Formazione professionale: Avviso 3 bloccato da fenomeni di ‘cannibalismo’ interni al PD?

30 marzo 2016

Alla base del probabile ritiro dell’Avviso 3 non ci sarebbe un semplice ricorso al TAR Sicilia, ma una vera e propria ‘guerra’ tra le fazioni del Partito Democratico siciliano che non riescono a trovare la ‘quadra’ su come spartirsi la ‘torta’ di 155 milioni di Euro del Piano formativo 2016. La Sicilia affonda, ma la vecchia politica siciliana non molla le solite clientele. Polemiche anche sugli ammortizzatori sociali. L’assessore Gianluca Miccichè che c’è e non c’è…

Sulla Formazione professionale siciliana continua a regnare sovrana la confusione. Nei giorni scorsi l’assessore regionale che si occupa di questo settore, Bruno Marziano, esponente del PD, ha detto che il ricorso al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) non avrebbe determinato “la paralisi delle attività formative” e che l’Amministrazione avrebbe difeso il Piano per le attività formativa 2016 davanti ai giudici amministrativi (come potete leggere qui). Ma stasera un comunicato dell’UGL Sicilia lascerebbe pensare a un’altra soluzione: e cioè al ritiro del Piano formativo per ‘confezionarne’ un nuovo.

“Siamo perplessi e preoccupati per le sorti dei lavoratori della formazione professionale – si legge nel comunicato di Giuseppe Mascolo, segretario generale dell’UGL scuola, e di Giuseppe Messina, responsabile regionale di tale organizzazione sindacale -. Dall’incontro di ieri con l’assessore Marziano e con il Dirigente generale del settore, Gianni Silvia, è emerso che i tempi per l’avvio delle attività formative in Sicilia potrebbero allungarsi. Gli effetti del ricorso al TAR Sicilia da parte di un ente di formazione non tarderanno ad arrivare e l’Avviso 3 potrebbe nei prossimi giorni essere ritirato. Eppure proprio l’assessore Marziano aveva rassicurato nei giorni scorsi i lavoratori anticipando che stava lavorando ad una soluzione”.

A chi credere? All’assessore Marziano o all’UGL siciliana? Non resta che aspettare. Anche se non mancano le solite indiscrezioni. Stando alle quali, alla base di questo passaggio sofferto non ci sarebbe un semplice ricorso al TAR dell’Isola, ma uno scontro tra le fazioni del PD. Pomo della discordia è il ‘bottino’ da spartire, ovvero i 155 milioni del Piano formativo regionale 2016.

L’assessore Marziano è espressione di quella parte del PD siciliano che non fa capo all’area renziana. E sembra che in questa prima spartizione impugnata al TAR (parliamo del già citato Piano formativo 2016) i renziani non avrebbero avuto quello che chiedevano. Da qui le baruffe.

Era sembrato che l’assessore Marziano avesse intenzione di resistere. Ma, a quanto pare, i renziani siciliani non mollano la presa. Da qui la probabilità di un nuovo Piano formativo 2016, che verrebbe allestito con la scusa di evitare il giudizio di merito del TAR, previsto per il prossimo mese di Giugno (in realtà verrebbe preparata una nuova spartizione per accontentare tutti i ‘commensali’…).

“Dall’incontro di ieri – aggiungonono Mascolo e Messina – è emersa la solita confusione anche nella gestione del comparto da parte dell’assessore alla Formazione professionale di turno, anche nella gestione delle riunioni. Com’è possibile – chiedono gli esponenti dell’UGL – che non siamo stati messi nelle condizioni di incontrare contestualmente l’assessore alla Formazione professionale ed il collega alla delega del Lavoro, Gianluca Miccichè? Riunione con gli enti formativi prima e quella con le organizzazioni sindacali dopo – precisano di due sindacalisti – che si sono accavallate con un ritardo di oltre un’ora e mezza. Con l’unico risultato di vedere l’assessore Miccichè attendere per circa un’ora e poi allontanarsi per rientrare nel proprio assessorato (Lavoro e Famiglia ndr) per altri impegni istituzionali”.

“All’assessore Miccichè – sottolineano sempre Mascolo e Messina – abbiamo chiesto ieri, durante la snervante ed inutile attesa, di accelerare la convocazione delle organizzazioni sindacali per la discussione e sottoscrizione dell’Accordo quadro regionale sull’accesso agli ammortizzatori sociali, strumento indispensabile per salvaguardare migliaia di lavoratori sospesi  a vario titolo di svariati settori dell’economia siciliana, e fra questi ci sono migliaia di dipendenti della Formazione professionale, per aprire un confronto con il Governo nazionale, ricevendone assicurazioni”.

Nella dichiarazione dei due esponenti dell’UGL, a proposito della presenza dell’assessore Miccichè, si legge una cosa diamentralmente opposta a quanto raccontato dagli esponenti di CGIL, CISL e UIL. Questi ultimi, in un comunicato diramato ieri, ma con data 18 Marzo (supponiamo che abbiano scritto 18 al posto di 28) chiedono le dimissioni dell’assessore Miccichè perché, a loro dire, non era presente all’incontro (come potete leggere qui).

Insomma: ‘st’assessore Gianluca Miccichè c’era ed è andato via dopo aver aspettato oltre un’ora, come raccontano i sindacalisti dell’UGL, o non c’era, come scrivono nel comunicato gli esponenti di CGIL, CISL e UIL?

P.S.

Non possiamo fare a meno di sottolineare che i signori del PD, davanti a una Sicilia che affonda, non possano fare a meno di litigare per la spartizione di 155 milioni di Euro del Piano formativo 2016. Chissà se un giorno i vari Bruno Marziano, Antonello Cracolici, Davide Faraone ci racconteranno come sono andate le cose, magari con il ricorso al siero della verità…

E meno male che il ‘cattivo’ era solo Francantonio Genovese…

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