Molti Comuni non stanno pagando stipendi e tredicesime al personale, altro che stabilizzazione dei precari!

23 dicembre 2015

In queste ore il presidente Crocetta (che non era nemmeno presente in Giunta quando è stata approvata la manovra finanziaria 2016) e l’assessore Baccei stanno raccontando un cumulo di bugie su Comuni e precari. “I Comuni che non stabilizzeranno i precari verranno penalizzati”, dicono. Ma con quali soldi se i Comuni non stanno pagando nemmeno il personale ordinario dopo i pesantissimi tagli operati dallo Stato e dalla stessa regione siciliana?

Credeteci: nel leggere quello che stamattina dicono sui giornali il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e – soprattutto – l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, sulla manovra finanziaria 2016 della Regione non sappiamo se ridere o piangere.

A parte la totale mancanza di una visione d’insieme – tema sul quale torneremo – colpisce e stupisce la superficialità con la quale il governatore dell’Isola (che non era nemmeno presente in Giunta quando è stato varato il disegno di legge sulla ‘presunta’ stabilità (com’è noto, Bilancio e Finanziaria ora hanno preso il nome di legge di stabilità, quasi uno scherzo del destino…) e l’assessore Baccei affrontano il tema dei Comuni siciliani. Le bugie che raccontano questi due personaggi (perché sono ‘personaggi’ nel senso quasi teatrale del termine…) sono semplicemente incredibili!

La balla più grossa sta nella promessa che va oltre la demagogia: “I Comuni che non stabilizzeranno i precari verranno penalizzati!”. La sfacciataggine all’ennesima potenza! Una fesseria colossale!

La volete sapere qual è la verità sui Comuni siciliani?

La verità è che, in questo momento, un grande numero di Comuni non ha pagato né gli stipendi di Dicembre, né le tredicesime.

E non li pagheranno perché lo Stato (leggere il governo Renzi) e la Regione di Baccei e Crocetta hanno tagliato ai Comuni tutto quello che era possibile tagliare. La Regione, in particolare, quest’anno, avrebbe dovuto erogare ai Comuni, complessivamente, circa 700 milioni di Euro. E ha erogato, sì e no, 150 milioni. E siamo a fine Dicembre!

Insomma, molti Comuni, a causa dei tagli, non hanno pagato i dipendenti a Dicembre. E rischiano di non pagarli nei prossimi mesi. Figuriamoci i precari!

I precari dei Comuni, per la cronaca, sono circa 24 mila (ammesso che, nel frattempo, non siano aumentati). Sono pochi i Comuni che, nell’anno che sta per concludersi, sono riusciti a pagare le indennità a questo personale. Hanno pagato quei Comuni che hanno potuto disporre di qualche entrata particolare (per esempio, la tassa di soggiorno turistico). O i Comuni che sono riusciti ad ottenere dalle banche scoperture di tesoreria. Gli altri non pagano i precari di da cinque, chi da sei, chi da otto mesi.

Quando abbiamo scritto che Baccei aveva detto ai sindaci: “Potete pure fallire”, ci riferivamo a una grottesca riunione nel corso della quale l’assessore all’Economia ha preso per i fondelli i primi cittadini. Gli ha detto che avrebbe effettuato una ricognizione tra le varie branche dell’Amministrazione regionale – per la precisione tra i dipartimenti – per recuperare risorse. Chiacchiere.

Oggi l’annuncio: “I Comuni che non stabilizzeranno i precari verranno penalizzati” è semplicemente ridicolo! Intanto perché i Comuni siciliani, più penalizzati di come sono, non possono essere. E poi perché la stabilizzazione presuppone la presenza di soldi per pagare questi dipendenti eventualmente stabilizzati: ma questi soldi non ci sono!

La verità è che Crocetta e Baccei stanno cercando di prendere tempo. Dicendo a migliaia e migliaia di persone che non vengono pagate da sei mesi o giù di lì: “Vi stabilizzeremo”, pensano di evitare proteste sociali. Ma in genere, la mattina quando si fa colazione, a pranzo e a cena le persone non mangiano promesse di stabilizzazione: bevono il caffè e/o il latte, mangiano il pane, la pasta, i secondi, la frutta e magari bevono pure acqua e vino. Tutte cose – Crocetta e Baccei ne converranno – che si acquistano con i soldi.

Ma i soldi per pagare i precari nelle ‘casse’ dei Comuni siciliani non ci sono. In verità – come già accennato – non ci sono nemmeno i soldi per pagare i dipendenti ordinari.

I nostri lettori sanno qual è la posizione di questo blog sul precariato. A nostro avviso nella pubblica amministrazione si accede per concorso e non per ‘stabilizzazione’. I precari non hanno alcun titolo per essere stabilizzati, ammesso che i soldi per stabilizzarli vengano fuori: cosa che non avverrà. Tuttavia ci rendiamo conto che non si possono abbandonare circa 24 famiglie (in questo caso stiamo parlando dei precari dei Comuni).

La cosa più logica sarebbe quella di istituire un salario minimo garantito per questo personale. Ma di questo dovrebbe farsene carico lo Stato, perché la Regione non è in grado di affrontare questa spesa. Volendo, si potrebbe anche chiedere all’Unione Europea di intervenire, con l’impegno di non creare più precari, che sono – questo non dobbiamo mai dimenticarlo – di un’operazione di voto di scambio che dovrebbe essere sanzionata dalla Giustizia.

L’unica cosa da non fare è quello che stanno facendo in queste ore Crocetta e Baccei: illudere 24 mila persone con una stabilizzazione che, conti alla mano, non ci sarà mai!   

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti