La profezia del professore Massimo Costa si sta avverando: la Sicilia sta fallendo. Mentre Crocetta cambia discorso…

9 marzo 2016

Mentre si avvera la profezia del professore Massimo Costa sul fallimento della Sicilia (le Province sono già fallite, i Comuni sono alla canna del gas e la Regione…) dobbiamo prendere atto che il presidente Crocetta, oltre a non saper governare la Regione siciliana, ha impiegato oltre tre anni per ‘scoprire’ che, tra i 24 mila operai della Forestale, ci sono condannati per mafia. Non è che questa è la scusa per gettare fumo negli occhi di 5 milioni di siciliani per nascondere i fallimenti economici, politici e istituzionali del suo Governo? 

Circa un anno fa il professore Massimo Costa, in un’intervista suo quotidiano on line La Voce di New York (intervista che potete leggere qui), ha anticipato il fallimento della Regione siciliana: “Tra pochi mesi la Sicilia fallirà e ci sarà la catastrofe sociale”. La profezia di uno dei leader degli Indipendentisti siciliani si sta avverando. Mezza Amministrazione regionale è senza soldi. Tantissimi Comuni sono alla canna del gas. Mentre le nove Province dell’Isola sono praticamente fallite. Alla base del fallimento ormai prossimo della Regione e di tanti Comuni e al fallimento delle nove ex Province ci sono i tagli operati dal Governo Renzi. Contro i quali Governo regionale e Ars non si sono opposti (nel caso dell’Assemblea regionale siciliana i tagli sono passati sempre a maggioranza: cioè con il sì della maggioranza di centrosinistra). E che fa il presidente della Regione, Rosario Crocetta, davanti al baratro creato da Roma, avallato dal suo Governo e in parte frutto, anche, di discutibili scelte personali che lui stesso ha adottato? Getta fumo negli occhi di 5 milioni di Siciliani!

Il signor Rosario Crocetta da Gela, esponente del PD – questo non finiremo mai di ricordarlo in tutte le sedi – è il presidente della Regione che, nel Giugno del 2014, ha siglato, proprio con il Governo Renzi, il ‘Patto scellerato’, rinunciando, a nome di 5 milioni di Siciliani che di certo non gliel’avevano chiesto, agli effetti positivi di una sentenza della Corte Costituzionale favorevole alla Regione in materia di territorializzazione delle imposte. Di fatto, Crocetta ha regalato al Governo Renzi oltre 5 miliardi di Euro!

Se il presidente della Regione non avesse regalato i nostri soldi al Governo Renzi oggi le nove ex Province siciliane non sarebbero fallite. Non ci sarebbero centinaia e centinaia di studenti disabili privi dei mezzi di trasporto per recarsi a scuola; non ci sarebbero le strade provinciali completamente abbandonate; non ci sarebbero le scuole superiori prive di manutenzione; e via continuando con gli altri servizi assicurati dalle ex Province.

Non solo. Il Governo e la maggioranza di centrosinistra dell’Ars, appena qualche settimana addietro, hanno approvato la manovra economica e finanziaria 2016 che regala a Roma un’altra caterva di soldi dei siciliani. Questa manovra disgraziata, infatti, azzera tutti i crediti storici della Regione nei riguardi dello Stato. Un altro regalo al Governo Renzi da parte degli ‘ascari’ della politica siciliana.

Ebbene, invece di affrontare il tema degli studenti disabili che sono nell’impossibilità di recarsi a scuola – ai quali Governo nazionale e Governo regionale stanno negando, di fatto, un servizio essenziale, e quindi il diritto all’istruzione – Crocetta preferisce fare demagogia spicciola sui trasferimento dei dipendenti regionali (come vi abbiamo raccontato in questo articolo). O preferisce gettare altro fumo negli occhi con la storia, assai post datata, degli operai della Forestale che avrebbero subito condanne e che sono ancora in servizio.

Nella foga di nascondere i propri fallimenti politici, amministrativi e istituzionali, Crocetta non si accorge nemmeno delle contraddizioni e delle ombre che getta sul suo pessimo Governo e su se stesso. Dice, il presidente della Regione, di aver scoperto che una cinquantina di operai della Forestale ancora in servizio sarebbero stati condannati per mafia.

Da qui una domanda da cento punti: e lei, signor presidente della Regione, si accorge di un fatto così grave dopo oltre tre anni di Governo? E che cosa ha fatto in tutto questo tempo? Quindi, oltre a non saper governare non è nemmeno in grado di accertare fatti che il suo Governo avrebbe dovuto accertare qualche mese dopo il suo insediamento?

Né si può dire di lei, signor presidente, di non aver dimestichezza con tali ‘tematiche’, visto che tutta la sua ‘brillante’ carriera politica è stata scandita da antimafia & antimafioserie. Come ha potuto non accorgersi subito che tra gli operai della Forestale c’erano dei condannati per mafia? E se ne accorge, guarda caso, quando deve cercare di distogliere l’attenzione di 5 milioni di Siciliani dai guai combinati dal suo sodale Renzi e dal suo stesso Governo! Non è strano, tutto questo, signor presidente della Regione?

Cosa pensa, presidente Crocetta, che ascoltando le sue tardive – molto tardive – denunce sui forestali i siciliani si dimentichino – e magari si abituino – agli studenti disabili senza mezzi di trasporto per recarsi a scuola, agli edifici delle scuole superiori senza manutenzione e alle strade provinciali abbandonate?

In questa storia di interruzione di servizi essenziali ci sono responsabilità – anche penali (come vi abbiamo raccontato qui) – che non tarderanno ad essere evidenziate. E potrebbero esserci anche conseguenze molto gravi. In fondo sarà l’unico modo per far passare a lei e al signor Renzi il babbio di togliere risorse finanziarie alla Sicilia, penalizzando migliaia di cittadini e tagliando servizi essenziali anche alle categorie protette.

 

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