegato dai ricorrenti in primo grado, in termini di lesione della mobilità, non integra gli estremi della gravità e della irreparabilità tenuto conto del costo della tariffa per singolo automezzo, non superiore ad euro 100 all’anno, e della sua recuperabilità in caso di esito positivo del giudizio di annullamento’. In altre parole, in attesa della sentenza del TAR, fissata per il 9 novembre 2016, i cittadini ben potrebbero sopportare l’onere di pagare i 100 euro chiesti dal Comune, trattandosi di somme rimborsabili in caso di vittoria”.

“Nel merito, però – prosegue la nota di Confcommercio Palermo – il CGA dà ragione ai cittadini ritenendo ‘accurati e puntuali’ i motivi di ricorso già condivisi dal TAR. In particolare, il CGA avverte il Comune e l’AMAT che la ZTL, così com’è, rischia di ‘risolversi in una surrettizia forma di tassazione locale destinata a tutt’altri fini’. Avverte anche che la ZTL voluta dal Comune rischia di risolversi ‘in un permesso generalizzato, purché a pagamento’, ad entrare nelle zone limitate, mentre invece il Comune avrebbe dovuto ‘calibrare le eccezioni al divieto di circolazione in tali zone sulla base di esigenze oggettive (quali a titolo esemplificativo la residenza o il luogo di lavoro all’interno delle zone anzidette)’. In sintesi, secondo il CGA, una vera ZTL dovrebbe, semmai, impedire l’accesso a tutti, con poche eccezioni, da applicarsi, ad esempio, ai residenti e ai lavoratori e non già, come avvenuto nel Comune di Palermo, consentire la circolazione a tutti coloro che pagano”.

Confcommercio, a conti fatti, smonta la natura ‘pirandelliana’ della ZTL pensata dall’Amministrazione Orlando, fatta non per limitare l’inquinamento, ma per fare ‘cassa’, contraddicendo l’idea stessa di Zona a Traffico Limitato.

“Non passa neanche la tesi del Comune e dell’AMAT – prosegue, puntuto, il comunicato di Confcommercio – di avere adeguatamente realizzato il consolidamento del trasporto pubblico, necessario per l’istituzione della ZTL. Ed infatti, secondo il CGA, il Comune deve ancora fornire la ‘necessaria dimostrazione dell’effettivo potenziamento del trasporto pubblico, a garanzia della circolazione privata non meno che della salute collettiva’. Secondo l’avvocato Alessandro Dagnino, difensore dei cittadini e delle associazioni di categoria, ‘si tratta di una grande vittoria dei cittadini e delle associazioni dei commercianti e degli artigiani. Il CGA ha condiviso nel merito – prosegue il tributarista – i motivi del ricorso e l’ordinanza del TAR, ravvisando l’illegittimità dei provvedimenti istitutivi della ZTL adottati dal Comune di Palermo”.

“La decisione del TAR – aggiunge Dagnino – viene modificata soltanto sotto il profilo del danno grave e irreparabile, poiché, come dichiarato dal CGA, i cento Euro richiesti ai cittadini possono essere facilmente rimborsati dal Comune in caso di soccombenza nel merito. I giudici d’appello lanciano, però, un chiaro monito al Comune, avvertendolo che sarebbe contrario ai doveri di buona amministrazione ripristinare la ZTL e che sarebbe invece prudente attendere la sentenza del TAR, che ha già fissato l’udienza del 9 Novembre 2016 per decidere. La decisione del CGA – conclude Dagnino – è di grande importanza giuridica, poiché si tratta del primo caso in Italia in cui si indicano i limiti, oltrepassati i quali una ZTL assume natura di tributo occulto, come tale vietato. La decisione potrebbe avere effetti anche in altri Comuni, secondo una valutazione da effettuarsi caso per caso”.

“Il CGA ha confermato la natura di tassa occulta – sottolinea Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – che abbiamo sempre criticato, fatta così, l’area di limitazione del traffico è una Zona a Traffico Tassato. inoltre non siamo stati mai d’accordo sulla vastità della zona a traffico limitato che penalizzerebbe fortemente i commercianti in una città dove il settore è già al collasso a causa della crisi. Tutti sappiamo che il Comune, in sostanza, ha bisogno di fare ‘cassa’ per salvare l’AMAT, ma non tutto può essere addossato sulle spalle dei cittadini e dei commercianti”.

“Alla luce della chiara indicazione del CGA – prosegue Patrizia Di Dio – ci aspettiamo che l’Amministrazione comunale raccolga l’invito dei giudici e si astenga dall’istituzione della ZTL, attendendo la decisione del TAR che ha già ritenuto, seppur all’esito di un esame sommario, la fondatezza dei motivi di ricorso. In caso contrario, ci troveremmo un’ulteriore vessazione per i cittadini e commercianti che sarebbero costretti a pagare ancora una volta i cento euro per poi dover chiedere un probabile rimborso”.

“Abbiamo offerto all’Amministrazione – conclude la presidente di Confcommercio Palermo – alcune proposte di buon senso fin da subito e siamo stati ascoltati in minima parte, Confcommercio è sempre disponibile a discutere con il sindaco Orlando il riesame del provvedimento, come suggerito anche dal CGA, ribadendo che il ricorso non vuole esprimere contrarietà culturale alle ZTL in sé, purché non siano una tassa occulta.

ORAZIO LA CORTE: RIVEDERE LA ZTL – Per il consigliere comunale di Leva Democratica, Orazio La Corte, l’Amministrazione comunale farebbe bene ad aspettare fino a Novembre prima di tornare ad occuparsi di ZTL.

“La ZTL così come è stata concepita – dice La Corte – non va bene: serve una nuova articolazione che tuteli effettivamente dall’inquinamento i cittadini e il patrimonio monumentale, nonché tariffe differenziate a seconda di casi specifici. Ecco perché l’Amministrazione comunale dovrebbe aspettare fino a Novembre, quando ci sarà l’udienza di merito del TAR”.

“In questo lasso di tempo – prosegue La Corte – bisogna apportare delle modifiche sostanziali alle ZTL, coinvolgendo il Consiglio comunale. Personalmente, sono per la chiusura totale del centro storico e per integrare la ZTL con un efficiente servizio di trasporto pubblico, magari utilizzando navette a metano e facendo pagare ai cittadini un biglietto più basso rispetto a quello dei bus”.

ROSARIO FILORAMO: ELOGIO DEL CERCHIOBOTTISMO – Il capogruppo del PD al Consiglio comunale di Palermo, Rosario Filoramo, dà un colpo al cerchio e uno alla botte:
“Ormai siamo al completo caos (forse c’è anche un caos incompleto? ndr). Il CGA riammette il provvedimento in precedenza bocciato dal TAR. Cittadini in confusione su un provvedimento che tutti stanno facendo il possibile per rendere odioso”.
Filoramo ammette che la ZTL, “la soluzione ideata dall’amministrazione Comunale per finanziare AMAT sin’ora ha provocato solo perdite alle finanze pubbliche e al tempo e la pazienza dei cittadini”.
“La politica – dice il capogruppo del PD – è stata incapace di trovare soluzioni al problema, affidando ai Tribunali Amministrativi il compito di dipanare la matassa. Adesso è giunto il momento di riprendere in mano con senso di responsabilità il tema della ZTL. Il Sindaco torni in Consiglio Comunale, si confronti con la Città. Quella ZTL è solo una tassa, troppo estesa e carente in troppi punti, invece, una buona ZTL aiuterà tutti a migliorare la nostra città”.
LUISA LA COLLA: L’ERINNI DI ORLANDO E CATANIA – Luisa la Colla, consigliere comunale del PD, spesso critica con l’Amministrazione comunale Orlando, prova a porgere un ramoscello d’ulivo:
“Rispettando la decisione del CGA, in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, ora la Giunta dimostri di non aver vinto ‘a braccio di ferro’ con la città ma presenti il regolamento in Consiglio Comunale e apra un confronto con gli ordini professionali, con le categorie e con i cittadini”.
Dopo di che Luisa la Colla va a toccare i punti nevralgici della ZTL orlandiana, pensata, in alcuni punti, per ‘spremere’ i commercianti e fare ‘cassa’. E sono proprio questi punti – che nella testa di Orlando e dell’assessore Giusto Catania dovrebbero risolvere i problemi economici e finanziari non soltanto dell’AMAT, ma di tutte le società-colabrodo del Comune – che Luisa La Colla va a commentare e a contestare:
“La Giunta – dice – riveda i confini della ZTL, pensi a un regolamento per il carico e lo scarico delle merci, organizzi al meglio le fasce orarie e le zone pedonali (realizzate con un progetto reale e non in preda alla fretta, usando arredi di cattivo gusto), preveda la costruzioni di nuovi e funzionali parcheggi, necessari affinché la ZTL non incida negativamente sulla mobilità. Inoltre, il sindaco Orlando non si dimentichi né dei residenti né dei commercianti, che già boccheggiano di per sé”.
“Servono – conclude Luisa La Colla – riunioni e incontri, con la partecipazione della cittadinanza. Mi auguro che non si mettano più le mani nelle tasche dei palermitani, con le scuse della salute e della ‘città europea’”.
ANGELO FIGUCCIA: ALL’OPPOSIZIONE ANCHE SE DI FORZA ITALIA – Angelo Figuccia, uno dei pochi consiglieri comunali di Forza Italia che non mangia la ‘pasta con le sarde’ con l’attuale Amministrazione comunale di Palermo, mette il dito su altre piaghe:
“Il Consiglio di Giustizia Amministrativa – dice Figuccia – ha accolto il ricorso presentato da Orlando e di fatto ha ripristinato la ZTL. Il sindaco grida alla vittoria, ma sappia che la pagherà caramente tra un anno, quando nelle elezioni comunali i palermitani sicuramente si ricorderanno di questo regalo”.
Angelo Figuccia dà per scontato che l’attuale Amministrazione comunale di Palermo proverà a mettere le mani nella tasche dei palermitani:
“Altro che secondo mandato consecutivo – scrive l’esponente di Forza Italia -. Gli elettori palermitani andranno a votare ricordando che sono stati costretti a pagare cento Euro all’anno per circolare in buona parte della città soltanto per soddisfare la schizofrenia di Orlando e del suo fido Giusto Catania che, sullo slancio della sua ideologia statalista, ha inflitto l’ennesima tassa ai palermitani spacciandola per buona e giusta, ma che è servita soltanto per coprire le voragini del bilancio del Comune”.
“Anche se alle elezioni manca un anno – conclude Figuccia – Orlando può cominciare a fare le valigie e pensare alla sua futura vita da pensionato: i palermitani ne hanno abbastanza della sua ingombrante presenza”.
STEFANIA MUNAFO’: IL COMUNE NON HA VINTO. ANZI – La responsabile Ambiente del PD di Palermo, Stefania Munafò, precisa:
“A dispetto dei toni trionfalistici usati dall’Amministrazione, la sentenza del CGA non rappresenta una vittoria per la Giunta Orlando, né un pronunciamento a favore della ZTL. Al contrario, il CGA ‘stoppa’ la sospensiva, ma solo perché nel frattempo sono state rimborsate le somme ai cittadini e invita il Comune ad avviare le procedure solo dopo la sentenza nel merito da parte del TAR Sicilia, visto che restano da approfondire tutti i temi posti dai ricorrenti e che hanno portato alla sospensiva”.
“Invito il sindaco – conclude Stefania Munafò – a fermare qualsiasi azione di nuova istituzione delle ZTL onde evitare di produrre un danno ed a seguire i consigli contenuti proprio nella sentenza del Cga evitando qualsiasi azione fino alla sentenza di Novembre”.

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