Ars: soldi a ‘babbo morto’ per l’Oasi di Troina e per gli ‘imprenditori’ da campagna elettorale

5 maggio 2016

A Sala d’Ercole prosegue, all’insegna del clientelismo, l’esame e l’approvazione della finanziaria bis. Per lo più si tratta di spartizione di soldi. Come nel caso dell’Oasi di Troina, in provincia di Enna. Per il resto, si tratta di clientele che dovrebbero concretizzarsi in occasione delle prossime elezioni. Una delle poche cose serie è rappresentata dal sostegno all’aeroporto di Trapani-Birgi che, almeno, ha il merito di aver portato turisti. Gli interventi per gli immobili industriali a Messina. E l’interrogazione di Musumeci sull’Autodromo di Pegusa

 

Pioggia di soldi per l’Oasi di Troina, in provincia di Enna. Gli anni ’80, per questa struttura nata per volontà di un sacerdote – Padre Luigi Orazio Ferlauto, classe 1992 – sono ormai un ricordo. Allora ci si interrogava (non senza dubbi e polemiche) non soltanto su questo centro per le malattie genetiche rare associate al ritardo mentale e all’involuzione cerebrale, ma su un prete che la ‘mitologia’ di quegli anni aveva quasi ‘incoronato’ come una sorta di ‘amministratore delegato del Paradiso’. Allora gli assessore alla Sanità – specie se erano di estrazione socialista – qualche domanda la ponevano e se la ponevano. Oggi Governo e Ars a maggioranza di centrosinistra non si pongono alcun problema: così, ieri, Sala d’Ercole ha ‘calato’ circa 15 milioni di Euro al centro di Troina, nel quadro della mini-finanziaria.

Una bella iniezione di liquidità per Troina, mentre i Pronto soccorso della Sicilia si ritrovano con pochi medici e con pochi infermieri, tutti regolarmente oberati da turni massacranti, grazie anche al fatto che le strutture sanitarie che dovrebbero filtrare i pazienti -ci riferiamo alla medicina del territorio – praticamente esiste solo sulla carta.

E’ la sanità siciliana, ragazzi. Anzi, è lo sfascio della sanità siciliana. Con la Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, nei giorni scorsi in Sicilia, che ha certificato quello che questo blog scrive da quando è in rete: e cioè che Governo e Ars, in combutta, tolgono i soldi alla sanità per dirottarli in altri settori con ‘magheggi’ di bilancio che, forse, magistratura contabile e, perché no?, magistratura penale farebbero bene a visionare.

Intanto, mentre la sanità siciliana va in malora, organizzata male perché privata di risorse finanziarie che le spettano per legge, una ‘cattettata’ di soldi finisce a Troina: 15 milioni di Euro in tre anni, da oggi al 2018. Per la gioia dei parlamentari ennesi che temevano la chiusura di questa struttura e la perdita di circa 700 posti di lavoro.

I posti letto della sanità – al di là dei dati sbagliati diffusi dal Ministero – sono oggi i grandi assenti della sanità siciliana. Non per responsabilità di Roma, ma per responsabilità di chi ha gestito la sanità siciliana negli anni passati, quando invece di fornire al Ministero i dati sui reali posti letto si fornivano i posti letto teorici, ovvero maggiorati da posti letto che non c’erano.

Invece a Troina di posti letto se ne contano 352, per oltre 5 mila ricoveri all’anno. Almeno in questo settore si riduce la mobilità passiva, cioè il numero di siciliani che vanno a curarsi fuori dalla Sicilia.

Un altro provvedimento approvato ieri dall’Ars riguarda le startup e gli incubatori di impresa locale. Paroloni che, nei fatti, non sono altro che soldi a ‘babbo morto’, in stile Jobs Act di Renzi per chi deciderà di cimentarsi con l’imprenditoria, magari a qualche mese dalla campagna elettorale. Clientelismo spicciolo nel nome dello sviluppo del sistema delle imprese e bla bla bla.

Soldi pubblici che, nel 90 per cento dei casi, verranno gettati al vento. Un po’ come hanno fatto con i ‘Giovani imprenditori agricoli’ finanziati con il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013: una barca di soldi per la ‘nuova imprenditoria fantasma’. Uno scandalo del quale non si è mai saputo nulla.

Via libera anche allo stanziamento di un milione di Euro per l’aeroporto di Trapani-Birgi. Provvedimento sostenuto, non senza buone ragioni, dai parlamentari trapanesi Mimmo Turano (Udc) e Girolamo Fazio (Misto). Un sostegno concreto all’aeroporto ‘Vincenzo Florio’ che ogni anno porta in questa provincia migliaia di turisti.

Approvato anche un emendamento del Movimento 5 Stelle (prima firma Valentina Zafarana) che “rende possibile effettuare la manutenzione straordinaria degli immobili industriali nelle aree ex Asi Zir (Zona industriale regionale) e Zis (Zona industriale statale) e che, al contempo. impedisce la trasformazione degli stessi in attività commerciali, così come previsto dal vecchio PRG ASI, scaduto nel 2012”.

“Le vecchie regole, infatti – sottolinea la parlamentare grillina di Messina – avrebbero potuto consentire la nascita non pianificata di nuovi centri commerciali, rendendo di fatto completamente impossibile una programmazione seria ed efficace di un’area così importante della città. Lungi da noi voler essere ‘immobilisti’, ma qualsiasi tipo di operazione che preveda modifiche sostanziali dell’area deve essere portata avanti tramite una programmazione trasparente, limpida e partecipata, di cui al momento non c’è alcuna traccia”.

Dal 2012 – continua la deputata – attendiamo che il Comune di Messina rediga il famoso piano integrato di recupero urbano, tramite il quale dovrebbe decidere cosa fare di quelle aree, definendone la destinazione. Già all’epoca sollecitammo l’assessore De Cola, che ci rispose che i sessanta giorni previsti dalla legge per la redazione e l’adozione del piano erano pochi; anche quattro anni lo sono?”.

Come si può pensare – si chiede Valentina Zafarana – di programmare lo sviluppo di determinate aree se all’interno delle stesse la situazione può cambiare rapidamente e in modo totalmente non controllato dal Comune, modificando così totalmente gli assetti urbanistici, i flussi di traffico, proprietà e attività presenti?”

Non accetteremo, di certo – conclude la deputata – alcuna speculazione, né autorizzazione in bianco. Il Comune decida, prenda posizione e non si faccia mettere da parte dalla politica regionale; definisca i parametri urbanistici e la destinazione di queste ormai pregiatissime aree, per liberarle finalmente dal limbo cui sono state costrette negli ultimi anni”.

Sempre grazie ai grillini è arrivato il ‘Sì’ al al voucher per il trasporto e l’assistenza igienica a scuola dei disabili. 

Siamo a conoscenza – sottolineano i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars – del fatto che l’Ufficio scolastico regionale non può assicurare oggi il numero sufficiente di personale ATA per l”assistenza igienica personale degli allievi disabili. In attesa che le scuole vengano dotate di più unità di personale, e che le stesse vengano formate, abbiamo voluto introdurre la possibilità di sopperire tramite voucher erogato direttamente alle famiglie dei ragazzi disabili, così da cominciare il prossimo anno scolastico con la serenità data da un servizio obbligatorio coperto. Si tratta di un salto di qualità che rende il servizio più omogeneo nel territorio regionale, ottimizzando le risorse e concedendo ai genitori di poter scegliere l’operatore qualificato, secondo linee guida che saranno emesse dall’assessore alla funzione pubblica”.

Il parlamentare Nello Musumeci interviene sull’Autodromo di Pergusa.

“Si provveda alla ristrutturazione del circuito e al suo rilancio sportivo”, sottolinea Musumeci, che ha presentato, insieme ai deputati del Gruppo Lista Musumeci, Formica e Ioppolo, un’interrogazione al Presidente della Regione e all’assessore al Turismo, Sport e spettacolo, per chiedere “se siano vere le notizie secondo cui la Regione vorrebbe realizzare nella struttura, con un finanziamento di 400 mila euro, un museo che racconti la storia dell’Autodromo, cancellando, di fatto, questo circuito storico con i suoi 50 anni di popolarità e successi”.

“Ritengo – aggiunge Musumeci – che sia più vantaggioso per l’intera economia della zona rilanciare l’Autodromo, indirizzando i fondi previsti per la realizzazione del museo alla ristrutturazione del circuito. L’Autodromo, sorto nel 1951 a ridosso dell’omonimo lago in provincia di Enna, e gestito dal 1991 dall’Ente Autodromo di Pergusa, è stato, infatti, teatro, per tantissimi anni, di entusiasmanti competizioni automobilistiche e motociclistiche, di categoria sia nazionale che internazionale.

“Quello di Pergusa – conclude – è anche l’unico autodromo in Sicilia ad essere riconosciuto come struttura idonea allo svolgimento di gare dalle Federazioni mondiali di automobilismo e motociclismo e pertanto, può tornare ad essere un volano fondamentale per il turismo locale, riuscendo ad attirare migliaia di appassionati in occasione di competizioni ed eventi”.

 

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