I grillini all’attacco sullo sfascio della sanità. Ars, commissione d’indagine sull’ISMETT

6 maggio 2016

Finalmente una forza politica che prova ad alzare il velo sui guasti della sanità siciliana. Sono i parlamentari di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle che Lunedì prossimo chiederanno la convocazione dell’assessore Baldo Gucciardi. Le assunzioni farlocche, i Punti nascita chiusi, le nomine illegittime dei manager, i reparti sguarniti di personale medico, i soldi del settore dirottati altrove, il paventato taglio di posti letto e l’incredibile storia (clientelare) dell’Unità di Ginecologia oncologica presso il ‘Civico’ di Palermo. I ‘misteri’ dell’ISMETT

 

Anche i grillini siciliani si sono accorti che la sanità siciliana fa acqua da tutte le parti:

Concorsi bluff, tagli posti letto, nomine dirigenti e Punti nascita. Molti, troppi, sono per il Movimento 5 stelle all’Ars i nuvoloni sull’orizzonte della sanità siciliana.

“Per allontanarli – affermano i deputati Giorgio Ciaccio e Francesco Cappello – non bastano impegni generici o poco convincenti rassicurazioni che hanno più il sapore preelettorale che quello di una seria programmazione”.

Quindi l’attacco all’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi:

“Gucciardi – sottolineano i grillini – ci deve convincere con i fatti in commissione: lunedì depositeremo una richiesta formale di audizione dell’assessore per relazionare su tutte le tematiche e dare risposte certe ai siciliani”.

Il Movimento 5 Stelle all’Ars pretende risposte sui numerosissimi temi caldi sullo sfilacciato tappeto della sanità siciliana.

Da sempre – affermano Ciaccio e Cappello – diciamo che la pioggia di assunzioni in sanità era un bluff. E i fatti, purtroppo, sembrano darci ragione. Il paventato taglio di quasi 600 posti letto smonterebbe ancora prima della sua costruzione il castello di carte messo in piedi dall’assessorato. Senza contare che manca il via libera ministeriale e i pesanti appunti della Corte dei Conti. Pensare che sia un bluff costruito solo a fini propagandisti, in casi come questi, è veramente il minimo”.

I grillini chiedono “chiarezza anche sulla linea, per nulla chiara, seguita per i Punti nascita e sulla vicenda delle nomine dei direttori generali delle ASP ed Aziende ospedaliere.

Gucciardi, su quest’ultimo versante – affermano i due deputati – già un paio di mesi fa aveva annunciato urbi et orbi che le verifiche sui titoli erano già partite. A cosa hanno portato? Per verificare qualche curriculum sarebbe bastata qualche settimana, perché questo silenzio? Ci dia contezza quantomeno sullo stato dell’arte”.

In occasione della visita all’Ars, il Movimento chiederà a Gucciardi anche del perché all’Azienda ospedaliera ‘Civico’ di Palermo nasce un’unità di Ginecologia oncologica, “che a tutto sembra rispondere tranne che alla necessità di coprire vuoti esistenti e di dare risposte ai cittadini”. Su questa nuova struttura sanitaria hanno già manifestato dubbi anche le organizzazioni sindacali. A cominciare dalla Cgil Medici. 

P.S.

Finalmente una forza politica del Parlamento siciliano accende i riflettori sulla sanità siciliana. I problemi segnalati nel comunicato dai grillini sono importanti, ma ce ne sono altri.

In primo luogo c’è la questione finanziaria. Nei giorni scorsi la Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha affermato che risorse finanziarie destinate alla sanità siciliana vengono stornate in altri settori. E’ quello che questo blog ha più volte sottolineato (come potete leggere qui).

E’ noto che l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) è stata finanziata togliendo soldi alla sanità. Ma il dubbio è che ci siano altri tagli nascosti da politici e burocrati. Cosa ce lo fa pensare? Un elemento sul quale i parlamentari grillini dell’Ars farebbero bene a puntare i riflettori: la carenza di personale medico nei reparti, a cominciare dai Pronto Soccorso.

Ufficialmente i posti risultano tutti coperti. Ma è così? Il dubbio è che non vengano coperti per risparmiare soldi e per dirottarsi su altri settori dell’Amministrazione.

Per verificare questo punto – che è fondamentale – non serve chiedere le ‘carte’ all’assessorato: servono blitz negli ospedali della Sicilia per verificare la corrispondenza tra i dati ‘ufficiali’ e l’effettiva presenza nei reparti. Non non escludiamo sorprese. 

Va rilanciata, poi, la questione dei 600 milioni di Euro all’anno che lo Stato non eroga alla Regione siciliana, in barba alla Finanziaria nazionale del 2006 (se ne volete sapere di più potete leggere questo articolo).  

Un altro elemento sul quale i grillini dovrebbero indagare è la medicina del territorio: si tratta di strutture sanitarie che dovrebbero essere localizzate nel territorio per alleggerire il lavoro dei Pronto Soccorso.

A noi risulta che i PTA (Punti Territoriali di Assistenza), i PTE (Punti Territoriali di Emergenza), in molti casi, esistono solo sulla carta: e quelli istituiti sarebbero carenti di personale e di attrezzature.

Ancora più grave – stando a quello che a noi risulta – la vicenda delle Case della salute: per queste strutture il Ministero avrebbe addirittura stanziato i fondi. Il problema è che non esistono né le case della salute, né gli stanziamenti statali. Che fine hanno fatto questi soldi?

Ultima – ma non certo per importanza – è la questione dell’ISMETT, il Centro trapianti di organi che la Regione siciliana ha realizzato in forza di un bizzarro accordo con gli americani di Pittsburg.

Perché definiamo bizzarro tale accordo? Perché i costi sono tutti a carico della Regione – quindi dei contribuenti siciliani – mentre gli americani fanno, come si suo dire dalle nostre parti, panza e presenza.

L’aspetto incredibile è che non si riesce a capire quanto costa ogni anno ‘sto benedetto ISMETT. Fino a stamattina abbiamo interpellato la commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana. Ebbene, ci hanno detto – per la sesta o settima volta in un anno e mezzo – che non sono in possesso di questi dati.

Ora, senza offesa per nessuno, a noi sembra ridicolo che il Parlamento siciliano non venga messo nelle condizioni di conoscere quanto costa a 5 milioni di Siciliani l’ISMETT. Una cosa del genere succede solo nelle Repubbliche delle Banane e nella Regione siciliana di Rosario Crocetta e dell’assessore Gucciardi!

Ai lettori sembrerà incredibile che il Parlamento siciliano non conosca nemmeno quanto costi ogni anno l’ISMETT. L’ultimo dato disponibile è del 2014: circa 94 milioni di Euro (dei quali meno di 40 milioni di Euro per DRG, cioè per prestazioni, il resto per rendere omaggio ai ‘maestri’ americani). Del 2015 e di quest’anno non si sa nulla.

Già, niente notizie. Non a caso l’Assemblea regionale siciliana ha istituito una commissione d’indagine che dovrà fare luce sui ‘misteri’ dell’ISMETT. 

g.a.

 

 

 

 

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