Fondi riservati, finalmente all’Ars qualcuno batte un colpo

9 novembre 2015

Abbiamo lanciato l’appello 3 settimane fa. Finalmente, qualcuno all’Ars chiede a Crocetta di fare luce su questi soldi pubblici che sono a sua disposizione, ma vanno rendicontati. Sono i parlamentari del Movimento 5 Stelle che annunciano una richiesta di accesso agli atti

I Nuovi Vespri, all’indomani della sua pubblicazione online, ha subito posto una questione sulla quale, a nostro avviso, era necessaria fare chiarezza: i fondi riservati e i fondi di rappresentanza della presidenza della Regione siciliana.  Abbiamo provato a cercare a quanto ammontano questi fondi nei Bilanci della Regione 2013, 2014 e 2015. Ma i ‘numeri’ che abbiamo letto non ci hanno convinto.

Una questione importante, non solo  perché, sui fondi riservati della presidenza della Regione, negli anni passati, come vi raccontiamo qui,  due presidenti della Regione sono stati condannati, ma anche e soprattutto per il semplice fatto che i fondi sono sì riservati, ma restano pubblici e vanno rendicontati.

Insomma, non ci sembra ammissibile che un  presidente della Regione possa fare quello che vuole, non facendo chiarezza sul come sono stati spesi questi soldi che, alla fine, appartengono ai siciliani.

La prima domanda che abbiamo posto è a quanto ammontano queste risorse, la seconda come sono state spese. Ovviamente, da Palazzo d’Orléans non è arrivata nessuna risposta. Ci siamo quindi augurati, come abbiamo scritto qui, che i deputati  dell’Ars ci aiutassero a fare luce sulla vicenda.

Finalmente, qualcuno ha battuto un colpo. Sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle:

“Fondi riservati e fondi di rappresentanza a disposizione del presidente dell a Regione siciliana. A quanto ammontano? E come sono stati spesi quelli relativi al 2013 e 2014?. Visto che Crocetta non ha mai reso noti questi dati – spiegano in una nota i parlamentari grillini – cercheremo di procurarceli con una richiesta di accesso agli atti indirizzata al capo di gabinetto del Governatore della Sicilia”.

“E’ giusto – dice il capogruppo del M5S all’Ars, Giorgio Ciaccio – che i cittadini sappiano come viene speso fino all’ultimo euro dei fondi pubblici. Specie se questa spesa viene effettuata dal presidente della Regione. Il ‘paladino’ della trasparenza e delle legalita’, anzi, non dovrebbe avere bisogno di sollecitazioni per rendere pubbliche queste spese, avrebbe dovuto farlo spontaneamente.

“Non vorremmo – continua Ciaccio – che anche questo debba essere annoverato tra i segreti della politica. Ricordiamo, infatti, che nonostante le nostre pressioni e richieste non ci e’ mai stato fatto sapere quanto abbiamo pagato per anni il segretario generale dell’Ars, Di Bella. Sappiamo solo che la sua busta paga era pesantissima. Quanto pesante lo sa solo lui”.

Sara la volta buona? Oppure dovremmo accettare una storia che parla di un presidente di centrodestra finito sotto processo, condannato e che perde pure il posto di parlamentare nazionale (è successo all’ex presidente della Regione, Giuseppe Drago) ‘scivolando’ sui fondi riservati, mentre  uno di centrosinistra, invece, può spenderli come fossero soldi suoi?

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