Con la manovra 2016 va in scena la vecchia politica. Siciliani, è ora di svegliarvi!

13 febbraio 2016

Tra precari e vecchie e nuove clientele, la politica siciliana, immarcescibile e immutabile, sta facendo di tutto per allontanare tante persone per bene dalla gestione della cosa pubblica. Per liberarci di questa gente senza scrupoli – e quindi per liberare la Sicilia – è necessario andare a votare provando a cambiare

Dalle prime avvisaglie è chiaro che cosa ci prepara la manovra Finanziaria regionale 2016, oggi chiamata legge di stabilità. A che cosa assisteremo, quale spettacolo da teatro dell’assurdo ci proporrà una classe politica costretta a discutere fino allo sfinimento se confermare o no la progressione di “carriera” dei forestali avventizi, se per espellere un ex PIP dal circuito dell’accattonaggio ci vuole reddito personale di 20.000 o di 40.000 Euro (vi rendete conto?). Oppure se il tale teatro ha sufficienti meriti politici per godere del finanziamento, se la tale associazione di peracottari dovrà vedersi finanziata la sua festa della ricotta salata, se… se… se…

Dunque è vero che ci si abitua a tutto? Che l’orrore può diventare sopportabile? Una classe politica schiava dei suoi elettori, prigioniera dei sindacati, una classe politica che, per sopravvivere e salvare i propri miserevoli destini personali, si è acconciata a fare i conti della serva, che classe politica è?

Un sindacato che si è ridotto a cercare la sua legittimazione nello scendere in campo e “lottare” per la conservazione o l’incremento dei piccoli, miserabili privilegi dei sui aderenti, che sindacato è?

La Sicilia precipita drammaticamente agli ultimi posti delle classifiche virtuose e ascende ingloriosamente in vetta alle classifiche delle inefficienze, degli sprechi. Ma questo è esattamente l’obbiettivo di questi politici. Per capirlo sarà sufficiente osservare il mondo degli animali. Ci sono habitat dove certi esseri vivono bene, nascono, crescono e si riproducono senza problemi e ci sono habitat in cui gli stessi esseri muoiono.

In una cucina tenuta a specchio, odorosa di pulito non allignano scarafaggi. La politica nostrana coltiva un suo habitat in cui il peggio genera il peggio, e lavora senza sosta per escludere dalla buona politica, col disgusto e il disprezzo che il loro comportamento genera, la migliore società, la gioventù, le persone serie.

E così verrà il giorno in cui a votare andranno soltanto precari di ogni risma, clienti e questuanti, impiegati e amministratori di partecipate regionali, impiegati di centri studi e associazioni similari, trattoristi, irrigatori, acquaioli diurnisti e listinisti. Tutto il sottobosco foraggiato dalle piccole elargizioni della politica.

Chi eleggeranno? Se stessi ovviamente. Già succede. E alcuni sono addirittura assessori regionali!

Mi raccomando, Siciliani, fate finta di niente! Statevene a casa! E’ quello che vogliono!

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti