Costa-Baccei: un confronto necessario

27 ottobre 2015

Le forze politiche dovrebbero avere tutto l’interesse a sollecitare un confronto sui conti pubblici siciliani tra l’assessore all’Economia e il prof Costa che lo ha smentito. Se non altro per non avere il dubbio di avere messo i conti dei siciliani in mano a chi non sarebbe amico dei siciliani


Ho letto (e riletto ) con particolare attenzione l’articolo che il prof. Massimo Costa ha pubblicato su “La voce di New York” a proposito dei conti e sul presunto buco nel bilancio della regione.
Nell’articolo il prof contesta analiticamente tutti i dati forniti dall’assessore Baccei, ne rileva le contraddizioni e lo sfida ad un confronto pubblico sull’intero tema.
Conosco bene il prof Costa attraverso i suoi studi e i suoi interventi pubblici e, per quella che è stata la mia esperienza sul campo dei rapporti stato regione, trovo la sua analisi economica assai realistica.
Costa è un uomo e uno scienziato in buona fede, un convinto sicilianista e difensore dei valori e dell’importanza dell’autonomia regionale.
In un governo regionale fatto da siciliani veri e sicilianisti puri credo sarebbe l’ideale assessore al bilancio, un uomo e uno scienziato che saprebbe fare valere le ragioni dell’autonomia e dello statuto, senza negoziazioni al ribasso o svendite di fine stagione.
Credo che darebbe forza e significato ad una azione corale e univoca del governo e non andrebbe a Roma a piatire ed elemosinare, ma a richiedere ed ottenere quello che ci è dovuto.
Uno,insomma che farebbe raggiungere al suo governo e alla Sicilia quei risultati che il altra pagina del blog Giulio Ambrosetti ha elencato e definito alla nostra portata .

Bene, ho detto che credo nei suoi dati e nelle sue analisi e credo che, proprio perché Baccei nel confronto sarebbe perdente, per mancanza di argomenti, quel confronto, che pure sarebbe necessario, non si farà.
Spiace dovere constatare che in altre condizioni e cioè che se Baccei non avesse le spalle coperte dai suoi mandanti romani, nemmeno si sognerebbe di tentare un contraddittorio, un contraddittorio che invece proprio per questo si può permettere di snobbare.
Che dire poi delle forze politiche? Dovrebbero avere tutto l’interesse a sollecitarlo, il confronto, se non altro per non avere il dubbio di avere messo i conti dei siciliani in mano a chi non sarebbe amico dei siciliani.
Per non avere il dubbio che Baccei non sia uno spudorato mentitore. Che Crocetta che lo tiene in quel posto non è un mentecatto, né un complice sciagurato,né uno schiavo sottomesso; né infine per non dovere scoprire domani di aver lavorato per i nemici della Sicilia ed essere domani chiamati a rispondere del suo fallimento economico,istituzionale e sociale.

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