Il segreto degli alfaniani siciliani? Avere la faccia come il cu…

11 novembre 2015

Mentre si stanno letteralmente scannando l’un l’altro per accaparrarsi i posti nell’ufficio di gabinetto dell’assessorato ai Beni culturali, i deputati nazionali e regionali di questa formazione politica provano a prendere in giro i pochi elettori che ancora gli vanno dietro dicendo di stare all’opposizione. Ma ormai questa banda di trasformisti ha perso credibilità, dignità politica e, soprattutto, la faccia…

Mentre litigano in modo furibondo – per essere precisi, si stanno ‘scannando’ – per spartirsi i posti nell’ufficio di gabinetto dell’assessorato regionale che hanno incamerato entrando nel quarto governo Crocetta (Beni culturali, con tale Carlo Vermiglio, arrivato da Messina), i deputati nazionali e regionali del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano provano a salvare, davanti ai loro sempre meno numerosi elettori, le tre cose che hanno già perso da tempo: la credibilità, la dignità politica e la faccia.

A proposito di faccia, va segnalata la faccia tosta del parlamentare di Sala d’Ercole, Vincenzo Fontana, che ieri, in Aula, si è cimentato in un discorso in bilico tra il sofistico e il comico:

“Tante sono le emergenze della nostra Sicilia quante sono le aspettative riposte nella politica – ha detto Fontana con il volto ‘contrito’-. Per questo, sottolineando che i politici validi al posto giusto possono realmente fare un buon lavoro, confermo il già assodato ruolo responsabile e propositivo del Nuovo Centrodestra nella imminente stagione delle riforme, essenziale per risolvere crisi e annullare emergenze, se pur rimanendo comunque fuori da governo e maggioranza”.

Ma come, onorevole: lei è il primo che reclama posti nell’ufficio di gabinetto dell’assessorato ai Beni culturali (certo, un po’ meno di quanti ne reclama Francesco ‘Ciccio’ Cascio, ma sempre posti nell’ufficio di gabinetto sono, no?) e ha la sfacciataggine di affermare che siete fuori dal governo? Ma pensa veramente che i siciliani siano dei perfetti coglioni? Ma a chi vuole prendere in giro? Ma un po’ di dignità politica (lasciamo stare il resto…) no? Che ci vuole a dire: “Ragazzi, ci siamo turati il naso e adesso, dopo aver detto peste e corna di Rosario Crocetta, siamo saliti anche noi in groppa a questo governo. E chissenefrega della faccia che abbiamo perso!”.

Invece no. Invece via con le bugie e con i discorsi a trasi e nesci, come si usa dire dalle nostre parti. Così Crocetta che, di fatto, è il peggiore presidente della Regione nella storia dell’Autonomia siciliana – peggio persino di Raffaele Lombardo, quello che per un anno ha ‘pilotato’ una nomina di sottogoverno al giorno – “non ha comunque la bacchetta magica e nemmeno è colpa sua se si è trovata una Regione in preda all’emergenza economica e a quella lavorativa: ha ereditato 22.000 precari negli enti locali, per esempio, assieme a 24 mila forestali e a una pletora enorme di lavoratori dei consorzi”.

Li ha ereditati? E da chi? Non li ha ereditati anche dal centrodestra che ha governato la Sicilia dal 2001 al 2008, quel centrodestra del quale lei ha fatto parte gestendo la Provincia di Agrigento?

Dopo lo zuccherino, l’onorevole Fontana torna sull’agrodolce: “Forse qualcosa in più dai precedenti governi Crocetta sarebbe stato lecito aspettarsi”. Ma va!

“Siamo fiduciosi – riprende Fontana in un impeto di ottimismo alla Pangloss – che si saprà recuperare il tempo perduto”. Onorevole, forse ha letto Marcel Proust? Come lo vorrebbe recuperare questo tempo perduto? Con i sei inceneritori di rifiuti da realizzare con i ‘compagni’ del PD, come ai tempi di Totò Cuffaro? O con il ‘festival’ degli appalti e delle assunzioni a ruota libera di Girgenti Acque?   

Il finale del comunicato di Fontana è da ‘enciclopedia’ del trasformismo politico, una ‘sintesi’ sublime del levati tu che mi ci metto io: “Ribadendo, quindi, il ruolo esterno, ma propositivo di Ncd – dice il deputato regionale alfaniano – col proprio ben noto senso della responsabilità che fa scartare le strade facili per perseguire quelle più impervie che portano al bene comune, così come è stato a livello nazionale”. E infatti Fontana e i suoi compagni di partito hanno ‘scartato’ l’opposizione e si sono infilati negli uffici dell’assessorato ai Beni culturali: che ‘strada impervia, ragazzi! Certo che ci vuole coraggio a dire certe cose, onorevole!

Quindi la ciliegina democristiana: “Auspico la collaborazione sempre più stretta con UDC, con l’auspicio che possa formarsi gruppo unico nei prossimi mesi”.

In effetti, a pensarci bene, che senso ha tenere da una parte gli ‘ascari’ del Nuovo Centrodestra e, dall’altra parte, gli ‘ascari’ dell’UDC? Meglio riunirli tutti sotto un’unica bandiera, no? Per poi pensare a una megariunificazione con gli ‘ascari’ del PD siciliano… Tutti insieme appassionatamente per consentire al governo Renzi di continuare a derubare la Sicilia! ‘Ascari’ fino al midollo!

Che dire? Che gli elettori siciliani che vi hanno votato sono stati serviti. Avete carpito il voto agli elettori di centrodestra e state sostenendo un governo di centrosinistra. E mentre lo fate lo negate per continuare a ingannare chi ha riposto fiducia in voi.

Ragazzi, che schifo di politica! Come si dice sempre dalle nostre parti, viene il lanzo

 

 

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