No Muos, a Niscemi batte il cuore di una Sicilia libera

16 maggio 2016

Ieri, nel giorno dell’anniversario dell’Autonomia siciliana, a Niscemi si sono ritrovati tutti quei siciliani che credono ancora nel sogno di una Sicilia libera dalle prepotenze e dai soprusi. Una battaglia difficile, ma che rivela la forza di un popolo che si è desto…Nel mirino, in particolare, il PD…

Ieri, circa tremila persone hanno manifestato a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, per dire no, ancora una volta, al Muos, l’impianto di telecomunicazioni satellitari che la Marina USA ha piazzato su quel territorio contro la volontà dei siciliani e con la complicità del solito Governo italiano. Una battaglia che non si arresta neanche dinnanzi alla sentenza del CGA che con un clamoroso ribaltone del giudizio del TAR, ha recentemente affermato che la struttura non è né abusiva, né pericolosa per la salute, accogliendo, dunque, il ricorso del Ministero della Difesa. Un giudizio che non ha sorpreso più di tanto, trattandosi di un organismo da molti considerato un “Commando dello Stato”.  

Non a caso, ad aprire il  lungo corteo che ieri ha sfilato tra le vie del centro di Niscemi, c’era uno striscione con su scritto “Unica sentenza, resistenza”.  Resistenza che trae forza anche da una verità giudiziaria: la Corte di Cassazione ha confermato che il Muos è abusivo dando ragione alla Procura della Repubblica di Caltagirone che ne aveva disposto il sequestro. Da qui l’accusa di “mafia a stelle e strisce”. mafia

Non solo.  Venerdì prossimo, 20 maggio, a Caltagirone si apre il processo che vede imputate sette persone accusate di reati ambientali per la costruzione dell’impianto satellitare degli Usa. La partita, dunque, almeno sotto il profilo penale, non è chiusa.

La manifestazione, al quale hanno preso parte cittadini arrivati da ogni parte della Sicilia e pure una delegazione di No Tav della Val di Susa, e dei No-Inceneritore di San Filippo del Mela, assume una rilevanza ancora più particolare se ricordiamo che ieri, 15 Maggio, era anche il 70esimo anniversario dell’Autonomia Siciliana. A ricordarlo a Niscemi, la presenze di movimenti indipendentisti come Siciliani Liberi e Terra e Liberazione.

Chi lotta per l’indipendenza della Sicilia, infatti, non può che schierarsi contro quello che viene considerato l’ennesimo atto di colonizzazione selvaggia da parte di un Governo, quello italiano, che ha steso i tappeti rossi agli USA nonostante i rischi per la salute cui vengono sottoposti i siciliani e nonostante il rifiuto di un territorio ad ospitare l’ennesimo strumento bellico americano.

No Muos 2La protesta contro il Muos, nel giorno dell’anniversario dell’Autonomia, dunque, ha reso ancora più evidente il deficit democratico in cui vive la Sicilia che vede calpestato il diritto all’autodeterminazione dei Siciliani sancito nello Statuto speciale. 

Ma ha anche rivelato che in Sicilia continua a battere un cuore libero. Checché se ne dica, in una terra in cui metà delle persone non va a votare, denotando uno scarso impegno civile, 3mila persone che protestano contro Roma e contro Washington non sono poche.

“Il fuoco dell’indipendenza non si spegnerà mai” dicevano i separatisti siciliani che nel dopo guerra avevano provato a a liberare la Sicilia da una Italia che l’aveva solo sfruttata e dai suoi alleati che ne avrebbero fatto una colonia militare (cosa puntualmente avvenuta).no Muos

E, in effetti, a giudicare dal coraggio con cui il Popolo No Muos si oppone al gigante Usa Golia e ai soprusi dello Stato italiano, lo spirito indipendente dei Siciliani è più vivo che mai.

“In Sicilia si lotta contro le parabole di guerra e l’occupazione con basi militari da parte degli Stati Uniti. Il tutto grazie la complicità del Governo Nazionale e Regionale. Migliaia di Siciliani hanno gridato: americani..tornatevene a casa vostra” raccontano i No Muos.

E ancora:”Hanno una grande fretta di sbloccare il MUOS, perché hanno fretta di gestire al meglio le aggressioni militari e i conflitti imperialistici per il controllo delle risorse del pianeta, da sottrarre ai paesi che le detengono, a partire dal Mediterraneo e dal Medio Oriente. Il MUOS e la guerra, cioè la violenza organizzata e indiscriminata degli Stati, per il governo degli USA e la NATO, per il governo italiano e l’UE, hanno priorità sul benessere delle popolazioni, sui servizi sociali, sui diritti e le conquiste dei lavoratori, destinati ad essere vittime sacrificali della macchina succhia soldi militarista. Per questo la mobilitazione non può e non vuole arrestarsi”. 
Nel mirino, in particolare, il Partito democratico: “Il PD è il vero responsabile oggi di queste storture, questa combriccola asservita ai mercanti di armi, che sta facendo pagare queste schifezze a Niscemi, alla Sicilia, al popolo tutto. Noi non deleghiamo a nessuno questa lotta, sia esso un giudice, un politico. La lotta è in mano al popolo, la lotta non si ferma perché la verità è da questa parte. E resisteremo, sempre, un minuto più di loro, finché non si riporteranno il MUOS a casa loro. La lotta continua e non si ferma. No MUOS ora e sempre!” ha detto un esponente dei Comitati No Muos in piazza a Niscemi, dove si è conclusa la manifestazione.

Ha preso la parola pure, Nello Papandrea, uno dei legali del movimento: “Ci deve essere sempre l’azione di piazza, del movimento, perché una soluzione non può provenire solo ed esclusivamente da una sede giudiziaria, ma deve provenire dalla voce e dalle richieste di tutti, perché questa è anche una lotta politica. Per il resto ci stiamo muovendo anche in sede legale perché vengano fuori tutte le contraddizioni che stanno dietro questa sentenza”. Siciliani Liberi No Muos

Siciliani Liberi, il movimento indipendentista guidato dal professor Massimo Costa (che ieri, in 7 città siciliane, ha allestito dei gazebo per parlare ai cittadini dei temi legati all’Autonomia) ha dedicato un lungo post alla questione americana (potete leggerlo qui per intero), che possiamo riassumere così: “Non potevamo non essere qui a Niscemi, oggi. La lotta contro il Muos è il simbolo di tutte le lotte di una Sicilia schiacciata dagli abusi italiani e americani. Non si accontentano più di disporre di tutte le nostre risorse lasciandoci solo inquinamento e povertà, adesso vogliono anche la nostra salute. La verità è che da 70 anni viviamo in una situazione di in-giustizia continuata”.

Altrettanto duro il commento di Mario Di Mauro, di Terra e Liberazione: “Unica sentenza: resistenza!”. Avanti, con coraggio, nella scienza e nella coscienza di un cammino che sta facendo a meno di partiti, sindacati, chiese, massmedia, e circo tutto dello spettacolo coloniale che sfrutta e opprime il terramare e il cielo dei siciliani, anche minacciando la pace mondiale”.

Non poteva mancare, tra gli altri, un intervento delle Mamme No Muos che hanno citato un grande uomo: ““Una frase di Martin Luther King vogliamo ricordare: ‘Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla’”. 

Erano pochi? Erano molti? Vinceranno? L’unica certezza è che il popolo Siciliano s’è desto. E che, se è stato facile ‘addormentarlo’ per 70 anni, non lo sarà altrettanto ricacciarlo nell’oblìo.

 

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