Palermo, l’ultima dell’assessore Catania: niente carrozze e cavalli dai Quattro Canti alla Cattedrale

12 maggio 2016

Il divieto introdotto dall’ufficio del Traffico del Comune di Palermo, dice Nadia Spallitta, è illegittimo perché viola il regolamento approvato dal Consiglio comunale della città. Insomma, dopo le ZTL e le targhe alterne, l’assessore comunale alla Mobilità ha colpito ancora. C’è chi la butta sull’ironia: “Forse l’assessore Catania preferisce gli ippogrifi…”

Negli anni passati, tanti anni fa, quando due carrozze nobiliari trainate dai cavalli si trovavano a passare dal Cassaro alto – una proveniente da Porta Felice e l’altra da Porta Nuova – erano guai. I cocchieri avevano l’ordine di non dare la precedenza. Mettersi di lato per far passare l’altra carrozza ‘diminuiva’ l’importanza del nobile: da qui lunghe trattative che, qualche volta, degeneravano in risse. Forse è pensando a questo che il Comune di Palermo ha vietato il passaggio delle attuali carrozze con i cavalli nel tratti di città che va dai Quattro Canti alla Cattedrale?

A Palermo, in queste ore, se lo chiedono in tanti? Cosa può avere spinto l’ufficio del Traffico del Comune di Palermo – dove regna ‘sovrano’ l’assessore rifondarolo Giusto Catania, l’uomo delle ZTL e delle targhe alterne – a vietare il passaggio dei cavalli da Corso Vittorio Emanuele? Possibile che dai Quattro Canti – o Piazza Vigliena, che dir si voglia – carrozze e cavalli non possono arrivare fino alla Cattedrale? Perché?

“All’assessore Catania non piacciono i cavalli”, ci dice con una battuta un signore anziano che abita da queste parti. Poi aggiunge con tono ironico: “Io per tanti anni ho insegnato Italiano e, forse, una spiegazione sono riuscita a darla: forse all’assessore e ai burocrati del Comune piacciono gli Ippogrifi…”.

L’ippogrifo è una creatura alata, frutto dell’incrocio tra un cavallo ed un grifone. La testa e ali sono quelle di un’aquila, le zampe anteriori e il petto sono quelle del grifone, mentre il resto del corpo è da cavallo. Ovviamente è una figura letteraria. Ma, a quanto pare, vive nell’immaginario dei protagonisti del Comune di Palermo.

Chissà, magari sarà vero così: magari l’assessore Catania è un appassionato dell’Ariosto e vorrebbe veramente gli Ippogrifi: magari potrebbero servire, come dire?, a migliorare le prestazioni intellettuali: magari con gli ippogrifi il Comune vincerà il ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) sulle ZTL…

Ma le domande, oggi, ippogrifi a parte, sono altre. Perché i taxi, nel tratto di strada che va dai Quattro Canti alla Cattedrale, possono circolare e le carrozze no?

Come tutti sanno, questo tratto di città è chiuso al traffico automobilistico. I taxi che inquinano circolano, i cavalli che non inquinano, no.

Tra l’altro, a noi risulta che il regolamento approvato dal Consiglio comunale di Palermo non prevede il divieto a carrozze e cavalli introdotto dall’ufficio del traffico.

In ogni caso, per capire come stanno le cose, chiediamo ‘lumi’ a Nadia Spallitta, vice presidente vicario del Consiglio comunale di Palermo. Che spiega:

“Sì, avete ragione, in questo momento si sta violando il regolamento approvato dal Consiglio comunale. Il regolamento prevede che le carrozze e i cavalli possano sostare in Piazza Bologni. E possono percorrere Corso Vittorio Emanuele”.

Chiediamo: l’Amministrazione comunale può violare un regolamento del Consiglio comunale. Telegrafica la risposta di Nadia Spallitta:

“No”.

Perché, allora, tutti questi problemi per le carrozze e i cavalli, che a Palermo hanno una storia?

“Questo non lo so e non lo capisco – ci risponde la vice presidente vicaria del Consiglio comunale -. Conosco i ragazzi di una cooperativa che hanno investito in quest’attività. So anche che Confartigianato sta preparando le divise per chi svolge tale attività. Questo divieto, oltre che illegittimo, è assurdo”.

“Tra l’altro – conclude Nadia Spallitta – oltre che illegittimo, oltre che togliere ai turisti il piacere di percorrere in carrozza un tratto di centro storico della città affascinante, questo provvedimento penalizza anche i cavalli, che per arrivare alla Cattedrale dai Quattro Canti e viceversa debbono percorrere tanta strada in più. Il perché, lo ribadisco, non si capisce”.

Magari anche i turisti prenderanno l’ippogrifo dell’assessore Catania…

Foto tratta da agrigento.press

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