Luigi De Magistris: lui il sindaco lo sa fare, mentre Orlando sa solo tassare nel nome di Renzi!

10 maggio 2016

Il sindaco di Napoli, De Magistris, caccia Renzi. Orlando ci va a nozze per gli appalti ferroviari. A noi il Comune di Palermo e l’AMAT che hanno presentato ricorso al CGA nella speranza che i giudici facciano rivivere la ZTL ‘pirandelliana’ (quella che se paghi inquini) ricordano i protagonisti di una scenetta sulle mille lire che impazzava nella Palermo di età anni ’70 del secolo passato. Una scenetta da ‘miserabili’: perché sono veramente miserabili Comune e AMAT che ricorrono contro i cittadini per svuotargli le tasche!

  

Ragazzi, questo sì che è un sindaco! Luigi De Magistris, sindaco di Napoli. Un uomo vero. Una persona seria. Un amministratore che ha il coraggio di dire a Renzi: “Vattene!”. (come potete vedere qui).

Proprio come in Sicilia, no? Dove i sindaci si vanno a prostrare a Roma, per arraffare i soldi per gli appalti! Altro che occuparsi degli interessi reali dei cittadini!

Ragazzi, che differenza!

“Renzi, vattene!”, dice Luigi De Magistris al presidente del Consiglio.

Cosa fanno, invece, i sindaci siciliani? Cosa fa, invece, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando? Si riceve il Ministro Graziano Delrio, braccio destro di Renzi, per continuare ad organizzare appalti ferroviari. Che tristezza!

Già, Orlando, il sindaco che avrebbe voluto far pagare ai palermitani i soldi che si è fatto depredare da Renzi.

E’ veramente un personaggio, Orlando. Renzi taglia i soldi alla Regione siciliana, taglia i soldi ai Comuni siciliani, taglia i soldi al Comune di Palermo e lui che fa? S’inventa una ZTL ‘pirandelliana’ per arraffare soldi dalle tasche dei palermitani: paghi, inquini e il Comune fa ‘cassa’.

Certo, la storia è finita male perché oltre 200 cittadini – cittadini e non politici! cittadini e non organizzazioni imprenditoriali! – hanno presentato ricorso ai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia. E i giudici hanno dato ragione ai cittadini: hanno sospeso la ZTL e le tariffe, rinviando il giudizio di merito al prossimo Novembre.

E che cosa fa Orlando? Cosa fa il sindaco che si dice dei cittadini? Fa ricorso al CGA, sigla che sta per Consiglio di Giustizia Amministrativa (in Sicilia organo di appello del TAR).

E contro chi ha presentato ricorso il sindaco Orlando? Contro i cittadini di Palermo. Sì, contro i cittadini. E sempre contro i cittadini – e sempre al CGA – si sono rivolti i vertici dell’AMAT, il ‘carrozzone’ del Comune di Palermo che ‘fattura’ ogni anno 8 milioni di Euro circa di ‘buco’.

Eh già, con la ZTL i ‘signori’ dell’AMAt avevano trovato il pozzo senza fondo: il modo per far pagare ai palermitani i propri ‘buchi’: appalti e incarichi affidati all’esterno, consulenti e, naturalmente, i soldi per il Tram.

Così anche l’AMAT ha fatto ricorso contro i cittadini di Palermo: una società del Comune che fa ricorso contro i cittadini. Bello, no?

Ma come, sindaco Orlando? Non aveva detto che i soldi della ZTL non c’entravano niente con il Tram? Invece ha presentato ricorso nella speranza di arraffare i soldi della ZTL!

Che politico di parola! Coerente! Tutto d’un pezzo!

A noi il Comune di Palermo e l’AMAT che si rivolgono ai giudici contro i cittadini – chiedendo di poter svuotare le tasche dei cittadini – ricordano una scenetta che impazzava nella Palermo di metà anni ’70 del secolo passato.

Funzionava pressappoco così.

“Hai in tasca mille lire?”, chiedeva chi conduceva il gioco al malcapitato.

Il malcapitato tirava fuori le mille lire e le consegnava a chi gliele aveva chiesto. A questo punto iniziava la scenetta che si articolava in quattro tempi, in sequenza veloce.

Il conduttore del gioco diceva a chi aveva ‘cacciato’ le mille lire:

“Vedi, in questa carta da mille lire si nascondono i titoli di quattro celebri film”.

Nove volte su dieci il malcapitato chiedeva:

“E quali sono questi film?”. E anche se non lo chiedeva, ormai il gioco era partito…

Il conduttore mostrava il cerchio rosso pallido delle mille lire e diceva:

“Il primo film è ‘Sole rosso’, come puoi vedere qui”.

Dopo meno di un secondo, il conduttore del gioco strappava la carta da mille lire in due. E diceva:

“Colpo al cuore”, che era il titolo del secondo film.

In effetti, chi aveva messo a disposizione le mille lire aveva un sussulto…

A questo punto il conduttore del gioco tirava in aria i due pezzi di mille lire e diceva:

“Via col vento”, che era il titolo del terzo film.

Il malcapitato, nove volte su dieci, si catapultava a raccogliere i due pezzi di mille lire.

E il conduttore del gioco, implacabile:

Il titolo del quarto film è “I miserabili”, indicando il disgraziato che raccoglieva da terra la carta da mille lire strappata in due.

Ecco, a noi il Comune e l’AMAT che si rivolgono CGA ci ricordano i malcapitati che si gettavano a pesce a raccogliere le mille lire strappate in due…

(Qui potete leggere qui le clientele dell’Amato)

 

 

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