E’ il Tram la priorità di Palermo? Non sarebbe stato più serio rendere fruibili le strutture sportive abbandonate?

31 dicembre 2015

Lo stesso discorso vale per i rifiuti: non sarebbe stato più serio spendere una parte dei 320 milioni di Euro spesi per il Tram per chiudere e risanare la discarica di Bellolampo? Non sarebbe stato più serio investire una parte di queste risorse per la raccolta differenziata invece di continuare a inquinare la città? Ancora: 320 milioni di Euro per 15 chilometri di strada ferrata senza gallerie non sono un’enormità? Era importante il Tram o erano ‘importanti’ gli appalti a ruota libera gestiti nel nome del Tram?

Ieri, non senza polemiche e proteste (a tanti cittadini palermitani l’idea di pagare oltre 100 Euro all’anno di una finta ZTL per mantenere il Tram non va proprio giù: non a caso si prevedono ricorsi alla magistratura amministrativa), è andate in scena l’inaugurazione del Tram. 

Ora, al di là del veleni su una ZTL farsesca (si consentirà agli automobilisti di inquinare la città per ricavare i soldi per finanziare il Tram: un’assurdità), vorremmo porre alcune domande al Consiglio comunale e all’Amministrazione comunale di Palermo.

Il Tram era veramente la priorità di Palermo? Non sarebbe stato più serio utilizzare una parte di questi 320 milioni di Euro e oltre per rendere fruibili tutte le strutture sportive che l’Amministrazione comunale ha abbandonato? L’elenco è lungo. Ne ricordiamo solo alcune: il Velodromo Borsellino, il Diamante e via continuando. Ma chi è che si occupa dei giovani di Palermo?

Possibile che l’Amministrazione comunale ha stipulato un mutuo di oltre 80 milioni di Euro per il Tram e non è riuscito a trovare – in certi casi poche decine di migliaia di Euro – per non lasciare nell’abbandono strutture sportive importantissime per la città? Ci sono strutture sportive per le quali, negli anni passati, sarebbero bastati 300-400 mila Euro. E invece le Amministrazioni comunali che si sono susseguite negli ultimi quindici anni – prima quella di centrosinistra (ci riferiamo agli anni ’90 del secolo passato, quando sindaco era Leoluca Orlando), poi quella di centrodestra di Diego Cammarata e oggi di nuovo quella di Orlando – hanno allargato le braccia dicendo: “Non ci sono soldi”.

Però 320 milioni di Euro per realizzare appena 15 chilometri di Tram sono stati trovati. Come mai?

Correva l’anno 1986. Trent’anni fa. E la discarica di Palermo – Bellolampo – era in emergenza. Sindaco era Leoluca Orlando. Interveniva il governo nazionale. I Verdi erano entrati in Consiglio comunale. Si cominciava a parlare di raccolta differenziata dei rifiuti. Gli stessi verdi, di lì a poco, sarebbero entrati a far parte dell’Amministrazione comunale. Ci si attendevano grandi cambiamenti…

Trent’anni dopo siamo allo stesso punto. La discarica di Bellolampo è ancora lì. Nel frattempo è diventata una bomba ecologica. Nessuna Amministrazione comunale, da allora ad oggi, si è occupata seriamente della raccolta differenziata.

Ricordiamo che, nella metà degli anni ’90, vennero installati contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. “Finalmente si comincia”, si disse allora. Per poi scoprire che i contenitori dove i palermitani ammassavano la carta, il vetro e altri rifiuti da ‘differenziare’ finivano tutti a Ballolampo. Una farsa che ha solo rafforzato nei palermitani la convinzione che a Palermo nulla di serio può vedere la luce…

Nel 2009 il governo nazionale – Ministro dell’Ambiente era Stefania Prestigiacomo – ha finanziato un progetto per la raccolta differenziata in una parte di Palermo. Circa 120 mila cittadini coinvolti. Avrebbe dovuto essere l’occasione per estendere in tutta la città la raccolta differenziata.

Questa sperimentazione è andata avanti a fatica. Fino a quando, qualche settimana fa, dopo polemiche sulla strafottenza del Comune di Palermo, la stessa Amministrazione comunale ha sbaraccato l’isola ecologica, che è indispensabile per la raccolta differenziata dei rifiuti.

In tutto in uno scenario in cui i palermitani pagano la TARI (leggere tassa per l’immondizia più cara d’Italia: oltre 120 milioni di Euro più IVA per mantenere in piedi la RAP, un nuovo ‘carrozzone’ che, pur costando un sacco di soldi, lascia la città sporca. Il tutto mentre la discarica di Bellolampo continua a inquinare l’ambiente.

Non era forse la questione rifiuti una delle vere emergenze di Palermo? Invece abbiamo speso 320 milioni di Euro per 15 chilometri di Tram. E ci teniamo l’immondizia nelle strade.

I costi del Tram, infine. Ci siamo informati con i tecnici. Ci hanno spiegato che 15 chilometri di strada ferrata, senza gallerie, non possono costare 320 milioni di Euro. Si può arrivare a 100-120 milioni di Euro. A 150 milioni di Euro considerato che, incredibilmente, l’opera è stata realizzata senza un progetto esecutivo (ma qualcuno conosce il perché di una simile follia?) e sono stati pagati i problemi creati ad ENEL, TELECOM eccetera. Ma 320 milioni di Euro no, una cifra del genere non è normale. Siamo oltre il doppio dei costi ordinari.

E allora – proprio alla luce dei costi a ruota libera – ci chiediamo e chiediamo: era importante il Tram e erano ‘importanti’ gli appalti a ruota libera del Tram di Palermo?

Ultima domanda: chi ha stabilito il tragitto di tale opera? E’ un caso che nelle periferie dove il Tram giunge insistano ben due centri commerciali?   

 

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