Ecco la prova che la politica siciliana delle clientele sta provando a bloccare i GAL della Sicilia

22 marzo 2016

L’abbiamo scritto nel Novembre dello scorso anno: il Governo regionale, tramite l’assessorato all’Agricoltura gestito dal PD di Antonello Cracolici, sta provando a mettere la ‘mordacchia’ ai GAL siciliani. Il nostro blog è venuto in possesso di una lettera che dimostra come la vecchia politica siciliana delle clientele stia provando a impedire ai GAL siciliani di gestire in autonomia, come previsto dai regolamenti comunitari, una fetta dei fondi del PSR 2014-2020. Il tutto facendo fuori l’Agenzia del Mediterraneo, che è il rappresentante legale del GAL siciliani. In violazione dei regolamenti comunitari. Altro che tutela degli agricoltori siciliani!

Nel Novembre dello scorso anno (come potete leggere qui) abbiamo scritto un articolo segnalando l’assurdità di un Governo regionale, o meglio dell’assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici, che si accingeva a mettere sotto controllo l’azione dei GAL siciliani. Si tratta dei Gruppi di Azione Locali – costituiti da soggetti pubblici (i Comuni) e privati – in grado di gestire, secondo quanto previsto dai regolamenti dell’Unione Europea, una ‘fetta’ importante dei fondi previsti dal Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020. Cosa, questa, che non piace alla politica siciliana. E che non piace, soprattutto, al partito – il PD – che con Cracolici controlla l’agricoltura siciliana.

“L’ordine sarebbe partito dalla vecchia politica clientelare oggi rappresentata dal PD – scrivevamo nel Novembre dello scorso anno -. I GAL siciliani, che oggi gestiscono in autonomia una fetta dei fondi del PSR, farebbero troppa ‘ombra’ alla politica siciliana delle clientele. Da qui l’ordine impartito ai burocrati per appesantire le procedure. Obiettivo: impedire ai GAL di gestire in autonomia una fetta di fondi europei”.

Ebbene, quanto abbiamo scritto lo scorso Novembre si sta puntualmente verificando.

Il nostro blog è venuto in possesso di un documento ufficiale che è la prova del tentativo – peraltro scorretto, perché, come leggerete, violerebbe i regolamenti comunitari – operato dalla politica siciliana di mettere fuori gioco l’Agenzia del Mediterraneo, che è il legittimo e unico rappresentante del GAL siciliani. Leggiamo insieme la lettera che i vertici dell’Agenzia del Mediterraneo hanno inviato ai Componenti Comitato di Sorveglianza PSR Sicilia 2014-2020, Autorità di Gestione del PSR Sicilia 2014-2020, all’Autorità di Gestione PO FESR Sicilia 2014-2020 e, per conoscenza, alla Regione Siciliana – Presidenza Dipartimento Programmazione Ufficio del Partenariato e ai Componenti del Forum del Partenariato.

Oggetto della lettera: “PSR Sicilia 201412020 – Riunione di insediamento del Comitato di Sorveglianza del giorno 1 Marzo 2016. Rappresentanza GAL, modifiche Misura 19 e criteri di selezione”.

“L’Autorità di Gestione del PSR Sicilia 2014-2020 – si legge nella lettera scritta dai vertici dell’Agenzia del Mediterraneo – con nota n. 6182 dello scorso 8 Febbraio 2016, ha convocato la riunione di insediamento del Comitato di Sorveglianza per l’1 Marzo, non invitando questa Agenzia per il Mediterraneo, costituita nel 2008 dai GAL siciliani, quale legittimo ed allo stato unico rappresentante degli stessi GAL, nella persona del suo legale rappresentante. Tale mancata convocazione risulta ingiustificabile, da un punto di vista amministrativo, giacché l’Agenzia per il Mediterraneo, com’è noto, è attualmente l’unico Organismo regionale regolarmente e legalmente (v. infra) costituito fra GAL approvati nel corso delle precedenti programmazioni, in possesso dei requisiti previsti ai sensi del Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione, art. 4, comma 1, lettera c), punto II, per l’identificazione dei Partner pertinenti per i Programmi regionali che, nello specifico, devono essere ‘organismi che rappresentano i gruppi di azione locale’ di cui all’articolo 34, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 1303/2013”.

Insomma, l’assessore regionale Cracolici e la dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Rosa Barresi, stanno provando a mettere fuori gioco il “legittimo ed allo stato unico rappresentante degli stessi GAL” della Sicilia.

“Nel merito – prosegue la lettera – il 19 Febbraio 2015, questa Agenzia per il Mediterraneo, già Componente del Forum del Partenariato e del Comitato di Sorveglianza del PSR Sicilia 2007-2013, presa visione del Protocollo della Concertazione, di cui alla delibera di Giunta n. 146 del 17 giugno 2014, dimostrando il possesso dei requisiti previsti dal paragrafo 6, aderiva al Tavolo del Partenariato, i cui componenti, tra l’altro, devono Individuare e comunicare i propri rappresentanti nella Segreteria del Tavolo del Partenariato, nei Comitati di Sorveglianza dei Programmi e nei tavoli di concertazione provvedendo a definire le regole per assicurare una partecipazione costante e competente”.

“L’Ufficio del Partenariato – scrivono sempre i vertici dell’Agenzia del Mediterraneo – non tenendo conto dell’unico Organismo regionale costituito dai GAL, in violazione di quanto prescritto in merito dal sopracitato Regolamento delegato (UE) n. 240/2014, ha invitato parte dei GAL approvati nel corso delle precedenti programmazioni a designare e comunicare il proprio rappresentante con la relativa documentazione a supporto. Nonostante numerosi GAL, in riscontro a tale richiesta, hanno ribadito l’indicazione di questa Agenzia quale rappresentante dei GAL al Tavolo del Partenariato, ai sensi del Regolamento Agenzia per il Mediterraneo Scarl, via Marchese di Villabianca, 21- 90143 Palermo, Sede operativa, via Catania, 157 -95031 2 delegato (UE) n. 240/2014, quale unico Organismo ad oggi regolarmente costituito fra GAL approvati, l’Ufficio del Partenariato, con mail del 15 Febbraio u.s. inviata solo a parte dei GAL esistenti, comunicava di prendere atto della costituzione del Coordinamento dei GAL di Sicilia, chiedeva conferma del nominativo del rappresentante designato nel Comitato di Sorveglianza del PO FESR Sicilia 2014-2020 e copia della documentazione comprovante”.

In pratica, l’assessorato regionale all’Agricoltura cerca di sbattere fuori l’Agenzia del Mediterraneo, i rappresentati di “numerosi GAL” replicano che l’assessorato deve convocare l’Agenzia del Mediterraneo, ma i vertici dello stesso assessorato regionale all’Agricoltura fanno finta di non capire e continuano nella loro azione: l’Agenzia del Mediterraneo, anche se questo viola i regolamenti comunitari, deve restare fuori!

Dai riscontri dei GAL a tale comunicazione, trasmessi allo scrivente per conoscenza – prosegue la lettera dei vertici dell’Agenzia del Mediterraneo – risulta che non può essere conferito e/o riconosciuto al cosiddetto ‘Coordinamento dei GAL di Sicilia’ e ai soggetti dallo stesso indicati, alcun mandato di rappresentanza in seno al Tavolo del Partenariato e ai Comitati di Sorveglianza, in quanto organismo non costituito in alcuna delle forme previste dall’Ordinamento Giuridico. Pertanto, alle riunioni dei prossimi Comitati di Sorveglianza PSR e FESR sono stati convocati soggetti che non rappresentano legittimamente i GAL, poiché non indicati dal relativo Organismo nell’ambito del Tavolo del Partenariato, non sono legali rappresentanti pro tempore, né hanno ottenuto valida delega dall’organo amministrativo del GAL di appartenenza (delega che dovrebbe essere conferita con deliberazione dell’organo amministrativo e/o con atto pubblico)”.

“Tali designazioni, in termini tecnico-giuridici – si legge sempre nella lettera – sono da considerarsi nulle e prive di effetti e la Regione siciliana non potrà, una volta evidenziata questa strutturale carenza di rappresentanza, che ritenere inefficaci e privi di effetti le designazioni effettuate dal suddetto illegittimo ‘Coordinamento GAL siciliani. Inoltre, la mancata legittima designazione dei rappresentanti del ‘Coordinamento GAL siciliani’ è riscontrabile anche dalla mancata convocazione nella sede assembleare ‘costituente’ di tutti i GAL siciliani aventi titolo a partecipare”.

“Affinché un atto o un provvedimento di delega vengano legittimamente adottati – si legge sempre nella lettera – occorre seguire un’esplicita previsione normativa. La Corte dei Conti, sezione Enti Locali del 2 aprile 1993 ha rilevato che la delegazione è legittima, nei casi in cui le norme attributive delle competenze esplicitamente o implicitamente, lo prevedano. Nel caso di specie, si tratterebbe di una delega intersoggettiva, ovvero concernente un trasferimento di competenze, disposto tra persone giuridiche differenti. È evidente che, in mancanza di alcun regolamento specifico, i vizi della procedura di designazione ne inficiano, irrimediabilmente, il risultato ed attribuirebbero responsabilità personali ai c.d. designati, rimanendo privi di reale rappresentanza i GAL Siciliani”.

In questa storia, lasciando intendere i vertici dell’Agenzia del Mediterraneo, si configurano “responsabilità” personali, che potrebbero essere penali o contabili (non a caso si cita la Corte dei Conti).

“Nelle more dei necessari accertamenti delle responsabilità per tali convocazioni – conclude la lettera dei vertici dell’Agenzia del Mediterraneo – senza le opportune verifiche e in attesa dei provvedimenti amministrativi conseguenti, questa Agenzia intende dare un contributo in merito agli argomenti all’Ordine del giorno del CdS del PSR, al fine di rendere coerente la Misura 19 del PSR 2014-2020 rispetto ai Regolamenti comunitari di riferimento, all’Accordo di Partenariato ed alla descrizione generale della stessa”.

P.S.

Che dire davanti a una palese violazione dei regolamenti comunitari da parte dei vertici politici e burocratici dell’assessorato regionale all’Agricoltura? E’ evidente che, alla politica siciliana – che oggi, con il PD, controlla l’assessorato all’Agricoltura – la presenza di soggetti (i GAL siciliani che operano in autonomia) non va proprio giù. 

Alla politica siciliana, all’attuale Governo regionale e, in particolare, al PD che controlla questo assessorato con Cracolici, non piace affatto l’idea che esistano regolamenti comunitari che consentano al GAL siciliani di gestire, in autonomia, una parte dei 2,2 miliardi di Euro del PSR. Da qui l’azione, scorretta, messa in atto per boccarli. Da qui il maldestro tentativo di mettere la ‘mordacchia’ all’Agenzia del Mediterraneo.

Questi fatti dimostrano che quanto scrive oggi il dottore Franco Busalacchi a proposito “dell’agricoltura e della farsa del PD che ormai fa la guerra a se stesso” (come potete leggere qui) per infinocchiare gli agricoltori siciliani è la pura verità. Il PD siciliano non ha alcuna intenzione di difendere le ragioni degli agricoltori siciliani. Altrimenti non proverebbe, come sta facendo, a bloccare l’unico legale rappresentante dei GAL: GAL che sono espressione del mondo agricolo della Sicilia. 

I signori del PD siciliano vogliono bloccare i GAL siciliani per controllare tutta la spesa del PSR 2014-2020. Altro che lavorare in favore degli agricoltori siciliani in crisi!

Per queste motivazioni gli agricoltori siciliani non dovrebbero partecipare al’incontro sulla crisi dell’agricoltura siciliana convocato a Vittoria dal PD. Perché questo partito non è credibile. E’ bene che gli agricoltori siciliani comincino a capire chi li vuole difendere e chi, invece, finge solo di difendere i loro interessi.   

 

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